Presidente Maduro all’ONU: revoca immediata delle sanzioni illegali

Il Presidente della Repubblica, Nicolás Maduro, ieri è intervenuto alla discussione generale del 76° Periodo Ordinario di Sessioni dell’Assemblea Generale dell’ONU, alzando la voce del Venezuela per un mondo senza colonialismo o imperialismo e ratificando la denuncia contro la feroce campagna e l’aggressione permanente e sistematica del Governo USA e dei loro alleati europei contro il popolo bolivariano. Nel messaggio registrato dal Palazzo Miraflores di Caracas, e trasmesso presso la sede ONU a New York, il Capo dello Stato ha dedicato parte dell’attenzione al processo di dialogo politico recentemente ripreso in Messico e alle preoccupazioni per gli imminenti effetti del cambiamento climatico nello sviluppo dei popoli.

Maduro ha messo in guardia i paesi su “nuove forme di colonialismo e di dominio, saccheggio, oppressione, sfruttamento nei confronti dei popoli del mondo”, invocando “un nuovo mondo, basato sulla condivisione, la cooperazione e una comunità umana dal destino condiviso; il cosiddetto mondo multipolare, pluricentrico, che aneliamo e per il quale uniamo le nostre bandiere con tutti i popoli del mondo”.

Il Presidente, in riferimento alle Misure Coercitive Unilaterali imposte contro il Paese, ha dichiarato che “Il Venezuela denuncia una campagna feroce e un’aggressione permanente e sistematica, praticata attraverso sia sanzioni economiche, finanziarie, petrolifere e crudeli, sia una persecuzione contro il diritto alla libertà e le garanzie economiche di cui tutti i popoli del mondo dovrebbero godere”. Al tempo stesso, ha approfondito il tema dell’ accanimento verso i conti finanziari e l’oro sequestrato e bloccato dalle riserve legali internazionali della Banca Centrale del Venezuela a Londra, così come miliardi di dollari in conti bancari negli Stati Uniti e in Europa; Inoltre, ha sottolineato che alle compagnie petrolifere e minerarie viene impedito di commerciare i propri prodotti e di aprire conti bancari nel mondo per saldare, incassare od effettuare liberamente transazioni commerciali, come previsto dal diritto internazionale. “È una persecuzione finanziaria, monetaria, commerciale, economica, energica, sistematica, crudele e criminale”, ha riassunto il Presidente, ratificando, successivamente, la richiesta agli Stati Uniti e ai governi del Unione europea, di revocare tutte le sanzioni contro l’economia e la società venezuelana.

Su questo stesso argomento, il Capo dello Stato ha invitato i presenti a consultare i risultati ufficiali del Rapporto della Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sulle misure coercitive unilaterali, Alena Douhan, che nel corso di quest’anno ha visitato il Venezuela e ha prodotto “una relazione molto obiettiva, molto cruda e realistica di queste sanzioni criminali, esprimendo la raccomandazione di revocarle immediatamente”.

Fase di recupero e crescita

Successivamente, il leader della Rivoluzione Bolivariana ha dichiarato che, durante il 2021, anno del bicentenario della Battaglia di Carabobo, il popolo venezuelano, con la sua grande capacità di resilienza e resistenza, è riuscito a restare in piedi: “Siamo passati da una fase dura e dolorosa di resistenza a una fase di ripresa e di crescita sostenuta attraverso la scienza, l’innovazione, la tecnologia e la capacità spirituale di un popolo lavoratore, che rifiuta di arrendersi. Abbiamo intrapreso la strada dello sviluppo delle nostre capacità produttive e, per questo, diciamo ai popoli del mondo, con coraggio, decisione, intelligenza e saggezza che sì, è possibile affrontare le aggressioni imperiali e andare avanti”. Il Capo di Stato venezuelano ha infine ringraziato il sostegno che il Venezuela ha ricevuto da alcuni Paesi e governi del mondo per far fronte alle difficili circostanze vissute negli ultimi anni.

In relazione al cambiamento climatico, ha ribadito che è urgente una risposta efficace e analizzabile all’azione contro i gas serra e il riscaldamento globale.: “Sono necessarie misure attuabili, verificabili ed efficaci per fermare l’accelerazione dei processi di deterioramento dell’equilibrio ecologico del pianeta Terra”, ha affermato.

Nel suo discorso, ha anche affrontato la questione del dialogo inclusivo per la pace del Venezuela con diversi settori economici, sociali, sindacali e, soprattutto politici, realizzato attraverso un tavolo recentemente installato in Messico, con l’obiettivo di far avanzare la ripresa globale del paese e la celebrazione del 29° processo elettorale negli ultimi 20 anni, il prossimo 21 novembre.

Allo stesso modo, Maduro ha ratificato la solidarietà con il popolo cubano, con la richiesta che tutte le misure di blocco commerciale ed economico contro l’isola vengano immediatamente revocate.

Infine, ha ribadito che il sistema delle Nazioni Unite e il percorso mondiale multilaterale sono spazi che vanno rafforzati, e che “è giunto il tempo…

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