Riconosciuto il sostegno cubano al sistema sanitario calabrese

Il sostegno dei medici cubani al sistema sanitario calabrese, come esempio di un nuovo modello di solidarietà e di relazioni internazionali, è stato sottolineato oggi nel corso di una conferenza all’Università di Roma La Sapienza.

All’evento hanno partecipato l’ambasciatore di Cuba in Italia, Mirta Granda, il dottor Luis Enrique Pérez, responsabile della missione medica cubana in Italia, e il professor Luciano Vasapollo, preside della Facoltà di Economia dell’Università, che hanno tutti concordato sull’importanza di questa collaborazione.

Il responsabile della missione ha illustrato i risultati positivi dei medici in Calabria, che coprono nove specialità, con una vasta esperienza professionale, la maggior parte dei quali ha partecipato a brigate che hanno prestato assistenza sanitaria in varie nazioni del mondo.

Ha spiegato le caratteristiche di questa iniziativa, promossa dal presidente della Regione Calabria Sud, Roberto Occhiuto, nell’ambito della quale 51 specialisti sanitari del Paese caraibico, 38 uomini e 13 donne, stanno già lavorando negli ospedali locali, e ha rilevato che si prevede di arrivare a circa 500 nei prossimi mesi.

Vasapollo, che presiede anche il capitolo italiano della Rete degli Intellettuali in Difesa dell’Umanità, ha ricordato l’alto valore attribuito a questo gesto dal popolo italiano, grato per l’altruismo dei “medici cubani, che hanno generosamente lasciato le loro famiglie per aiutare la nostra”.

Ha sottolineato che questa manifestazione di solidarietà e umanesimo contrasta con le misure criminali imposte dagli USA contro l’isola, “che rappresentano delle macchie sulla coscienza dell’Occidente”, come il blocco economico, commerciale e finanziario, che colpisce gravemente il popolo cubano.

“È vergognoso che si sia tentato di diffamare la presenza di questi medici, nel tentativo di negare la validità dell’aiuto di questi specialisti, giunti in Calabria in ossequio al principio enunciato dal leader storico della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, dei Medici e non delle bombe”, ha aggiunto il professore italiano.

Fonte: Cubainformación

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