Il recupero è prevalente a Pinar del Río

Da questa mattina, le brigate dei servizi comunali e le imprese forestali di Pinar del Río stanno raccogliendo gli alberi caduti e sbloccando le strade dopo il passaggio dell’uragano Ida, dal quale la provincia più occidentale deve ora recuperare.

Con gli sforzi di coloro che in molte occasioni hanno dovuto pianificare di nuovo le loro campagne agricole, i lavoratori cercheranno di salvare i raccolti in buone condizioni per incidere il meno possibile sulle vendite alla popolazione.

Alla Empresa Agropecuaria Cubaquivir, nel comune di Los Palacios, il suo direttore Belkys Díaz Pérez ha spiegato che Ida non ha dato loro molto tempo per raccogliere prodotti pronti, a causa della sua rapida evoluzione prima di colpire il territorio.

I dati preliminari indicano che 45 ettari di platano, 53,8 ettari di manioca, 16 ettari di mais e 23 ettari di patata dolce sono stati danneggiati, oltre ai danni alle infrastrutture di 16 case di cura del tabacco, cinque case di coltivazione.

Tuttavia, ha spiegato che, per esempio, i quattro ettari di banane della fattoria Las Guerrilleras – una zona in fase di sviluppo – possono essere recuperati, dato il tipo di danno e l’applicazione di tecniche che permetteranno alla coltura di progredire in pochi mesi.

Secondo Yosvani Torres, direttore provinciale della Compagnia Elettrica, 40 gruppi stanno lavorando da ieri sera sui guasti causati ai circuiti dai venti di Ida, che ha raggiunto l’isola come categoria 1 della scala Saffir-Simpson e ha registrato raffiche di più di 100 chilometri all’ora nei comuni orientali.

Le persone che sono state evacuate nelle case di parenti e amici e nei centri allestiti per questo scopo stanno tornando alle loro case, che erano più di 10.400 considerando il pericolo rappresentato dall’uragano.

Anche se non sono stati riportati danni significativi al patrimonio abitativo, i danni maggiori sono stati riscontrati nei comuni di La Palma, Consolación del Sur e Los Palacios.

Allo stesso modo, 11 istituzioni educative hanno subito danni a tetti, teloni e finestre, secondo i dati del centro di gestione del Consiglio Provinciale di Difesa.

Ma un’altra contingenza richiede ora il recupero di Pinar del Río, il COVID-19, una malattia responsabile di circa 16.800 casi negli ultimi 15 giorni e, di conseguenza, un aumento del numero di decessi.

Fonte: CubaSi

Traduzione: italiacuba.it


L’uragano Ida ha provocato danni al suo passaggio per l’occidente cubano

Ida ha messo a prova i protocolli cubani di fronte agli eventi climatologici, stavolta nel mezzo di una tormenta peggiore, con un picco di trasmissione della COVID-19, che domanda una maggior disciplina e rigore nel compimento delle misure oriéntate

La perdita di tetti in installazioni statali e case private, la caduta di alberi, di cavi elettrici e telefonici oltre ai danni alle coltivazioni sono alcuni dei danni che in forma preliminare sono stati registrati a Cuba dopo il passaggio dell’uragano Ida.

Verso le due del pomeriggio di venerdì 27, Ida ha toccato terra cubana per l’Isola della Gioventù.  Il municipio speciale è stato il primo territorio del paese che ha ricevuto la forza dei suoi venti d’uragano categoria 1.

Il fenomeno non ha sorpreso gli abitanti che, con l’esperienza dovuta al fatto d’essere una delle regioni più colpite del paese da questi eventi, si erano preparati per diminuire al minimo l’impatto e come risultato erano state evacuate 300 persone.

Ida è penetrata nella provincia di Pinar del Río verso le diciannove in un punto a 20 chilometri a est di La Coloma, secondo i dati della Difesa Civile.

L’uragano ha colpito questi territori e le regioni di Artemisa, L’Avana e Mayabeque, con forti piogge, localmente intense (hanno colpito anche la regione centrale), notevoli mareggiate nel litorale sud e venti che in località di Pinar del Río e a ovest di Artemisa hanno raggiunto nelle raffiche velocità tra 120 e 130 chilometri l’ora.

Ha poi deviato verso il mare alle 21,30 dalla costa occidentale per arrivare all’alba di sabato sulle acque del golfo del Messico.

La dottoressa Miriam Teresita Llanes, a capo del  Centro dei Pronostici dell’Istituto di Meteorologia, e il master in Scienze Armando Caymares Ortiz, specialista principale di questa entità, hanno precisato a Granma che tuttavia il cielo sarebbe rimasto nuvoloso in gran parte dell’Isola con temporali e piogge, soprattutto nella regione occidentale e un miglioramento a partire da mezzogiorno.

L’uragano Ida ha continuato ad allontanarsi da Cuba, mantenendo una rotta  prossima a nord ovest attraverso il golfo del Messico, intensificandosi maggiormente.

Ida ha messo a prova i protocolli cubani di fronte a questi eventi del clima e stavolta nel mezzo di una tormenta peggiore, un picco della trasmissione della COVID-19 che domanda più disciplina e rigore nel compimento delle misure orientate.

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