Cuba. Il diritto di manifestare

Il godimento di certi diritti non può comportare danno ai diritti altrui, né incidere sulla sicurezza collettiva, sul benessere generale, sull’ordine pubblico, e sempre nel rispetto della Costituzione e delle leggi

 

Di Martha Prieto, Professoressa alla Facoltà di Diritto dell’Università dell’Avana. Fonte: LA PUPILA INSOMNE Traduzione: GFJ

Il diritto di manifestare è certamente un diritto, disciplinato anche nel nuovo testo costituzionale del 2019 (art. 56), e il suo esercizio deve avvenire per fini leciti e pacifici. Riguardo a quest’ultimo, una breve riflessione. Gli scopi legali e pacifici sono categorie strettamente correlate. Per esercizio pacifico, s’intende quello di non attentare contro gli altri, di non violare la pace cittadina, di non stimolare il capovolgimento dell’ordine.

La liceità, per tutti i diritti in qualsiasi ambito, sia privato che pubblico, individuale o collettivo, indica che ci sono limiti legali all’esercizio di questi diritti; cioè, ci sono definizioni e regole che inquadrano l’azione. Quindi ci sono dei limiti generali che condizionano la liceità di un’azione, e il testo attuale (art.45) li stabilisce: il godimento di certi diritti non può comportare danno ai diritti altrui, né incidere sulla sicurezza collettiva, sul benessere generale, sull’ordine pubblico, e sempre nel rispetto della Costituzione e delle leggi. Ho sempre insistito che la Costituzione contiene norme di applicazione quotidiana e diretta, applicabili a tutti in ogni momento, perché è per questo che la maggioranza di noi l’ha votata, che ci siano o no leggi generali e altre disposizioni per il suo sviluppo.

ARTICOLO 1 della Costituzione di Cuba – Cuba è uno Stato socialista di diritto e di giustizia sociale, democratico, indipendente e sovrano, organizzato con tutti e per il bene di tutti come repubblica unitaria e indivisibile, fondata sul lavoro, sulla dignità, sull’umanità e sull’etica dei suoi cittadini per il godimento della libertà, dell’equità, dell’uguaglianza, della solidarietà, del benessere e della prosperità individuale e collettiva.

Pertanto, non si può trascurare il fatto che nel testo stesso sono ben definite una serie di regole generali per la società, così come valori e principi che inquadrano gli spazi di decisione, così come le sfere di azione di tutti. Quali potrebbero essere alcune delle regole necessarie per stabilire tali limiti? La definizione dello Stato come socialista, organizzato con tutti e per il bene di tutti (art.1), carattere ed essenza che condiziona l’analisi, l’applicazione di tutto il testo e la decisione; la difesa della patria insieme al diritto di combattere contro chiunque cerchi di rovesciare l’ordine stabilito nella Costituzione (art.4 ); i fini dello Stato, tra cui la canalizzazione degli sforzi verso la costruzione del socialismo, la difesa della sovranità, dell’integrità e dell’indipendenza, il rafforzamento dell’ideologia e dell’etica socialista, il tutto unito alla garanzia del godimento dei diritti e dell’adempimento dei doveri (art. 13). E l’ultimo articolo del grande testo (art. 229), che stabilisce che in nessun caso i pronunciamenti sull’irrevocabilità del socialismo saranno riformabili (art. 4), potrebbe essere indicato come una chiusura integratrice dei precedenti.

ARTICOLO 4 – La difesa della patria socialista è il più grande onore e il dovere supremo di ogni cubano.
Il tradimento della patria è il più grave dei crimini, chiunque lo commetta è soggetto alle più severe sanzioni.
Il sistema socialista che sostiene questa Costituzione, è irreversibile.
I cittadini hanno il diritto di combattere con tutti i mezzi, compresa la lotta armata, qualora non sia possibile nessun altro rimedio, contro chiunque tenti di rovesciare l’ordine politico, sociale ed
economico stabilito da questa Costituzione.

Pertanto, i diritti umani non sono assoluti nella loro espressione o realizzazione; e anche se ci possono essere diversi criteri e rivendicazioni, sono necessarie azioni congiunte per perseguire lo sviluppo integrale di tutti, in modo che attraverso tali comportamenti non si attui contro ciò che si è convenuto di salvaguardare, che non è solo una questione politica, ma anche economica o socio-culturale, il rispetto degli altri e dei loro diritti, l’ordine sociale, la sicurezza, così come rispetto alle definizioni essenziali, ai principi e ai valori guida della società.

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