L’alleanza Cuba-Venezuela è un ponte di solidarietà

Yosdany Morejón Ortega www.cubadebate.cu

Con totale aderenza all’etica e al senso del dovere, più di 255000 collaboratori cubani hanno prestato servizi nella Repubblica Bolivariana attraverso il Accordo Integrale di Collaborazione Cuba-Venezuela che questo 30 ottobre celebra il suo ventunesimo anniversario di esistenza ed evoca le firme storiche dei Comandanti Fidel e Chavez.

Così si è espresso, a Cubadebate, il membro del Comitato Centrale del Partito e capo dell’Ufficio di Attenzione alle Missioni Sociali di Cuba in Venezuela, Julio César García Rodríguez, che ha anche affermato che le relazioni bilaterali si rafforzano di fronte alle calunnie di un Impero che cerca, invano, di soffocare entrambi i popoli.

“La firma dell’Accordo ha segnato una svolta integrale nelle relazioni diplomatiche ed economiche, ma soprattutto si è tessuto un immenso ponte di solidarietà dagli umili e per gli umili. Oggi sono presenti qui più di 21000 connazionali, raggruppati in un totale di 12 missioni sociali che rappresentano 26 organismi e società cubane”, ha informato.

Ha spiegato che in materia agricola, l’Accordo ha grandi potenzialità a partire dal cosiddetto Programma Binazionale, approvato dai Presidenti Miguel Díaz-Canel Bermúdez e Nicolás Maduro Moros, i cui Governi desiderano incrementare la cooperazione in quel ramo.

Per questo nei prossimi mesi arriverà in Venezuela una nuova rappresentanza di consiglieri cubani su temi legati allo sviluppo dell’agricoltura.

“A fine 2021 alcuni progetti si chiudono, ma ne verranno inaugurati altri, per cui la collaborazione tra le due nazioni è oggi più viva che mai. Anche in ambito energetico, l’Accordo è cresciuto e oggi la parte cubana è il principale responsabile del programma di manutenzione di stazioni, sottostazioni e linee di trasmissione elettrica nella Repubblica Bolivariana”, ha affermato.

Secondo García Rodríguez, nel ventunesimo anniversario della firma dell’Accordo Integrale di Collaborazione Cuba-Venezuela, questo si consolida con l’incorporazione del vaccino Soberana nel piano di immunizzazione di massa per i bambini tra i 2 e i 12 anni della nazione sudamericana.

Ora si procede al necessario trasferimento tecnologico per la produzione del biologico Abdala nei laboratori venezuelani, che accelererà l’immunizzazione in un paese che avanza verso il controllo definitivo della pandemia, nonostante gli ostacoli imposti dall’opposizione politica e dal blocco nordamericano.

Ha ricordato che tra i più grandi successi di questi 21 anni c’è l’opera della Missione Medica Cubana in Venezuela, la cui responsabilità nella lotta contro le malattie di ogni tipo ha rafforzato il sistema sanitario pubblico e salvato la vita di milioni di persone umili, che non hanno abbastanza denaro per pagare un trattamento in qualsiasi clinica privata.

Allo stesso modo, spicca la Misión Milagro, un programma umanitario e con radici così profonde che i suoi servizi sono tra i più richiesti in Venezuela.

In 17 anni di lavoro, gli specialisti cubani hanno eseguito più di 35.000.000 di visite oftalmologiche e quasi 206.000 interventi di cataratta, una orribile infermità in cui l’opacità provoca che la luce si disperda all’interno dell’occhio e non possa essere focalizzata sulla retina creando immagini sfocate.

Anche l’accesso ai servizi odontoiatrici era impensabile per milioni di persone, visti gli alti costi nelle cliniche private e l’inesistenza di queste al di fuori delle grandi città.

Tuttavia, oggi gli stomatologi cubani della Missione Barrio Adentro sono presenti in tutta la nazione e raggiungono comunità isolate, dove nemmeno gli anziani avevano ricevuto alcun tipo di restauro dentale nella loro vita. Estrazioni e trattamento delle gengive, così come la cura delle lesioni dentali causate da carie, sono tra i servizi forniti dai professionisti dell’isola.

Il capo dell’Ufficio di Attenzione alle Missioni Sociali di Cuba in Venezuela ha fatto riferimento anche alle oltre 3197744 persone che si sono diplomate con la Missione Robinson in Venezuela; di loro 1.369.979 hanno completato il sesto anno e non solo hanno imparato a leggere e scrivere, bensì hanno anche imparato l’essenza di varie materie.

L’Accordo è stato firmato a Caracas il 30 ottobre 2000 dal Comandante in Capo Fidel Castro e dal dirigente della Rivoluzione Bolivariana, Hugo Chávez; “coscienti del loro interesse comune per promuovere e fomentare il progresso delle rispettive economie e i vantaggi reciproci che risultano da una cooperazione che abbia risultati effettivi nel progresso economico e sociale”.

Oggi il suo impatto è innegabile nell’ambito dello sport, energia, cultura, agricoltura, istruzione e salute. È necessario evidenziare inoltre la creazione della Missione Barrio Adentro, il Programma di Formazione di Medici Latinoamericani nonché il programma di Salute Visiva per la produzione di lenti e occhiali.

“Te lo riassumo giornalista. L’Accordo Cuba-Venezuela è il diritto alla vita, è il diritto all’indipendenza, a sentirsi persone, ad essere ascoltati e, soprattutto, è il diritto alla solidarietà che non si blocca in alcun modo, perché come l’acqua, i popoli liberi si trovano sempre”, confessa emozionato il membro del Comitato Centrale del Partito.

Una domanda come postilla: alcuni settori dell’opposizione politica e alcuni funzionari del governo USA descrivono l’Accordo Integrale di Collaborazione Cuba-Venezuela come un “cattivo matrimonio”. Qual è la sua opinione al riguardo?

“Ho cattive notizie per loro; L’Accordo è di successo per entrambi i paesi, per entrambe le Rivoluzioni, per entrambi i popoli, e l’Accordo gode di buona salute. Ti dico di più, le sanzioni che oggi impongono a Cuba e Venezuela, lungi dal rompere la nostra amicizia, ci uniscono ancor più.

In tempi di crisi, le soluzioni germogliano e germogliano dall’unità. Bisogna vedere come compensiamo un aiuto con l’altro, come ci diamo di cuore e soprattutto dobbiamo vedere come eliminiamo le difficoltà che affrontano i nostri popoli.

I nemici dell’altruismo, gli “odiatori” calunniano sempre e vogliono sottomettere le rivoluzioni, ma dimenticano che si impone l’impegno, la volontà e l’iniziativa di gente semplice, umile, laboriosa. Ed entrambi abbiamo molto in comune.

Il Venezuela è il simbolo dei Liberatori d’America; ma Cuba è il simbolo della prima Rivoluzione in America Latina e tale senso di indipendenza, di sovranità, è ciò che li infastidisce.

Ti ripeto; non è l’Accordo in sé che attaccano, bensì il senso di libertà, indipendenza, sovranità nazionale; è la lotta per i principi e i valori umani che si difendono, non con mercantilismo, né con affari.

L’Accordo Cuba-Venezuela non è un’alleanza commerciale che cerca di sfruttare il popolo per arricchire i Governi, è un’opera ispirata dall’amore e dalla convinzione che un mondo migliore sia possibile attraverso la solidarietà”.


La alianza Cuba-Venezuela es un puente de solidaridad

Por: Yosdany Morejón Ortega

Con total apego a la ética y al sentido del deber, más de 255 000 colaboradores de la Isla han prestado servicios en la República Bolivariana a través del Convenio Integral de Colaboración Cuba-Venezuela que este 30 de octubre celebra su vigésimo primer aniversario de existencia y evoca las firmas históricas de los Comandantes Fidel y Chávez.

Así lo expresó a Cubadebate el miembro del Comité Central del Partido y jefe de la Oficina de Atención a las Misiones Sociales de Cuba en Venezuela, Julio César García Rodríguez, quien también afirmó, las relaciones bilaterales se fortalecen ante las calumnias de un Imperio que busca en vano asfixiar a ambos pueblos.

“La firma del Convenio significó un giro integral en las relaciones diplomáticas y económicas, pero sobre todo se tejió un puente inmenso de solidaridad por los humildes y para los humildes. Hoy están presentes aquí más de 21 000 compatriotas agrupados en un total de 12 misiones sociales que representan a 26 organismos y empresas cubanas”, informó.

Explicó que en materia agrícola el Convenio tiene grandes potencialidades a partir del llamado Programa Binacional, aprobado por los presidentes Miguel Díaz-Canel Bermúdez y Nicolás Maduro Moros, cuyos Gobiernos desean incrementar la cooperación en esa rama.

Por ello en los próximos meses llegará a Venezuela una nueva representación de asesores cubanos en temas asociados al desarrollo de la agricultura.

“Al finalizar el 2021 algunos proyectos se cierran, pero otros serán inaugurados, por lo que la colaboración entre ambas naciones está hoy más viva que nunca. En el área energética también ha crecido el Convenio y hoy la parte cubana es la responsable principal del programa de manteamiento a estaciones, subestaciones y líneas de trasmisión eléctrica en la República Bolivariana”, argumentó.

Según García Rodríguez, en el vigésimo primer aniversario de la firma del convenio integral de colaboración Cuba-Venezuela, este se consolida con la incorporación de la vacuna Soberana al plan de inmunización masiva para los niños de entre 2 y 12 años de edad de la nación sudamericana.

Ahora se procede a la trasferencia tecnológica necesaria para la producción del biológico Abdala en laboratorios venezolanos, lo cual acelerará la inmunización en un país que avanza hacia el control definitivo de la pandemia, a pesar de los obstáculos impuestos por la oposición política y el bloqueo norteamericano.

Recordó que entre los más grandes logros de estos 21 años se encuentra el quehacer de la Misión Médica Cubana en Venezuela, cuya responsabilidad en la lucha contra enfermedades de todo tipo ha fortalecido el sistema público de salud y ha salvado la vida de millones de personas humildes, quienes carecen del dinero suficiente para costearse un tratamiento en cualquier clínica privada.

De igual forma sobresale la Misión Milagro, un programa humanitario y de raíces tan profundas que sus servicios están entre los más demandados de Venezuela.

En 17 años de labor, los especialistas cubanos han realizado más de 35 000 000 de consultas oftalmológicas y casi 206 000 cirugías de cataratas, un padecimiento horrible en el cual la opacidad provoca que la luz se disperse dentro del ojo y no se pueda enfocar en la retina; creando imágenes difusas.

Impensable era también para millones de personas el acceso a los servicios de odontología, dado los altos costos en las clínicas privadas y la inexistencia de estas fuera de las grandes ciudades.

Sin embargo, hoy los estomatólogos cubanos de la Misión Barrio Adentro están presentes en toda la nación y llegan a comunidades aisladas, donde ni siquiera los adultos mayores habían recibido algún tipo de restauración dental en su vida. Extracciones y tratamiento para las encías; así como la cura a lesiones dentales provocadas por caries, están entre los servicios que brindan los profesionales de la Isla.

El jefe de la Oficina de Atención a las Misiones Sociales de Cuba en Venezuela se refirió también a las más de 3 197 744 personas que se han graduado de la Misión Robinson en Venezuela; de ellos 1 369 979 culminaron su sexto grado y no solo aprendieron a leer y a escribir, sino que también dominan la esencia de varias materias.

El Convenio fue firmado en Caracas el 30 octubre del año 2000 por el Comandante en Jefe Fidel Castro y el líder de la Revolución Bolivariana, Hugo Chávez; “conscientes de su interés común por promover y fomentar el progreso de sus respectivas economías y las ventajas recíprocas que resultan de una cooperación que tenga resultados efectivos en el avance económico y social”.

Hoy su impacto es innegable en el deporte, energía, cultura, agricultura, educación y salud. Es necesario resaltar demás la creación de la Misión Barrio Adentro, el Programa de Formación de Médicos Latinoamericanos, así como el programa de Salud Visual para la fabricación de lentes y espejuelos.

“Te lo resumo periodista. El Convenio Cuba-Venezuela es el derecho a la vida, es el derecho a la independencia, a sentirse personas, a ser escuchados y, sobre todo, es el derecho a la solidaridad que no se bloquea por ninguna vía, porque como el agua, los pueblos libres se encuentran siempre”, confiesa emocionado el miembro del Comité Central del Partido.

Una pregunta a modo de posdata: De “matrimonio mal llevado” califican algunos sectores de la oposición política y algunos funcionarios del Gobierno de Estados Unidos, al Convenio Integral de Colaboración Cuba-Venezuela. ¿Cuál es su opinión al respecto?

“A ellos les tengo malas noticias; el Convenio es exitoso para ambos países, para ambas Revoluciones, para ambos pueblos y el Convenio goza de buena salud. Te digo más, las sanciones que hoy les imponen a Cuba y Venezuela lejos de resquebrajar nuestra amistad, nos unen más.

En época de crisis las soluciones brotan y brotan desde la unidad. Hay que ver como compensamos una ayuda con la otra, como nos entregamos de corazón; y sobre todo hay que ver como eliminamos las dificultades que enfrentan nuestros pueblos.

Los enemigos del altruismo, los “odiadores” siempre calumnian y quieren someter a las revoluciones, pero olvidan que se imponen el compromiso, la voluntad y la iniciativa de la gente sencilla, humilde, trabajadora. Y ambas partes tenemos mucho en común.

Venezuela es el símbolo de los Libertadores de América; pero Cuba es el símbolo de la primera Revolución en América Latina y ese sentido de independencia, de soberanía, es lo que les molesta.

Te repito; no es el Convenio en sí lo que atacan, sino el sentido de libertad, de independencia, de soberanía nacional; es la lucha por los principios y valores humanos que se defienden, no con mercantilismos, ni con negocios.

El Convenio Cuba-Venezuela no es una alianza comercial que busca explotar al pueblo para enriquecer a los Gobiernos, es una obra inspirada en el amor y en la convicción de que un mundo mejor es posible desde la solidaridad”.

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