Nel Codice delle Famiglie c’è l’impronta di Vilma

Il dibattito / Il ruolo di Vilma nel nuovo Codice delle Famiglie si è svolto nella sede della  Federazione delle Donne Cubane (FMC), in occasione del 92º anniversario  della nascita  dell’insigne combattente, che si commemora il 7 aprile.

Chi vede il Codice delle Famiglie separato dallo sviluppo della donna cubana, sta fratturando la missione emancipatrice che ha visto Vilma protagonista nella promozione del vincolo famiglia-donna- società, promosso dal trionfo della Rivoluzione e con la guida dell’Eroina della Sierra e del Piano, Vilma Espín Guillois.

Tutto questo è stato sottolineato nel dibattito /Il ruolo di Vilma nel nuovo Codice delle Famiglie/ che  si è svolto nella sede della  Federazione delle Donne Cubane (FMC), in occasione del 92º anniversario  della nascita  dell’insigne combattente, che si commemora il 7 aprile.

«Vilma vive tra di noi, ed è sempre presente, anche in questo progetto di legge, attualmente in consultazione popolare» ha detto Teresa Amarelle Boué, membro del Buro Politico del Partito e segretaria generale della FMC, che ha citato vari studi e investigazioni promosse sul tema dall’organizzazione fondata da Vilma Espin,

Prestigiosi intellettuali hanno segnalato gli apporti di Vilma al Codice della Famiglia del 1975 ed hanno elogiato i suoi valori come donna martiana, marxista e comunista, che credeva nel sapere e che specificatamente, lottò per far sì che i bambini e gli adolescenti non fossero separati dai genitori, per l’interesse superiore di questi e per il diritto della donna di decidere del proprio corpo.

«Sin dal primo Codice della Famiglia è stata presente l’investigazione scientifica. Vilma è stata una fervente studiosa di questa materia, di tutti i nuovi apporti della scienza, promotrice della necessità di formare donne e uomini preparati per vivere nel socialismo e con chiarezza con il ruolo delle scienze sociali», ha segnalato la dottoressa Mayda Álvarez Suárez.

«Sono state opere della creazione  scientifica gli asili d’infanzia, l’Istituto dell’Infanzia, il Centro Nazionale d’Educazione  Sessuale, la Commissione di Prevenzione e Attenzione Sociale, la Commissione Permanente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare che comprende questi temi, le cattedre della Donna, le case di Attenzione alla Donna, la Famiglia e il Centro di Studi della Donna» ha precisato, ed ha segnalato che l’ attuale Codice delle Famiglie riconosce i diritti delle donne e riflette aspetti per i quali la FMC ha lottato in tutti gli anni di Rivoluzione.

«Con il nuovo progetto di legge «quello che stiamo facendo è portare la società al Codice; quello che stiamo facendo è riflettere nella norma giuridica i problemi sociali cha abbiamo», ha sottolineato ancora la Segretaria Generale della FMC.

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.