Gli intellettuali cubani ribadiscono il loro sostegno alla Rivoluzione

Il messaggio, firmato da scrittori, artisti, giornalisti, professori e scienziati, è rivolto ai colleghi di altri Paesi ed è stato pubblicato su La Jiribilla, una rivista culturale cubana.

“Facciamo parte dei milioni di cubani formati dalla Rivoluzione e difensori dei suoi valori”.

Questo è l’incipit della dichiarazione, indirizzata ai colleghi di altre nazioni, firmata da centinaia di educatori, giornalisti, artisti e scienziati cubani, per chiarire la loro posizione di fronte alla campagna di odio, diffamazione e violenza che si sta scatenando oggi contro il popolo e il governo di quest’isola, in un momento storico di notevole complessità.

Il testo, pubblicato da La Jiribilla, chiarisce che questo ampio settore sociale, in quanto parte del popolo, si identifica pienamente con le vicissitudini vissute dalla maggioranza e, pertanto, si dedica anche allo sforzo collettivo alla ricerca della ripresa dopo il passaggio dell’uragano Ian.

I firmatari riconoscono anche il lavoro delle autorità, del Partito, del Governo, che “consapevoli delle difficoltà e degli errori, stanno guidando e partecipando direttamente alla ripresa”. Inoltre, visitano le comunità e parlano faccia a faccia con i cittadini.

“Il nostro impegno si basa su ideali e principi patriottici, sull’attaccamento illimitato all’indipendenza e alla sovranità, sull’antimperialismo e sulla certezza che sia possibile costruire una società più giusta, basata sul culto della piena dignità dell’essere umano”, si legge nella dichiarazione.

Rifiuta la manipolazione dei media egemonici e assicura che la repressione a Cuba esiste solo nei discorsi di odio apertamente “contrari agli interessi e ai desideri della patria”. Spiega inoltre che, per effettuare un’analisi corretta della situazione del Paese, è necessario avere chiaro il contesto in cui viviamo e il ruolo svolto dalla costante aggressione del governo statunitense.

Il testo aggiunge che l’irritazione e il disgusto sono comprensibili di fronte alle necessità quotidiane. Tuttavia, condanna che questo sentimento venga usato in modo “perverso” e politicizzato.

Un messaggio forte e deciso chiude questa dichiarazione: “Condanniamo i discorsi d’odio, la diffamazione, le distorsioni della nostra realtà, e speriamo che le informazioni veritiere raggiungano coloro che in buona fede seguono gli eventi e sono onestamente preoccupati per questo Paese”. Con il nostro contributo, inizia l’attività scolastica, continua l’instancabile lavoro della scienza, si ravviva la vita nelle comunità, si riavvia una programmazione culturale alla portata di tutti e si difende la verità su Cuba”.

“Viva Cuba Libre, abbasso il blocco!

La dichiarazione lascia aperta la possibilità di accesso a tutti coloro che, per convinzione, solidarietà e rettitudine di principio, desiderano sottoscrivere i suoi contenuti.

Fonte: Granma

Traduzione: italiacuba.it


Intelectualidad cubana ratifica su apoyo mayoritario a la Revolución

 

«Somos parte de los millones de cubanas y cubanos formados por la Revolución y defensores de sus valores».

Con esa máxima da inicio la declaración que, dirigida a colegas de otras naciones, han firmado cientos de educadores, periodistas, artistas y científicos cubanos, con el fin de dejar clara su postura ante la campaña de odio, difamación y violencia, que se manifiesta hoy contra el pueblo y el Gobierno de esta Isla, en un momento histórico de notables complejidades.

El texto, publicado por La Jiribilla, deja claro que ese amplio sector social, como parte del pueblo, tiene una total identificación con las vicisitudes que vive la mayoría y, por ende, se consagra también al esfuerzo colectivo en pos de la recuperación tras el paso del huracán Ian.

Los firmantes reconocen también la labor de nuestras autoridades, del Partido, del Gobierno, que «conscientes de dificultades y errores, conducen y participan directamente en la recuperación. Recorren también las comunidades y dialogan cara a cara con los ciudadanos».

«Nuestro compromiso se basa en ideales y principios patrióticos, en el apego irrestricto a la independencia y la soberanía, en el antimperialismo y en la certeza de que es posible construir una sociedad más justa, basada en el culto a la dignidad plena del ser humano», asevera la declaración.

Rechaza la manipulación de los medios hegemónicos, y asegura que la represión en Cuba solo existe en los discursos de odio abiertamente «contrarios a los intereses y anhelos de la Patria». Explica también que, para realizar un análisis justo de la situación del país, se necesita claridad del contexto en el que vivimos y del papel que desempeña la agresión constante del Gobierno de Estados Unidos.

Añade el texto que la irritación y el disgusto son comprensibles ante las necesidades cotidianas. Sin embargo, condena que ese sentimiento sea utilizado de forma «perversa» y se politice.

Un contundente y enérgico mensaje cierra esta declaración avalando que: «Condenamos los discursos de odio, la difamación, las distorsiones de nuestra realidad, y aspiramos a que la información veraz llegue a quienes de buena voluntad siguen los acontecimientos y se preocupan honestamente por este país. Con nuestro aporte, comienza la actividad escolar, continúa la brega incansable de la ciencia, se reanima la vida en las comunidades, se reinicia la programación cultural al alcance de todos y se defiende la verdad de Cuba».

«¡Viva Cuba Libre! ¡Abajo el bloqueo!»

La declaración deja abierta la posibilidad de acceso, para todos aquellos que, por convicción, solidaridad y justeza de principios, deseen suscribir su contenido.

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