Il nuovo Codice delle Famiglie sarà una costruzione popolare

Il fatto che si lavori a una nuova versione del testo che si presenterà all’Assemblea Nazionale del Potere Popolare è una prova indiscutibile che il nuovo Codice delle  Famiglie si può definire un  frutto dell’intelligenza popolare e anche del profondo carattere democratico del progetto rivoluzionario.

Partendo dai risultati derivati dalla consultazione del popolo, un fatto singolare nel mondo per la sua natura  e la sua portata,  i membri della commisione redattrice hanno elaborato il documento da lunedì 30 nella sede del  Capitolio Nazionale.

Oscar Silvera Martínez, ministro di Giustizia e presidente della commissione, ha segnalato che in queste riunioni che si svolgeranno sino a domani mercoledì 1º giugno, il testo può modificarsi una e un’altra volta partendo dall’analisi, lo studio e le discussioni al rispetto da parte dei membri.

La versione definitiva sarà consegnata il prossimo 17 giugno al  Parlamento, per l’analisi dei deputati e dele depuatate della nazione ha affermato  Silvera Martínez,  aggiungendo che successivamente il Legislativo «procederà a impegni comuni e ordinari di lavoro, di scambio tra i deputati, d’analisi, studio e spiegazione e  questa versione si porterà nel mese di luglio al plenum dell’assemblea per la sua approvazione e per determinare la data del referendum popolare».

Il Ministro di Giustizia ha definito  «un genuino esercizio di partecipazione» il processo di consultazione  popolare e specializzata attorno al progetto  del Codice delle Famiglie.

Poi ha sottolineato la ricchezza del patrimonio attorno a una legge tanto importante e ha detto stabilire  questi criteri e queste opinioni diverse, in maggioranza coincidenti in determinati obiettivi e propositi è quello che adesso la Commissione accoglie, studia e analizza.

Com’è stato informato nella recente Sessione Straordinaria dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, il processo di consultazione del Codice delle Famiglie, che si è svolto dal 1º febbraio al 30 aprile di quest’anno in tutto il territorio nazionale, è terminato con la partecipazione di 6 481.207 di  elettori, su un totale di 8535742 che lo dovevano fare, cioè il  75,93% della partecipazione.

Sono state realizzate 79192 riunioni (delle quali  1159 all’estero), nelle quali sono stati registrati 336595 intervento e sono stata esaminate  434860 proposte con una media di cinque per riunione.

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