Per la profonda delusione di coloro che ci odiano, qui c’è il nostro Partito Comunista di Cuba, rafforzato grazie a ciò che loro non avranno mai, il sostegno e la fiducia del popolo.
Leidys María Labrador Herrera www.granma.cu
Ogni anno è una storia che merita di essere raccontata. Per quanto irrilevanti possano sembrarci gli oltre 300 giorni trascorsi quando si scorre un calendario, ci saranno sempre interessanti pennellate della nostra esistenza che rimarranno riflesse sulla tela temporale di 12 mesi.
Tuttavia, ci sono momenti in cui, alla fine di un anno, non ci vuole un acuto esercizio di retrospezione per sapere quanto ci ha segnato, perché gli eventi che hanno abitato quella divisione che capricciosamente facciamo al tempo, sono semplicemente indelebili. Non mi sbaglio se dico che il 2021 si applica perfettamente a quella selezionata lista di anni che difficilmente ci sfuggono, qualche volta, al nostro pensiero.
Impegnativo sin dal suo pandemico inizio, ha messo alla prova in mille modi la nostra capacità di reinventarci, di affrontare coraggiosamente il giorno per giorno, con voglia di fare. I numeri rossi ci hanno tolto il sonno, le curve ascendenti dei contagi avvolgevano ogni angolo del paese. Ma non c’è mai stato un accenno di pessimismo, né abbiamo permesso che la paura congelasse la nostra volontà.
Il nemico, strisciante e opportunista come al solito, ha puntato contro di noi tutti i suoi cannoni dell’odio. Ha mosso ogni possibile pedina di quelle che il denaro gli consente di disporre e, al culmine della prepotenza e del cinismo, ha messo persino la data di morte alla Rivoluzione. Volevano persino tingere di rosso le nostre strade, rubare la pace, incitare alla violenza.
Ma noi cubani non siamo nati per piegarci, non siamo nati per stancarci, non siamo nati per desistere. Ciò che ci rende forti sono i legami che ci uniscono, perché abbiamo imparato, molto tempo fa, che questo è il modo per superare le avversità e superare gli ostacoli. Per questo non smettiamo di sognare, di credere in noi stessi, in ciò che siamo capaci di fare.
Abbiamo costretto i pessimi attori salariati del nord a raccogliere il loro putrefatto circo, mentre, allo stesso tempo, un’ondata immunitaria si è diffusa da un capo all’altro del caimano (Cuba ndt), con vaccini cubanissimi, costringendo anche il virus a ritirarsi.
Continuiamo a creare, fare, pensare con il cuore e, allo stesso tempo, con la mente e sì, forse tanti progetti hanno dovuto fare una fermata obbligata, ma ora che la luce è già più chiara, continuano la loro strada, perché questo paese ha degli obiettivi a cui, per nessuna ragione, rinuncerà, perché implicano il fine collettivo di una società migliore, più giusta.
Per la profonda delusione di coloro che ci odiano, qui c’è il nostro Partito Comunista di Cuba, rafforzato grazie a ciò che loro non avranno mai, il sostegno e la fiducia del popolo.
Anno difficile sì. Ma soppesando le esperienze positive e negative che ci lasciano questi 12 mesi, vince di gran lunga il tesoro più grande che sia stato difeso con le unghie e con i denti: la vita. Questo fine anno ci sono state dolorose assenze al tavolo famigliare, il sentimento di quelle perdite ci accompagna tutti perché il cubano non è mai estraneo al dolore dei suoi fratelli, ma festeggeremo l’aver resistito e vinto, ancora una volta.
Salutiamo il 2021 di chi si sa essere padrone e signore del proprio destino, perché questo è ciò che siamo, un paese che cammina fermo, senza fretta, ma senza pause, come saggiamente ci ha insegnato un uomo degno.
Accogliamo il 2022 con ottimismo e gioia, abbracciamo la famiglia, facciamo gli auguri ai vicini, costruiamo progetti insieme, perché se qualcosa inonda ora l’atmosfera di questa terra sovrana, è l’inconfondibile e meraviglioso profumo della speranza.
Un 2022 de sueños, optimismo y esperanza
Para profunda decepción de quienes nos odian, ahí está nuestro Partido Comunista de Cuba, fortalecido gracias a lo que nunca tendrán ellos, el apoyo y la confianza del pueblo
Autor: Leidys María Labrador Herrera
Cada año es una historia que merece ser contada. Por muy irrelevantes que nos parezcan los más de 300 días transcurridos cuando se escurre un calendario, siempre habrá interesantes pinceladas de nuestra existencia que se quedan plasmadas en el lienzo temporal de 12 meses.
Sin embargo, hay ocasiones en que, al concluir un año, no hace falta un aguzado ejercicio de retrospección para saber cuánto nos ha marcado, porque los acontecimientos que habitaron esa división que caprichosamente le hacemos al tiempo, son sencillamente indelebles. No me equivoco si digo que 2021 aplica perfectamente para esa selecta lista de años que difícilmente se nos escapen alguna vez del pensamiento.
Retador desde su pandémico comienzo, puso a prueba de mil maneras nuestra capacidad de reinventarnos, de asumir el día a día valientemente, con ganas de hacer. Rojos números nos quitaron el sueño, las curvas ascendentes de contagios envolvieron a cada rincón del país. Pero no hubo jamás un asomo de pesimismo, ni permitimos que el miedo congelara nuestra voluntad.
El enemigo, rastrero y oportunista como de costumbre, enfiló hacia nosotros todos sus cañones de odio. Movió cada ficha posible de las que el dinero le permite disponer y, en el colmo de la prepotencia y el cinismo, le puso hasta fecha de muerte a la Revolución. Quisieron incluso teñir de rojo nuestras calles, robarnos la paz, azuzar la violencia.
Pero los cubanos no nacimos para doblegarnos, no nacimos para cansarnos, no nacimos para desistir. Lo que nos hace fuertes son los lazos que nos unen, porque aprendimos hace mucho que es esa la manera de sobreponerse a las adversidades y superar los obstáculos. Por eso no dejamos de soñar, de creer en nosotros, en lo que somos capaces de hacer.
Obligamos a los malísimos actores asalariados del norte a recoger su circo putrefacto, mientras que, a la par, una ola inmunitaria se extendía de punta a cabo del caimán, con vacunas cubanísimas, obligando al virus a replegarse también.
Seguimos creando, haciendo, pensando con el corazón y con la mente a la vez y sí, tal vez muchos proyectos han debido hacer un alto necesario, pero ahora que la luz es ya más clara siguen su camino, porque este país tiene metas a las que bajo ningún concepto renunciará, porque implican el fin colectivo de una sociedad mejor, más justa.
Para profunda decepción de quienes nos odian, ahí está nuestro Partido Comunista de Cuba, fortalecido gracias a lo que nunca tendrán ellos, el apoyo y la confianza del pueblo.
Año difícil sí. Pero al poner en la balanza de las experiencias lo bueno y lo malo que nos dejan estos 12 meses, gana por mucho el mayor de los tesoros que a capa y espada ha sido defendido: la vida. Este fin de año hubo dolorosas ausencias en la mesa familiar, el sentimiento de esas pérdidas nos acompaña a todos porque al cubano nunca le es ajeno el dolor de sus hermanos, pero celebraremos el haber resistido y vencido, una vez más.Demos al 2021 el adiós de quien se sabe dueño y señor de su destino, porque eso somos, un país que camina firme, sin prisas, pero sin pausas, como sabiamente nos enseñó un hombre digno.
Recibamos al 2022 con optimismo y alegría, abracemos a la familia, felicitemos al vecino, construyamos planes juntos, porque si algo inunda ahora el ambiente de esta soberana tierra, es el perfume inconfundible y maravilloso de la esperanza.