L’Avana accoglierà il Terzo Consiglio Congiunto Cuba-Unione Europea

La riunione valuterà lo stato dell’implementazione dell’Accordo del Dialogo Politico e di Cooperazione (ADPC), firmato il 12 dicembre del 2016 tra Cuba e i 27 membri che formano la UE.

Il Terzo  Consiglio  Congiunto Cuba-Unione Europea si realizzerà oggi, 26 maggio, e le delegazioni saranno guidate rispettivamente, dal membro del Burò Politico del Partito Comunista di Cuba e ministro delle Relazioni Estere, Bruno Rodríguez Parrilla, dall’Alto Rappresentante dell’Unione Europea (UE) per i temi Esteri e la Politica di Sicurezza e vicepresidente della Commissione Europea, Josep Borrell Fontelles.

Nel  sito web Cubaminrex spicca che la riunione valuterà lo stato dell’implementazione dell’Accordo del Dialogo Politico e di Cooperazione (ADPC), firmato il 12 dicembre del 2016 tra Cuba e i 27 membri che formano la UE che cominciò a operare in maniera provvisoria il 1º novembre del 2017.

Durante il Consiglio Congiunto, il ADPC costituisce la cornice regolatrice delle relazioni che stabilisce le basi per lo sviluppo di vincoli stabili, reciprocamente benefici e a lungo tempo sui principi di rispetto mutuo reciprocità e uguaglianza.


Cuba-Unione Europea, rapporto civile tra uno stato ed un gruppo ben diversi

Le relazioni tra Cuba e l’Unione Europea (Ue) sono oggi un esempio di legami civili che aprono vie di dialogo tra due soggetti che mantengono le differenze.

Questa affermazione è corroborata dal terzo Consiglio Congiunto delle parti che si riunisce oggi a L’Avana. L’appuntamento trascende in un clima costruttivo, di franchezza reciproca e con la volontà di trovare spazi per favorire legami che si avvicinano alla celebrazione dei 35 anni di creazione.

Il governo dell’isola caraibica e la Commissione Europea non esitano a sedersi a parlare, nonostante la storia dei legami sia sempre stata influenzata dalla politica aggressiva degli Stati Uniti contro Cuba.

Nonostante ciò, il blocco comunitario ha abbandonato nel 2016 la cosiddetta Posizione Comune, incoraggiata dal governo spagnolo di José María Aznar, che ha tenuto lontana per 20 anni la possibilità di intesa e cooperazione su temi delicati per le 27 nazioni europee ed il paese antillano.

Con l’approvazione dell’Accordo di Dialogo Politico e di Cooperazione (ADPC), Cuba-UE, la cui attuazione provvisoria è iniziata nel novembre del 2017, le parti hanno posto sul tavolo dei colloqui questioni regionali di reciproco interesse nell’ambito geografico delle loro nazioni e questioni globali, questioni di interesse comune, come la migrazione ed il terrorismo internazionale.

L’Unione Europea è interessata a rafforzare i suoi legami con l’America latina alla vigilia del vertice di Bruxelles del 17 e 18 luglio con la Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici.

In questo senso, il blocco comunitario, con Spagna prossima ad assumere la sua presidenza di turno, apprezza che Cuba sia una voce importante nel concerto dei paesi latinoamericani.

Nonostante la stampa internazionale sottolinei criticità dove ci sono approcci diversi come i diritti umani, L’Avana e Bruxelles stanno avanzando su progetti di cooperazione bilaterale nei settori dell’agricoltura sostenibile e della sicurezza alimentare, delle energie rinnovabili, del cambiamento climatico e della modernizzazione dell’economia.

Inoltre, il capo della diplomazia dell’UE è contrario all’inclusione di Cuba nella falsa lista dei paesi che sponsorizzano il terrorismo, secondo recenti dichiarazioni.

da Prensa Latina traduzione di Ida Garberi


BORRELL: E’ UNA BARBARITA’ INSERIRE CUBA NELLA LISTA DEI PAESI TERRORISTI 

Josef Borrell, Alto Rappresentante per le Politiche Estere dell’Unione Europea, in occasione della sua visita a Cuba ha criticato la decisione degli Stati Uniti di includere l’isola nella lista dei paesi patrocinatori del terrorismo.

Borrell, in una riunione che ha tenuto venerdì con il presidente della Mayor de las Antillas, Miguel Díaz-Canel, ha criticato, ancora una volta, la presenza dell’Avana nella lista dei paesi  sponsor del terrorismo da parte degli Stati Uniti.

In dichiarazioni offerte sabato ai giornalisti dopo il III Consiglio congiunto Cuba-Unione Europea che si è tenuto venerdì all’Avana, l’alto rappresentante del blocco comunitario ha bollato la misura come ingiustificata e si è lamentato che ostacola gli investimenti delle imprese europee nel paese caraibico.

Borrell ha definito la decisione statunitense come una Barbarità, smarcandosi, stranamente, dalle decisioni prese dalla Casa Bianca che in genere vengono appoggiate senza batter ciglio dalla sodale Unione Europea.

Per quanto riguarda l’accordo di dialogo politico e cooperazione (ADPC), raggiunto nel dicembre 2016 tra l’Avana e l’Unione europea, Borrell ha affermato che questo meccanismo aiuta a modernizzare l’economia dell’isola e a rafforzare gli scambi in tutti i forum importanti, e ha sottolineato la volontà dell’Unione Europea per la sua piena attuazione.

“Devo sforzarmi di mantenere l’unità di tutti nel voto alle Nazioni Unite contro il blocco, cosa che finora abbiamo raggiunto; e devo sforzarmi di far sì che tutti capiscano che includere Cuba nella lista dei paesi che sostengono il terrorismo è una barbarie e non ha alcuna giustificazione”, ha sottolineato.

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha pubblicato un rapporto alla fine di febbraio in cui ha accusato Cuba di “dare ripetutamente sostegno agli atti di terrorismo internazionale concedendo un porto sicuro ai terroristi”, mantenendo l’isola nella lista degli stati sponsor del terrorismo per il 2023.

Cuba è stata inserita per la prima volta nella lista dei cattivi stilata dagli Stati Uniti nel 1982 durante la presidenza di Ronald Reagan, è stata quindi esclusa dalla lista da Barack Obama nel 2015. La decisione di Obama faceva parte delle misure di riavvicinamento degli Stati Uniti a Cuba. A pochi giorni dalla sua uscita dalla Casa Bianca Donald Trump, nel 2021, ha incluso nuovamente l’isola nella lista dei paesi patrocinatori del terrorismo.

La successiva amministrazione di Joe Biden ha badato bene dall’escludere L’Avana dalla lista dei cattivi redatta dalla Casa Bianca. Infatti Biden, sia nel 2022 che nel 2023, ha lasciato Cuba nella lista. Secondo il Presidente della Repubblica cubana Miguel Diaz Canel Washington continua a inserire il suo paese nella arbitraria lista per giustificare il blocco economico, commerciale e finanziario a cui Cuba è sottoposta dagli Stati Uniti dal 1962.

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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