USA: più di un secolo per criminalizzare il linciaggio

Il presidente USA, Joe Biden, ha firmato martedì 29 marzo una legge approvata dal Congresso che definisce il linciaggio “un delitto di odio federale”.

Il presidente USA, Joe Biden, ha firmato martedì 29 marzo una legge approvata dal Congresso che definisce il linciaggio “un delitto di odio federale”.

Approvata dalla Camera Bassa e dal Senato, questa iniziativa considerata storica, che condanna con 30 anni di reclusione di coloro che commettano queste azioni criminali, si chiama Emmett Till, in omaggio all’adolescente assassinato brutalmente in Mississippi, nel 1955.

Per anni si è cercato di punire senza risultati gli omicidi commessi da moltitudini o il linciaggio di coloro che furono le principali vittime: gli afro discendenti e altre minoranze.

Circa 4400 afro-statunitensi sono stati uccisi negli USA seguendo questa pratica, tra il 1877 e il 1950, precisa l’Iniziativa per la Giustizia Ugualitaria.

I crimini si commettevano impunemente, con frequenza in luoghi pubblici e in pieno giorno, ed hanno colpito, anche se in misura minore, altre minoranze come la nativa, l’asiatica o gli emigranti messicani.

Anche dei bianchi sono stati vittime di questa barbarie, chiaramente si trattava di membri emarginati della loro comunità.

In alcuni casi, durante la detta «era dei linciaggi» (1890-1920) si giunse a pubblicare articoli nei giornali che convocavano le masse a parteciparvi.

Nel giugno del 1919, un titolare del New Orleans State precisava: «3000 (persone) bruceranno un negro», riferisce la BBC.

Durante il Movimento per i Diritti Civili negli USA, i linciaggi dei suoi attivisti negli anni ‘60 in Mississippi commossero l’opinione pubblica nazionale a favore di una legislazione che ha dovuto aspettare più di un secolo e 200 tentativi falliti per la sua approvazione.

Bambine e bambini condannati all’ergastolo, accampamenti per sotterrare emigranti minorenni, prigioni segrete dove si richiudono persone senza debiti processi, sfruttamento della mano d’opera schiava nelle prigioni…

In questo modo predica la sua morale la «giustizia statunitense», rinviata, molto rinviata per la condanna garantita con una legge della pratica criminale dei linciaggi realizzati da turbe cariche d’odio.

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