Cosa si nasconde dietro l’odio per Cuba?

Per raggiungere i loro macabri scopi, mentono, distorcono e ingannano, utilizzando tutti i mezzi e le risorse. Ma la verità prevarrà.

 

di  Domingo Pérez Fonte: razones de Cuba Traduzione: GFJ

Il mio lavoro di professore di Scienze Sociali, da una posizione marxista-leninista, martinista e fidelista, mi ha portato a studiare le idiosincrasie del popolo USA, per il ruolo e il posto che occupa nella strategia politica internazionale USA.

I governi di oggi tengono molto in considerazione l’opinione dei loro contribuenti. Per questo motivo, in ogni fase della politica internazionale vengono destinate a questo scopo ingenti risorse umane, materiali e finanziarie.

Se non ci credete, guardate tutta la propaganda contro la Cina sulla scia della pandemia Covid 19 per giustificare la guerra commerciale contro il gigante asiatico e le possibili conseguenze sulle tasche dei cittadini comuni. In questo modo, non pochi americani, ancora oggi, danno la colpa delle centinaia di migliaia di morti non al sistema capitalistico e al suo sistema sanitario esclusivo e selettivo, ma ai cinesi “che hanno inventato e contaminato il mondo intero con il virus“.

Così è ora nel conflitto Ucraina-Russia. Quest’ultimo è agli occhi dell’opinione pubblica la causa materiale della guerra, l’”invasore abusivo e irresponsabile“. Oltre a centinaia di sanzioni di ogni tipo, hanno creato un’atmosfera internazionale antirussa, senza precedenti dai tempi della Guerra Fredda, scatenata dopo la Seconda Guerra Mondiale, spingendo l’Europa colta e obbediente in un vicolo cieco.

Ora siamo in una posizione migliore per comprendere il caso cubano.

Come giustificare agli stessi contribuenti una politica di asfissia economica e di assedio che risale a più di 60 anni fa contro la vicina piccola isola solidale che non rappresenta un pericolo per la grande potenza, se non per l’influenza redentrice che emana dal suo esempio?

In questo caso, contrariamente a quanto pensano i governanti dell’Unione, più passano gli anni in queste condizioni, più la resistenza eroica del popolo cubano suscita simpatia in tutto il mondo. Non è un caso che in più di venti occasioni, a stragrande maggioranza, sia stata approvata una risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che condanna il blocco imposto alla più grande delle Antille.

Ma chi beneficia maggiormente di questa politica di odio? La politica ostile nei confronti di Cuba li ha portati all’isolamento dal resto dell’America Latina. Ai contribuenti è vietato visitare l’isola, violando il loro diritto costituzionale; gli uomini d’affari vogliono investire a Cuba, perché altrimenti saranno in ritardo per le nuove possibilità offerte dal paese; gli agricoltori del Sud chiedono di stimolare il commercio reciprocamente vantaggioso; gli scienziati sono motivati dai nostri progressi scientifici… In breve, chi beneficia di questa politica di odio?

Non c’è dubbio: la mafia cubano-americana, che ne ha fatto un grande business. Condivide i milioni guadagnati con i governi del momento.

Per raggiungere i loro macabri scopi, mentono, distorcono e ingannano, utilizzando tutti i mezzi e le risorse. Ma la verità prevarrà. Prima o poi, l’amore vince sempre sull’odio.

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