Contro il blocco

Varie nazioni, personalità e organizzazioni del mondo hanno condannato la decisione degli Stati Uniti di prolungare per un altro anno il blocco economico, commerciale e finanziario imposto a Cuba.

Prensa Latina, ha informato che la portavoce del  Ministero delle Relazioni Estere della Cina, Mao Ning, ha affermato che questo assedio ha violato la legge internazionale e le norme alla base dei vincoli tra i paesi del mondo, da più di 60 anni.

La funzionaria ha denunciato che il blocco viola i diritti  dei cubani, impedisce il progresso dell’Isola e va contro le fondamenta dell’umanesimo.

La Cina si pronuncia sempre per il rispetto del diritto di ogni paese di scegliere il suo sistema sociale e il suo cammino di sviluppo e si oppone alle sanzioni unilaterali, sostenendo lo Stato delle Antille nella difesa della sua sovranità.

«Esortiamo gli Stati Uniti ad ascoltare il richiamo di giustizia della comunità internazionale, e a rispettare i propositi e i principi della Carta della ONU sviluppando le relazioni con Cuba, eliminando completamente il blocco», ha aggiunto.

Il Collettivo ALBA-TCP France –organizzazione che sostiene cause latinoamericane dalla Francia, ha denunciato che l’estensione di questa legge, da parte del presidente statunitense Joe Biden, è un’azione d’ingerenza che va cancellata immediatamente.

Con la sua decisione, Biden –il dodicesimo mandatario che ha ratificato questa legge, dimostra una condotta altamente ipocrita e dà continuità alle  politiche del suo predecessore, Donald Trump, si legge nel testo.

Poi ha accusato il Governo degli USA di seguire un cammino opposto alla volontà della comunità internazionale ed ha condannato l’aggressione contro una paese come Cuba, noto per la sua solidarietà con altri popoli in materia di salute, educazione, sport, cultura e difesa dei principi di etica, sovranità e indipendenza.

Ha riconosciuto la dignità dei cubani ed ha ratificato il suo appoggio al Governo rivoluzionario e al Presidente Miguel Díaz-Canel Bérmudez.

L’ Associazione dei Cubani residenti in Ecuador (Acure) ha condannato a sua volta la decisione del governo degli USA . In una dichiarazione denominata /Cuba non è sola/, ha considerato questa azione come una nuova manovra di una vecchia politica, per cercare di piegare per necessità il territorio delle Antille.

Su questo ha precisato che l’assedio contro l’arcipelago ha impedito a Cuba per più di 60 anni d’ottenere risorse e divisa imprescindibili per il suo sviluppo economico e con questo migliorare le condizioni di vita della popolazione.

«Non ci perdoneranno mai d’aver scelto il nostro proprio destino», sottolinea il testo di Acure.

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