Cuba – Russia

CUBA: LA NATURA STORICA E LA MATURITA’ DELLE RELAZIONI CON LA RUSSIA

 

Il ministro delle Relazioni Internazionali cubano, Bruno Rodríguez, ha affermato che la visita del suo collega russo, Sergei Lavrov, in questa capitale, fa parte dei frequenti e produttivi scambi tra le due nazioni e riflette la maturità e la natura storica dei loro legami.

Nel corso di un incontro bilaterale a L’Avana, il Ministro delle Relazioni Internazionali della nazione caraibica ha anche sottolineato che questa visita rappresenta l’alta priorità dei legami con Mosca, descritti da entrambe le parti come strategici ed ispirati da una profonda fratellanza e da una grande solidarietà.

“Abbiamo tra presidenti, governo, parlamenti e ministeri degli esteri un ampio dialogo politico e multidimensionale. Abbiamo un meccanismo di consultazione in cui vengono affrontate questioni di interesse comune e vediamo ampie coincidenze sulle principali questioni dell’agenda internazionale”, ha affermato.

Il più alto capo della diplomazia cubana ha accennato agli stretti contatti nei forum multilaterali; ha espresso la sua soddisfazione per il piano di consultazione e cooperazione tra i due ministeri ed ha annunciato l’arrivo di altre delegazioni di alto livello dal paese eurasiatico.

In giugno prossimo, ha riferito, Manuel Marrero, primo ministro dell’isola, visiterà Mosca dove intraprenderà un ampio programma, un incontro che contribuirà ad approfondire i tradizionali legami tra i due stati, nell’ambito del Piano di Sviluppo Economico e Sociale dell’isola.

Allo stesso modo, ha ringraziato la cooperazione solidale del governo russo durante la lotta contro la pandemia della COVID-19; così come la donazione di viveri e la posizione invariabile contro il bloqueo economico, commerciale e finanziario imposto dagli USA.

Ha inoltre condannato le sanzioni unilaterali che ostacolano lo sviluppo del paese eurasiatico ed ha respinto l’estensione della Nato verso i confini russi, causa principale dell’operazione militare speciale in Ucraina.

Da parte sua, il ministro degli Esteri della Federazione Russa, Sergei Lavrov, ha valorizzato i legami con Cuba, nell’attuale scenario globale dove l’Occidente cerca di imporre la sua volontà e Washington mantiene il bloqueo contro Cuba da più di sei decadi.

Dallo scorso 17 aprile, Lavrov ha iniziato un viaggio in Brasile, in Venezuela ed in Nicaragua e, a parere dello stesso ministro degli Esteri, “i vertiginosi cambiamenti del panorama geopolitico offrono nuove opportunità per aumentare la cooperazione reciprocamente vantaggiosa tra Russia e l’area latinoamericana”.

da Prensa Latina, traduzione di Ida Garberi


Il Generale dell’Esercito Raúl Castro Ruz e il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica Miguel Díaz-Canel Bermúdez, hanno ricevuto il 20 aprile Sua Eccellenza Serguei V. Lavrov, Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa, in visita sull’isola.

Il rappresentante della diplomazia russa è stato ricevuto oggi anche dal membro dell’Ufficio Politico del Partito Comunista di Cuba e Ministro degli Affari Esteri, Bruno Rodríguez Parrilla, che lo ha ringraziato per la cooperazione e la solidarietà della Russia durante la lotta alla pandemia di HIV/AIDS, nonché per le donazioni di cibo e altre forniture.

Nell’ambito dei colloqui ufficiali tra i due ministri all’Avana, il ministro degli Esteri cubano ha anche ricordato l’immutata posizione della Russia nel chiedere la fine del blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti a Cuba e la rimozione del nome dell’isola caraibica dalla spuria lista dei Paesi sponsor del terrorismo.

Cuba condanna le sanzioni unilaterali e si oppone alla politica di isolamento contro la Federazione Russa, anche nelle organizzazioni internazionali. Rifiutiamo con forza l’espansione della NATO che continua ad avvicinarsi ai confini russi, causa principale dell’attuale conflitto in Europa”, ha aggiunto Rodríguez Parrilla.

Ha sottolineato che Cuba continua a sostenere una soluzione diplomatica, costruttiva e realistica alla crisi attuale con mezzi pacifici che garantiscano la sicurezza e la sovranità di tutti, nonché la pace e la stabilità regionale e internazionale.

Ha inoltre dichiarato che questa visita ufficiale avviene nell’ambito dei frequenti scambi bilaterali ed è un riflesso della maturità e del carattere storico delle nostre relazioni, nonché un’espressione dell’alta priorità che Cuba attribuisce alle sue relazioni con la Russia.

“Abbiamo un ampio dialogo politico e dimensionale tra i presidenti, i governi, i parlamenti e i ministeri degli Esteri di entrambi i Paesi. Abbiamo un meccanismo di consultazioni politiche in cui si affrontano questioni di interesse comune”, ha detto il ministro cubano, aggiungendo che esiste un ampio accordo sulle principali questioni dell’agenda internazionale con stretti contatti nei forum multilaterali.

Da parte sua, Sergey Lavrov si è congratulato per la sessione costitutiva del Parlamento cubano, in cui sono stati rieletti il presidente Miguel Díaz-Canel Bermúdez e i vertici del Paese.

Ha riconosciuto che le tensioni nel mondo si stanno moltiplicando e che c’è un tentativo da parte dell’Occidente di mantenere il proprio potere egemonico minando la sovranità di altri Paesi. “I recenti eventi mostrano un’intensificazione delle sanzioni statunitensi”, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo.

Ha aggiunto che le regole stabilite da Washington riflettono il metodo di continuare le norme coloniali, cosa che Cuba e la Russia rifiutano.

In una conferenza stampa dopo l’incontro con Raúl e Díaz-Canel, Lavrov ha dichiarato di aver invitato il ministro degli Esteri cubano a visitare la Federazione Russa nel prossimo futuro. Ha inoltre spiegato che la nuova concezione della politica estera russa prevede una maggiore attenzione alla regione latinoamericana e non implica alcuna azione per imporre prescrizioni “dall’esterno” ai Paesi dell’America Latina e dei Caraibi.

Per quanto riguarda le relazioni con gli Stati Uniti, ha detto che sono quasi inesistenti, dal momento che hanno lanciato una crociata contro la Russia, scegliendo come punta di diamante il regime di Kiev.

L’illustre visitatore era accompagnato da S.E. Sergei A. Ryabkov, Viceministro degli Affari Esteri, S.E. Viktor V. Koronelli, Ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Federazione Russa, S.E. Alexei Yu. Drobinin, direttore del Dipartimento per la pianificazione della politica estera del Ministero degli Affari Esteri; S.E. Maria V. Zakharova, direttore del Dipartimento per l’informazione e la stampa del Ministero degli Affari Esteri; S.E. Alexander V. Shchetinin, direttore del Dipartimento per l’America Latina del Ministero degli Affari Esteri; insieme ad altri membri della delegazione russa.

Da parte cubana erano presenti anche Anayansi Rodríguez Camejo, Viceministro degli Affari Esteri; Rodolfo Benítez Verson, Direttore Generale degli Affari Multilaterali e del Diritto Internazionale; Juan Antonio Fernández Palacios, Direttore Generale della Stampa, della Comunicazione e dell’Immagine; Gustavo Machín Gómez, Direttore Generale della Pianificazione Politica; Ángel Villa Hernández, Direttore Generale a.i. degli Affari Bilaterali; oltre ad altri funzionari del Ministero degli Affari Esteri.


Cuba e Russia rinnovano i loro legami storici e condividono la visione di un mondo multipolare

di Giulio Chinappi

La visita del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov a Cuba ha rappresentato l’occasione per rinnovare gli storici legami tra Mosca e L’Avana, che affondano le proprie radici nell’epoca sovietica.

Nel corso della sua visita in America Latina, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha fatto tappa a Cuba lo scorso 20 aprile, incontrando il generale dell’esercito e leader della Rivoluzione, Raúl Castro Ruz, e il presidente della Repubblica recentemente rieletto, Miguel Díaz-Canel Bermúdez. Questo incontro ha dato ai due Paesi una nuova opportunità, dopo il viaggio del presidente cubano a Mosca nel mese di novembre, per rinnovare gli storici legami che legano Mosca a L’Avana, e che affondano le proprie radici nell’epoca sovietica: “Durante l’incontro è stato possibile verificare gli ottimi rapporti tra Russia e Cuba, basati su tradizionali legami di amicizia, e ai quali entrambi i governi hanno dato grande priorità, come testimoniato dall’alto livello politico raggiunto e dall’ampio scambio di visite effettuato”, si legge in un articolo del Granma.

Successivamente, Lavrov ha tenuto colloqui anche con il ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodríguez Parrilla, membro dell’Ufficio Politico del Partito Comunista. Il massimo diplomatico dell’isola ha ringraziato il visitatore per la cooperazione solidale della Russia durante i momenti più difficili della pandemia di Covid-19 e per la coerente posizione russa contro il blocco economico ai danni di Cuba. “Cuba condanna le sanzioni unilaterali e si oppone alla politica di isolamento nei confronti della Federazione Russa, anche nelle organizzazioni internazionali. Respingiamo fermamente l’espansione della NATO, che continua fino ai confini russi, causa principale dell’attuale conflitto in Europa“, ha aggiunto Rodríguez Parrilla.

Da parte sua, il rappresentante russo ha riconosciuto che le tensioni a livello mondiale si stanno moltiplicando nel mondo e che c’è un tentativo da parte dell’Occidente di mantenere il proprio potere egemonico, minando la sovranità di altri Paesi: “Gli eventi recenti mostrano un inasprimento delle sanzioni statunitensi”, ha detto Lavrov. Il ministro ha inoltre aggiunto che la nuova concezione della politica estera della Russia prevede una maggiore attenzione all’America Latina, attraverso i meccanismi di integrazione dell’area come i BRICS, la CELAC, il Mercosur e altri.

Paesi come Cuba e la Russia si trovano sotto sanzioni economiche per via della loro scelta di ribellarsi all’ordine multipolare sotto la guida egemonica degli Stati Uniti, che si arrogano il diritto di dettare le regole del mondo e di giudicare l’operato degli altri. A tal proposito, Lavrov ha detto che la Russia rifiuta l’idea che il mondo debba vivere secondo le “regole” degli Stati Uniti: “Queste sono le ‘regole’ che hanno in mente quando impongono a tutti gli altri un ‘ordine mondiale basato su regole’. Ne siamo tutti ben consapevoli. Queste ‘regole’ riflettono il desiderio di continuare il paradigma coloniale del vivere alla spese degli altri e sbarazzarsi di qualsiasi rivale“.

Le due parti hanno inoltre preso accordi per salvaguardare i loro legami commerciali, economici e di investimento contro le sanzioni occidentali: “Abbiamo affermato che le decisioni sono già state elaborate e sono in fase di attuazione, il che rende possibile proteggere in modo affidabile i nostri legami e progetti commerciali, economici e di investimento dall’impatto delle sanzioni occidentali illegali“, ha affermato il ministro Lavrov. Questo è possibile anche grazie allo status di osservatore che Cuba ha ottenuto presso l’Unione Economica Eurasiatica, della quale fanno parte Russia, Armenia, Bielorussia e Kazakistan.

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