I paesi latinoamericani sostengono la sostituzione dell’OSA

Diversi paesi latinoamericani chiedono la sostituzione urgente dell’Organizzazione degli Stati Americani (OEA) con altri organismi che rappresentino e sostengano i popoli della regione.

Secondo un articolo pubblicato sul sito web Misión Verdad, stanno crescendo le voci a favore della sostituzione dell’OEA, poiché è sostenuta dagli Stati Uniti nella sua interferenza negli affari interni delle diverse nazioni.

È servito anche per promuovere interventi militari in Venezuela, sostenere i tentativi di isolare Cuba e organizzare colpi di stato, come quello in Bolivia, tra le altre azioni, si legge nel testo.

Pertanto, la sostituzione dell’OEA con un meccanismo come la Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici permetterebbe un approccio diverso all’integrazione regionale in America Latina e nei Caraibi, ha scritto la pubblicazione online.

L’iniziativa, presentata dalla Bolivia e sostenuta da altre nazioni come il Messico e il Nicaragua, sta guadagnando slancio a causa delle operazioni dell’OEA per danneggiare la stabilità e l’integrazione dei paesi dell’area.

La settimana scorsa, il ministro degli esteri della Bolivia, Rogelio Mayta, ha denunciato che il segretario generale dell’organizzazione, Luis Almagro, e l’opposizione politica interna stanno cospirando contro il paese sudamericano.

Il capo della diplomazia boliviana ha fatto tali dichiarazioni dopo che si è saputo che il rapporto preliminare presentato da Almagro sulle elezioni del 2019 non menziona la parola frode.

Mayta ha dichiarato in un’altra occasione che “Almagro deve rendersi conto che la cosa migliore che potrebbe fare è lasciare l’OEA perché, se non se ne va ora volontariamente, sta facendo le cose così male che potrebbe essere cacciato dalla carica”.

Secondo Misión Verdad, l’ex presidente dello Stato Plurinazionale, Evo Morales, lo ha accusato di crimini contro l’umanità perché non ha mai parlato dei 36 omicidi, degli oltre 800 feriti, dei 1.500 detenuti illegalmente e dei cento perseguitati dal governo de facto di Jeanine Áñez.

In una riunione virtuale straordinaria del Consiglio permanente dell’organizzazione, l’ambasciatore del Nicaragua, Luis Alvarado, ha considerato il rapporto “illegale e fallace” e ha ribadito la “ferma e incrollabile solidarietà e appoggio al popolo e al governo del paese andino-amazzonico”.

Sulla stessa linea, il ministro degli esteri del Messico, Marcelo Ebrard, ha recentemente dichiarato che l’OEA non può continuare ad essere uno strumento di intervento.

Secondo i media, in un discorso in omaggio al liberatore Simón Bolívar, il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador ha anche chiesto che l’OEA sia sostituita da un altro organismo che non sia “il lacchè di nessuno”.

Fonte: CubaSi

Traduzione: italiacuba.it

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