/Cuba indígena/ segnerà un prima e un dopo attorno al riflesso audiovisivo dei tainos e sintetizza le dure esperienze dei discendenti aborigeni nelle complícate circostanze della Cuba rurale contemporanea.
Dairon Martínez Tejeda
Per mostrare le tradizioni, i costumi e le sapienze conservate per secoli nei discendenti dei popoli originali dell’arcipelago, il cineasta cubano Ernesto Daranas Serrano sta dirigendo, da Guantánamo, il rodaggio del documentario /Cuba Indigena/, una produzione dell’Istituto Cubano dell’ Arte e l’Industria Cinematografiche (Icaic).
L’audiovisivo ha come protagonisti gli abitanti residenti nelle comunità La Ranchería, La Escondida, e Felicidad de Yateras, nella provincia di Guantánamo, e in Bella Pluma nel municipio di Guamá, della fraterna provincia di Santiago di Cuba.
Daranas e il suo staff, dall’anno scorso realizzano qusta singolare missione che ha implicato percorrere dal fiume Vega Grande al Consiglio popolare di La Caridad de los Indios, nelle montagne del municipio Manuel Tames.
Il tragitto, come ha confessato il direttore del documentario, non è stato facile perchè in diverse occasioni sono stati obbligati a superare camminando le colline, ma valeva lo sforzo.
Parlando del rodaggio del documentario ha confessato che si tratta di saldare un debito della sua epoca come studente di geografia, quando i professori come Rivero de la Calle, Núñez Jiménez y Manuel Acevedo, gli inculcarono, enfaticamente, la vigenza del legato della cultura indígena taina in Cuba.
/Cuba Indigena/ raccoglierà anche, come momento trascendentale, i risultati degli esami del DNA paragonati, come parte dello studio realizzato dal gruppo di investigatori guidato dalla dottoressa Beatriz Marcheco, direttrice del Centro Nazionale di Genetica Medica di Cuba.
La filmazione della serie con tre capitoli di un’ora ognuno, intitolati
/El cacique de la montaña/, /Bella Pluma/ e /Catalina la Grande/ durerà sino ad aprile.
Partecipano alla produzione come direttore e responsabili della fotografia, Randol Menéndez Cruz; Sandy León de Armas e Héctor Garrido,, mentre come aiutante e autista collabora Reider Ricardo Pérez.
/Cuba indígena/ segnerà il prima e un dopo attorno al riflesso audiovisivo dei tainos e sintetizza le dure esperienze dei discendenti aborigeni nelle complícate circostanze della Cuba rurale contemporanea.