Cuba denuncia il blocco USA alla conferenza OMC

Il rappresentante di Cuba alla 12ª Conferenza ministeriale dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) ha denunciato il blocco economico USA come il principale ostacolo allo sviluppo dell’isola.

La vice ministra del Commercio estero e degli Investimenti Déborah Rivas, intervenendo all’incontro, ha affermato che la politica di Washington, in atto da più di sei decenni, ha causato gravi conseguenze e un impatto cumulativo pari a 150,41 miliardi di dollari.

Ha affermato che l’assedio USA si è intensificato a livelli senza precedenti nel contesto della pandemia di Covid-19 e viola i principi e le norme del sistema commerciale multilaterale, secondo quanto pubblicato sull’account Twitter del Ministero del Commercio Estero cubano.

Cuba è un’economia piccola e vulnerabile, non solo per la sua limitata partecipazione al commercio globale e per il suo status di Stato insulare, ma anche per le conseguenze del blocco, ha dichiarato il viceministro.

Ha aggiunto che costituisce il più grande ostacolo al normale sviluppo delle legittime relazioni commerciali delle maggiori Antille con il resto del mondo e lo ha descritto come un atto di guerra economica in tempo di pace.

A titolo di esempio, ha sottolineato che solo tra gennaio e luglio 2021 i danni causati al commercio estero cubano sono stati pari a 923 milioni e 829 mila dollari, e ha condannato la campagna di intimidazione contro banche, aziende e imprenditori che desiderano fare affari con l’isola.

Il blocco è contrario agli scopi e ai principi dell’OMC, ha sottolineato Rivas, che ha evidenziato come esso pregiudichi anche lo sviluppo dei popoli, comprometta l’attuazione del libero commercio in termini di benessere della popolazione e, pertanto, debba essere respinto.

La vice ministra ha sottolineato che, nonostante l’enorme ostacolo posto dalla politica ostile degli USA, Cuba ha sviluppato efficacemente la sua strategia di immunizzazione contro il Covid-19 con vaccini propri.

A questo proposito, ha ribadito l’impegno della nazione caraibica per un accesso equo e non discriminatorio alle cure e agli immunogeni contro la malattia, un problema che a livello globale richiede soluzioni globali.

A tal fine, ha affermato, è necessario eliminare le restrizioni alle esportazioni e aumentare la cooperazione internazionale attraverso il trasferimento di tecnologie e lo sviluppo di capacità nei Paesi del Sud. “La solidarietà deve essere moltiplicata”, ha detto.

Fonte: Prensa Latina

Traduzione: @Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba

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