62 anniversario fondazione FMC

Una donna, cubana e dignitosa, è rimasta per sempre e senza di lei non ci sarebbe più il Paese che stiamo costruendo, in cui batte il cuore dell’uguaglianza e della giustizia.

C’era una volta una donna che venne al mondo, estranea ai serpenti, alle mele dell’Eden, libera da Adamo. Le ci volle molto tempo per arrivare a quel punto, nonostante avesse procreato tutti gli uomini, anche quelli che le mostravano sdegnosamente i pugni. La nuova donna era altrettanto abile o forse di più. Imparò a camminare a testa alta e scoprì, da quell’altezza, la vera dimensione del mondo che, secondo il poeta, “era ornato con i suoi occhi“.

Una volta nacque una donna diversa che, pur avendo ancora due mani e un grembo prodigo, scoprì che le sue braccia non erano forti solo quando cullava i bambini o lavava i panni. Si accorse che con le dita era in grado di smuovere l’universo. Ha convinto se stessa e tutti gli altri che le dovevano secoli di giustizia e lei era pronta a ottenerli.

Una volta nacque una donna che si puntellava gli occhi, per evitare che fissassero il pavimento in segno di minacciosa obbedienza. Non riusciva più a sopportare la vista del terreno e da quel momento in poi il suo sguardo fu sempre dritto davanti a sé. Ora le sue pupille accettano la sfida, ma non traspare alcun rancore. Aveva perso molto tempo e aveva bisogno di recuperare ogni dettaglio delle cose che non aveva potuto guardare prima.

C’era una volta una donna che decise di scrivere la storia con angolature diverse e che ebbe la notevole gentilezza di non pagare gli uomini con la stessa moneta, non ridusse il loro ruolo a un’impotente canzonatura né li mise al rogo per spuri sospetti di infedeltà, ma si limitò a dare loro il posto che spettava loro, la metà del suo mondo, non un centimetro di più, non un centimetro di meno.

E questa donna, cubana e dignitosa, è rimasta per sempre, e senza di lei non ci sarebbe più il Paese che stiamo costruendo, in cui batte il cuore dell’uguaglianza e della giustizia.


La donna cubana di fronte ad ogni sfida della Patria

 

Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Primo Segretario del Partito e Presidente della Repubblica, in una cerimonia di riconoscimento di compagne impegnate, realizzata nella capitale ieri, lunedì 21, in occasione dell’anniversario 62º della fondazione della Federazione delle Donne Cubane (FMC), si è complimentato con le donne cubane che sono presenti nell’opera della Rivoluzione come nella difesa e in ogni sfida che affronta la Patria.

Con la presenza di Teresa María Amarelle Boué, membro del Burò Politico del Partito e segretaria generale dell’ organizzazione, nel salone di protocollo El Laguito, sono state decorate cinque donne con l’Ordine Mariana Grajales, 20 con l’Ordine Ana Betancourt, e dieci con la Distinzione 23 Agosto.

Rosmery Santiesteban Lago, seconda segretaria della FMC, ha detto che in questo anniversario si riconosce il lavoro delle donne che amano e fondano, con il fermo e irrinunciabile proposito di servire la Rivoluzione.

Nell’occasione è stato reso omaggio a Fidel Castro Ruz, Leader Storico della Rivoluzione Cubana, e a Vilma Espín Guillois, eterna presidente della FMC, che fecero sì che le done cubane avessero il posto meritato e conquistatao a base di valore nella storia di Cuba

Erano presenti, Rogelio Polanco Fuentes, membro della Segretaria del Comitato Centrale e capo  del suo Dipartimento Ideologico; Ana María Mari Machado, vicepresidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare; Inés María Chapman Waugh, vice primo ministro e altri/e dirigenti di organizzazioni politiche e di massa.

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