Cuba celebra la Giornata della Stampa

Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha consegnato al noto giornalista Roberto Pérez Betancourt il Premio Nazionale di Giornalismo  José Martí per l’opera della vita, in una cerimonia solenne nel memoriale  José Martí della capitale Ieri, 14 marzo, Giorno della Stampa Cubana, quando è stato commemorato il 130º anniversario della Fondazione del quotidiano Patria,  realizzata dall’Eroe Nazionale,  Díaz-Canel ha esaltato il giornalismo impegnato con la verità, la giustizia, con la Rivoluzione e con il popolo.

La mattina presto, nel suo account in Twitter ha scritto che «questo è un giorno di celebrazione e di riflessione», ed ha aggiunto« Per i 130 anni di Patria e per le sfide della stampa cubana nell’ora attuale di Cuba, ci onora accompagnare il giornalismo rivoluzionario, quando dichiara Facciamo Patria».

«Continuo a considerare il giornalismo come una delle professioni più gratificanti nonostante i colpi della vita durante il suo esercizio», ha affermato Pérez Betancourt, maestro di generazioni e con un’opera vincolata alla professione da sei decenni.

L’Unione dei Giornalisti di Cuba (UPEC), durante la cerimonia, ha consegnato inoltre tra i suoi premi annuali, il Juan Gualberto Gómez a: Katia Siberia García, del quotidiano Invasor, di Ciego de Ávila, per la Stampa Scritta; a Carlos Alejandro Falcó Chang, di Juventud Rebelde, in Grafica; ad Alina Cabrera Domínguez, corrispondente di Radio Rebelde, a Pinar del Río, in Radio; a Gianny López Brito, del Telecentro Tunas Visión, in Televisione, e a Maikel Espinosa Rodríguez, di Juventud Rebelde, in Fotogiornalismo.  Max Barbosa Miranda, della rivista Alma Máter, dell’Editrice Abril, ha meritato  il premio in Hipermedia.

Rogelio Polanco Fuentes, membro della Segreteria del Comitato Centrale del Partito e capo del suo Dipartimento Ideologico, ha allertato sulla guerra mediatica che oggi Cuba affronta.

«Contro  il nostro popolo è stato utilizzato un arsenale che colpisce direttamente la psiche delle persone con una capacità senza precedenti per falsificare l’informazione e manipolare gli esseri umani»,  ha avvisato, ed ha richiamato a collocare nello spazio digitale i valori che difendiamo,  per far prevalere la prima legge della Repubblica, così come voleva Martí: «Il culto dei cubani alla dignità piena dell’uomo».

Il vice primo ministro, Jorge Luis Perdomo; il presidente della Upec, Ricardo Ronquillo e le principali autorità di questa organizzazione hanno accompagnato i premiati.


ed i 130 anni del quotidiano Patria

 

Patria, nata nel 1892, come affermava il suo creatore “unire e amare, e vivere nella passione della verità”, e per unire cubani e portoricani intorno all’idea di indipendenza, costituisce un riferimento etico per i giornalisti di quest’isola, immersi nel proposito di trasformare il suo modello di stampa.

In tutte le province cubane si stanno sviluppando iniziative per la Giornata della Stampa Cubana, in cui si riconoscono i lavoratori eccellenti dei diversi media.

Sabato scorso, il quartiere La Timba della capitale cubana è stato teatro del Festival della Stampa Pubblica, Stampa del Popolo, organizzato dall’Unione dei Giornalisti Cubani (UPEC), in cui la popolazione ha interagito con dirigenti, redattori, designer, fotografi e giornalisti.

Secondo Ricardo Ronquillo, presidente di UPEC, le celebrazioni sarebbero incomplete senza la presenza del popolo, che possiede i media pubblici in questa nazione delle Antille.

Per il vicepresidente dell’organizzazione, Jorge Legañoa, l’evento è stato una celebrazione per le persone interessate al giornalismo e al funzionamento interno dei media, e ha permesso un feedback dalle esperienze della gente locale.

L’evento della Giornata della Stampa sarà completato da un colloquio internazionale dedicato al giornale Patria, che si terrà lunedì e martedì, con la partecipazione di giornalisti di media e istituzioni di sinistra di tutto il mondo, così come accademici, attori politici e sociali di vari paesi.

Fonte: Razones de Cuba

Traduzione: italiacuba.it


I martiani non rinunciano a vivere nella passione della verità

Con il proposito di commemorare il 130º anniversario della fondazione del quotidiano Patria, lunedì14 è stato inaugurato, nella Sala Che Guevara, della Casa de las Américas, un colloquio internazionale sull’emblematica pubblicazione, creata e diretta dall’Eroe Nazionale di Cuba, José Martí

Lisset Chávez

17.03 – Con il proposito di commemorare il 130º anniversario della fondazione del quotidiano Patria, lunedì14 è stato inaugurato, nella Sala Che Guevara, della Casa de las Américas, un colloquio internazionale sull’emblematica pubblicazione, creata e diretta dall’Eroe Nazionale di Cuba, José Martí Auspicato dalla Casa de las Américas, dalla rivista Resumen Latinoamericano e dall’Unione dei Giornalisti di Cuba, l’incontro ha contato con la partecipazione di esperti in comunicazione politica e /influencers/ di sinistra, provenienti da otto paesi del nostro continente assieme a una rappresentazione di professionisti della stampa.

Abel Prieto, presidente della Casa de las Américas, ha ricordato che Martí caratterizzò Patria come un quotidiano nato dalle necessità di unirci e di vivere nella passione della verità.

Poi ha definito la frase come “tremenda” in questi tempi che viviamo di post verità e di false notizie.

Graciela Ramírez, capo corrispodente in Cuba della rivista Resumen Latinoamericano, ha ringraziato i professionisti della stampa«per tutto quello che hanno fatto in momenti molto difficili in questa guerra non dichiarata, ma posta con evidenza contro Cuba».

Ricardo Ronquillo, presidente dell’Unione dei Giornalisti di Cuba, ha detto che: «Noi che condividiamo le idee martiane non siamo disposti a rinunciare a vivere senza la passione della verità e tanto meno ad accettare con indifferenza la profanazione che significa la detta era della post-verità».

Lo scrittore e saggista cubano, Luis Toledo Sande, moderatore del seminario Patria nella Storia, ha offerto un riassunto del pensiero politico dell’opera giornalistica di José Martí.

Poi ha commentato che il quotidiano Patria fu fondato per ottenere l’indipendenza di Cuba e ossigenare e motivare quella di Puerto Rico. «Patria non poteva essere l’organo del Partito Rivoluzionario Cubano, ma sì del patriottismo dell’Isola grande delle Antille, ha segnalato ancora il poeta.

Ha partecipato all’incontro Rogelio Polanco, membro della Segreteria del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e capo del suo Dipartimento Ideologico.

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