Venezuela: impegni comuni

Impegni comuni per dialogo, protezione emigrati e recupero fondi all’estero.

 

La creazione di meccanismi di consultazione da includere nel processo negoziale e il rifiuto delle campagne di xenofobia contro i venezuelani fanno parte degli accordi raggiunti nel terzo incontro di dialogo tenutosi tra il 25 e il 27 settembre dai rappresentanti del governo bolivariano e dall’opposizione estremista, raggruppati nell’autoproclamata Piattaforma Unitaria, a Città del Messico.

In un comunicato congiunto, letto dal portavoce del gruppo di facilitatori norvegese, Dag Nylander, le parti hanno concordato di svolgere nell’immediato “diverse sessioni di consultazione con vari attori politici e sociali – nazionali e internazionali – in modo che, quanto prima, si stabilisca un meccanismo efficiente di consultazione e partecipazione che si possa installare in modo inclusivo”.

I partecipanti “hanno tenuto riunioni congiunte in cui hanno dialogato per cercare di trovare soluzioni alle sfide sociali, economiche e politiche. Inoltre, hanno convenuto di includere un approccio di genere nello sviluppo del dialogo e dei negoziati, nonché negli accordi futuri.

Un altro dei punti concordati è il rifiuto della violenza contro i connazionali da parte di gruppi estremisti in Cile, così come qualsiasi campagna di odio “contro uomini e donne venezuelane nei vari paesi”.

Quanto concordato in questo terzo incontro trova sostegno nei numeri 3 e 4 del Memorandum d’Intesa, firmato il 13 agosto, che stabilisce le linee guida per i negoziati, compresi i diritti politici, le garanzie e il calendario delle elezioni, nonché la revoca delle cosiddette sanzioni.

All’ordine del giorno anche il rispetto dello Stato di Diritto Costituzionale, la convivenza politica e sociale, la tutela dell’economia e le garanzie di verifica di quanto accordato.

Durante il secondo incontro, svoltosi tra il 3 e il 6 settembre, sono stati firmati due accordi parziali: il diritto storico del Venezuela sul territorio della Guayana Esequiba e la restituzione dei beni del Venezuela sequestrati all’estero.

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