Colombia: ondata di violenza

L’ondata di violenza in Colombia non cessa: ex appartenenti alle Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane, leader sociali e semplici cittadini sono le vittime quotidiane delle bande paramilitari che dettano legge nel paese sud americano. nell’indifferenza generale della comunità internazionale.

Le violenze in Colombia sono purtroppo pane quotidiano, non passa giorno che non venga registrato un omicidio. Ieri il Partito dei Comuni ha denunciato l’omicidio di un altro ex appartenente alle Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane (FARC) nel dipartimento colombiano di Nariño che porta il numero degli ex guerriglieri uccisi, dalla firma dell’accordo di pace nel 2016 ad oggi, a 290.

Secondo l’organizzazione politica, creata dopo la firma degli accordi di  pace, la vittima è Hugo Gilberto Córdoba, ex appartenente alle FARC. Il suo omicidio è avvenuto nel comune di Samaniego,  le autorità non hanno al momento fornito dettagli sull’incidente, ma i rapporti preliminari indicano che la vittima è stata colpita da uomini sconosciuti in un’officina meccanica mentre stava riparando la sua motocicletta.

Nonostante i continui omicidi degli ex appartenenti alle FARC e l’ultimo compiuto nei confronti dell’ex combattente Gilberto Córdoba, il Partito dei Comuni mantiene la sua posizione di conformità a quanto firmato ed ha chiesto che lo Stato colombiano acceleri l’attuazione dei punti stabiliti nell’accordo di pace.

Oltre all’omicidio sistematico dei firmatari dell’accordi di pace, anche i leader sociali sono bersaglio dei gruppi armati irregolari, l’Istituto di studi per lo sviluppo e la pace (Indepaz) ha reso noto che finora nel 2021 sono stati uccisi 151 leader sociali.

Il bilancio degli omicidi compiuti contro i leader sociali in Colombia è drammatico: Indepaz spiega che dalla firma degli accordi nel 2016, 1.266 leader sociali sono stati uccisi, i dipartimenti di Antioquia, Cauca, Chocó e Norte de Santander hanno i tassi di omicidi più elevati.

Ma le violenze non si fermano qui, infatti un nuovo massacro è stato registrato nel dipartimento di Guaviare, dove sono state uccise quattro persone, tre uomini ed una donna.

L’Istituto di Studi per lo Sviluppo e la Pace, nel loro costante monitoraggio delle violenze compiute in Colombia, ha denunciato attraverso i suoi social network che il nuovo massacro si è verificato a San José del Guaviare. “Gli eventi si sono verificati nelle aree conosciute come Bodega India e Vereda Cartucho, nella zona rurale che si trova a tre ore dalla capitale del dipartimento di Guaviare”, ha scritto Indepaz.

Le identità dei tre uomini e della donna uccisi nella zona rurale del dipartimento colombiano sud-orientale sono ancora sconosciute. Indepaz ha riferito che l’ufficio del difensore civico aveva emesso un allarme con cui avvertiva della presenza di gruppi armati irregolari nella zona che hanno sottoposto le comunità della regione a reclutamento forzato, uccisioni selettive, sfollamenti forzati, minacce, estorsioni e sparizioni.

Secondo il bilancio di indepaz, ad oggi, 86 massacri sono stati perpetrati in Colombia nel corso del 2021 e la comunità internazionale, come sempre accade con le violenze compiute nel paese sud americano, chiude gli occhi e mette la testa sotto la sabbia.

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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