I paradossi dell’11 settembre

L’11 settembre ha le macchie di sangue causate dal terrorismo. Cuba è stata una vittima, e così anche gli USA. Il paradosso? L’isola delle Antille non l’ha mai promosso. Contro di lei, gli USA sì

Milagros Pichardo  www.granma.cu

Un semaforo rosso in un angolo di New York fu l’ultima cosa che Félix García Rodríguez vide. Al volante dell’auto ferma, ricevette vari colpi d’arma da fuoco. Sarebbe stato il primo diplomatico straniero, accreditato presso l’ONU, ad essere assassinato negli USA.

Accadde l’11 settembre 1980, e nella stessa data, 21 anni dopo, le maestose Torri Gemelle, di quella stessa città, crollavano a seguito di un attacco di maggiore portata, ma sotto la firma dello stesso flagello: il terrorismo.

Il giorno della sua morte, Félix ricordò, insieme ad amici cileni, la caduta in combattimento di Salvador Allende e la consumazione del colpo di stato di Augusto Pinochet, esattamente sette anni prima.

Felix fu assassinato da un altro cubano, Pedro Remón, dell’organizzazione terroristica Omega 7 finanziata dalla CIA.

L’attentato non fu il primo né l’unico contro diplomatici o sedi cubane all’estero. Dal 1959 ad oggi si sono verificati quasi un centinaio di attacchi in 25 paesi.

Negli USA, la nazione che mantiene Cuba in una arbitraria lista di paesi patrocinatori del terrorismo, è il luogo dove più attacchi di questo tipo si sono perpetrati.

Anche uffici e diplomatici della Maggiore delle Antille hanno sofferto attacchi in Messico, Panama, Canada, Spagna, Perù e Colombia ed in altre 18 nazioni.

Seppure geograficamente disperse, tali azioni non sono mai state realizzate in forma isolata, poiché sono legate dalla costante promozione che significa la retorica ostile di Washington contro L’Avana, e da quel canale di finanziamento che la Casa Bianca agevola. È proprio perché è sotto il manto del governo imperiale che questi attacchi rimangono impuniti, nonostante il rifiuto internazionale.

L’11 settembre ha le macchie di sangue causate dal terrorismo. Cuba è stata una vittima, e così anche gli USA. Il paradosso? L’isola delle Antille non l’ha mai promosso. Contro di lei, gli USA sì.

Paradojas del 11 de septiembre

El 11 de septiembre tiene las manchas de sangre que provoca el terrorismo. Ha sido víctima Cuba, y también EE. UU. ¿La paradoja? La isla antillana jamás lo ha promovido. Contra ella, Estados Unidos sí

Autor: Milagros Pichardo

Un semáforo en rojo, en una esquina de Nueva York, fue lo último que vio Félix García Rodríguez. Al volante del auto detenido, recibió varios disparos. Sería el primer diplomático extranjero, acreditado en la ONU, que asesinaran en Estados Unidos.

Ocurrió el 11 de septiembre de 1980, y en la misma fecha, 21 años después, las majestuosas Torres Gemelas, de aquella misma ciudad, se desplomaban como resultado de un ataque de magnitud mayor, pero bajo la firma del mismo flagelo: el terrorismo.

El día de su muerte, Félix recordó, junto a amigos chilenos, la caída en combate de Salvador Allende y la consumación del golpe de Estado de Augusto Pinochet, exactamente siete años antes.

A Félix lo asesinó otro cubano, Pedro Remón, de la organización terrorista Omega 7, financiada por la CIA.

El atentado no fue el primero ni el único contra diplomáticos o sedes cubanas en el exterior. Desde 1959 hasta la fecha han ocurrido casi cien ataques en 25 países.

En EE. UU., la nación que mantiene a Cuba en una arbitraria lista de países patrocinadores del terrorismo, es donde más ataques de estos se han perpetrado.

También oficinas y diplomáticos de la Mayor de las Antillas han sufrido atentados en México, Panamá, Canadá, España, Perú y Colombia, y en otras 18 naciones.

Aunque dispersas geográficamente, tales acciones jamás se han realizado de forma aislada, pues las vincula esa constante promoción que significa la retórica hostil de Washington contra La Habana, y ese canal de financiamiento que facilita la Casa Blanca. Precisamente, por estar bajo el manto del gobierno imperial, es que estos ataques quedan impunes, a pesar del rechazo internacional.

El 11 de septiembre tiene las manchas de sangre que provoca el terrorismo. Ha sido víctima Cuba, y también EE. UU. ¿La paradoja? La isla antillana jamás lo ha promovido. Contra ella, Estados Unidos sí.

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