Il Gruppo di Lavoro Illinois-Cuba, formato da dirigenti politici, dell’agricoltura e del commercio di questo Stato, ha chiesto al Governo degli Stati Uniti di togliere l’Isola dalla lista dei paesi che auspicano il terrorismo.
“Dobbiamo eliminare ogni ostacolo dal cammino verso la normalità delle relazioni commerciali con Cuba”, ha detto a EFE, Paul Johnson, direttore esecutivo del gruppo, creato nel 2013 por iniziativa dell’Assemblea Legislativa dell’Illinois. Secondo Johnson le condizioni che avevano condotto ad includere Cuba nella lista nel 1982, già non esistono più e il governo dell’Isola non rappresenta una minacci militare per gli Stati Uniti da più di due decenni.
Il gruppo ha reclamato al Congresso anche la fine del blocco commerciale imposto a Cuba “una volta per tutte”. La domanda segue l’annuncio che il presidente Obama ha fatto lo scorso 17 dicembre, di rendere normali le relazioni diplomatiche con l’Isola e le gestioni del senatore democratico per l’Illinois, Richard Durbin, per facilitare le esportazioni agricole.
L’obiettivo del gruppo di uno dei principali Stati agricoli dell’Unione è trasformare Cuba in un socio commerciale e la sua designazione come Stato promotore di terrorismo impedisce di migliorare le comunicazione, il commercio e i viaggi tra i due paesi.
L’esecutivo ha segnalato gli sforzi realizzati dall’Associazione dei Produttori di Soia dell’Illinois e dal Burò delle Fattorie dell’Illinois per correggere un errore storico e creare un futuro migliore per le famiglie delle due nazioni. Secondo le cifre del Burò delle Fattorie, l’Illinois potrebbe esportare a Cuba granturco e sementi di soia per 6.6 milioni di dollari e sommare 11 milioni di dollari in altri affari se si aprirà questo mercato.
