Díaz-Canel: il blocco ora è più crudele e cruento

Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba (PCC) e Presidente della Repubblica, ha ricordato oggi su Twitter che questo venerdì ricorrono cinque anni da quando l’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha inasprito il blocco economico, commerciale e finanziario contro Cuba con l’imposizione di 243 misure, un dato che ha definito insolito.

Un blocco che dicono non esistere, ora che è più crudele e feroce, ha detto Díaz-Canel nel suo account ufficiale sul social network.

“Un blocco che dicono non esistere, ora che è più crudele e amaro. Cinque anni fa Donald Trump ha rispolverato la retorica della Guerra Fredda e ha intensificato, con l’insolita cifra di 243 misure, il blocco economico, commerciale, finanziario e genocida contro Cuba“, ha postato.

La maggior parte delle misure adottate nel 2017 dall’ex presidente statunitense sono state azioni per inasprire il blocco con l’obiettivo di soffocare economicamente il Paese, sovvertire l’ordine interno, creare una situazione di ingovernabilità e rovesciare la Rivoluzione.

Inoltre, l’enfasi posta sull’ostacolare le principali fonti di reddito dell’isola e sulle relazioni commerciali era di portata notoria.

Cuba ha denunciato in molte occasioni che il blocco economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti contro la più grande delle Antille è e continuerà ad essere, a meno che non vengano prese altre decisioni, il più importante ostacolo allo sviluppo sociale ed economico dell’isola e una causa di difficoltà per il popolo cubano.

Fonte: acn

Traduzione: italiacuba.it

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