Ciò che Obama può fare per modificare il blocco

Hitchman-Guzman https://micubaporsiempre.wordpress.com

obama no bloqueoAnche se il Congresso USA è l’organo designato per decretare la fine del blocco contro Cuba organo, questo atto può essere preceduto dallo smontaggio della maggior parte delle restrizioni che formano questa politica, attraverso azioni esecutive del Presidente.


Con la firma della Legge per la Llibertà e Solidarietà Democratica Cubane (conosciuta come Legge Helms-Burton) dal presidente William Clinton, il 12 marzo 1996, rimase codificato in legge il blocco contro Cuba e la matassa di ordini esecutivi che lo sostengono. Così, le prerogative del Presidente per condurre la politica estera verso Cuba furono trasferiti al Congresso, in quanto al relativo alla revoca del blocco contro il nostro paese. Tuttavia, allo stesso tempo, la stessa legge preservò le ampie facoltà del Presidente per, attraverso l’emissione di licenze, permettere transazioni riferite al blocco che sono regolate dal Codice Federale di Regolazioni USA.

Ci sono solo quattro settori in cui il Presidente non può agire, poiché richiedono l’azione del Congresso per la loro eliminazione o modifica per essere regolati dalle leggi USA.

Il primo è il divieto a controllate USA in paesi terzi a commerciare beni con Cuba, contenuta nel Cuban Democracy Act del 1992 (meglio conosciuta come Legge Torricelli).

Il secondo è l’impossibilità di effettuare transazioni con proprietà USA che sono state nazionalizzate dal nostro Paese, che è vietato dalla Legge Helms-Burton.

Altri due divieti furono inclusi nella Legge di Riforma delle Sanzioni Commerciali ed Espansione dell’Esportazioni del 2000, che impedisce ai cittadini USA di recarsi a Cuba a fini turistici e obbliga, il nostro paese, di pagare in contanti ed in anticipo per gli acquisti di prodotti agricoli negli USA.

Fuori da queste quattro restrizioni rientranti nelle menzionate leggi USA, il Presidente può ricorrere alle sue prerogative esecutive per modificare l’attuazione della politica di blocco contro Cuba.

Esempio di questa capacità presidenziale è quanto successo lo scorso 17 dicembre 2014, quando il Presidente USA ha annunciato una serie di misure per modificare l’applicazione di determinate norme del blocco. A seguito di ciò, il 15 gennaio 2015, il Dipartimento del Tesoro e Commercio pubblicarono i regolamenti amministrativi per attuare le misure annunciate dal Presidente, che entrarono in vigore il giorno successivo.

Questa può essere la procedura da seguire d’ora in avanti per eliminare gran parte delle restrizioni economiche, finanziarie e commerciali che il governo USA mantiene contro il nostro paese. Le modifiche apportate da Obama sono ben lungi dall’essere “tutto ciò che il Presidente può fare”, come ben riconoscono vari settori ed esperti negli stessi USA. Benché certamente significano un passo in avanti su questioni come i viaggi a Cuba, telecomunicazioni e rimesse, molti altri divieti possono essere eliminati con l’intervento del Presidente. Una modifica sostanziale dell’impalcatura del blocco è possibile se Obama continua ad usare le sue ampie facoltà per eliminare molte delle restrizioni in vigore.

Per quanto riguarda i viaggi, il Presidente potrebbe consentire servizi di traghetto tra USA e Cuba, ed anche eliminare il limite sul valore dei prodotti che possono essere importati da Cuba dai viaggiatori USA che visitano il nostro paese, per uso personale o come regali . Si potrebbe anche autorizzare gli aerei cubani a volare negli USA e trasportare passeggeri tra i due paesi.

In materia di commercio, Obama potrebbe permettere che Cuba importi da paesi terzi prodotti contenenti più del 10% dei componenti USA. Si potrebbe anche consentire le esportazioni verso Cuba di altri prodotti USA e permettere le importazioni negli USA di servizi o prodotti cubani, compresi quelli fabbricati in paesi terzi che contengono materie prime cubane come nichel o zucchero.

La salute è un altro settore in cui è possibile adottare misure con un ampio impatto sul benessere di entrambi i popoli. L’elenco delle azioni che potrebbe intraprendere il Presidente comprende tra altri: autorizzare i cittadini USA a ricevere cure mediche a Cuba; consentire l’esportazione di medicinali e attrezzature mediche che possono essere utilizzati nella produzione di prodotti biotecnologici cubani; consentire le vendite di materie prime, necessarie a Cuba, per la produzione di farmaci per il popolo cubano e per altri paesi in via di sviluppo, e autorizzare la commercializzazione negli USA di prodotti biotecnologici cubani, come l’ Heberprot-P e il Nimotuzumab, anticorpo monoclonale per trattare il cancro, in fase avanzata, della testa e del collo.

Nel settore bancario e finanziario, dove l’amministrazione Obama ha applicato azioni di vessazione finanziaria, possono anche modificarsi vari regolamenti e autorizzare, ad esempio, l’uso del dollaro USA nelle transazioni internazionali di Cuba, il consenso perché queste transazioni si effettuino attraverso il sistema bancario USA quando provengono da nostre operazioni con paesi terzi e l’inversione della politica di persecuzione finanziaria contro Cuba, che aumenta il timore delle banche di paesi terzi ad operare con Cuba o ad eseguire bonifici bancari a favore delle aziende o organizzazioni cubane. Altre azioni includerebbero rendere possibile ad entità cubane (banche, società, ecc) aprire conti in banche USA e istruire i rappresentanti USA nelle istituzioni finanziarie internazionali a non bloccare la concessione di crediti o altre agevolazioni finanziarie a Cuba.

Pertanto, Obama ha illimitate possibilità per modificare in modo significativo le restrizioni esistenti e svuotare il blocco del suo contenuto essenziale attraverso l’esercizio delle sue prerogative, con determinazione.

Il processo verso la normalizzazione delle relazioni bilaterali passa necessariamente per la revoca del blocco, che costituisce il più grave ostacolo per le relazioni economiche, commerciali e finanziarie tra Cuba e gli USA ed il resto del mondo e per lo sviluppo di tutte le potenzialità dell’economia cubana.

Lo que Obama puede hacer para modificar el bloqueo contra Cuba

Por Ariadna Cornelio Hitchman y Gretter Alfonso Guzmán -Granma-

Aunque el Congreso de Estados Unidos es el órgano facultado para decretar el fin del bloqueo contra Cuba, este acto puede estar precedido del desmontaje de la inmensa mayoría de las restricciones que conforman esta política, a través de acciones ejecutivas del Presidente.

Con la firma de la Ley para la Libertad y Solidaridad De­mocrática Cubanas (conocida como Ley Helms-Burton) por el presidente William Clinton el 12 de marzo de 1996, quedó codificado en ley el bloqueo contra Cuba y la madeja de órdenes ejecutivas que lo sustentan. De esta manera, las prerrogativas del Presidente para conducir la política exterior hacia Cuba fueron traspasadas al Congreso, en lo concerniente al levantamiento del bloqueo contra nuestro país. Sin embargo, al mismo tiempo, esa misma ley preservó las am­plias facultades del Presidente para, a través de la emisión de licencias, permitir transacciones referidas al bloqueo que es­tán reguladas por el Código Federal de Regulaciones de Es­tados Unidos.

Solo existen cuatro aspectos en que el Presidente no puede actuar, pues requieren la acción congresional para su eliminación o modificación por estar regulados en leyes estadounidenses.

El primero es la prohibición a subsidiarias de Estados Unidos en terceros países a comerciar bienes con Cuba, recogida en la Ley para la Democracia Cubana de 1992 (más conocida como Ley Torricelli).

El segundo es la imposibilidad de realizar transacciones con propiedades norteamericanas que fueron nacionalizadas por nuestro país, lo cual está prohibido por la Ley Helms-Burton.

Otras dos prohibiciones fueron incluidas en la Ley de Reforma de las Sanciones Comerciales y Ampliación de las Exportaciones del 2000, que impide a los ciudadanos estadounidenses viajar a Cuba con fines turísticos y obliga a nuestro país a pagar en efectivo y por adelantado por las compras de productos agrícolas en Estados Unidos.

Fuera de estas cuatro restricciones amparadas en las leyes estadounidenses mencionadas, el Presidente puede acudir a sus prerrogativas ejecutivas para modificar la implementación de la política de bloqueo contra Cuba.

Muestra de esta capacidad presidencial fue lo ocurrido el pasado 17 de diciembre del 2014, cuando el Presidente de Es­tados Unidos anunció varias medidas para modificar la aplicación de determinadas regulaciones del bloqueo. Con posterioridad a este paso, el 15 de enero del 2015, los Departamentos de Tesoro y Comercio publicaron las regulaciones administrativas para implementar las medidas anunciadas por el Pre­sidente, las cuales entraron en vigor el día siguiente.

Este puede ser el procedimiento a seguir en lo adelante para eliminar una buena parte de las restricciones económicas, financieras y comerciales que el gobierno de Estados Unidos mantiene contra nuestro país. Las modificaciones realizadas por Obama están lejos de ser “todo lo que el Presidente puede hacer”, como bien reconocen varios sectores y expertos en el propio Estados Unidos. Aunque ciertamente significan un paso de avance en temas como viajes a Cuba, telecomunicaciones y remesas, muchas otras prohibiciones pueden ser eliminadas con la intervención del Presidente. Una modificación sustantiva del andamiaje del bloqueo es posible si Obama continúa utilizando sus amplias facultades ejecutivas para eliminar muchas de las restricciones vigentes.

En relación con los viajes, el Presidente podría permitir servicios de ferry entre Estados Unidos y Cuba, además de eliminar el límite al valor de los productos que pueden ser importados desde Cuba por los viajeros estadounidenses que visitan nuestro país, para uso personal o como regalos. También, podría autorizar que los aviones cubanos vuelen a Estados Unidos y transporten viajeros entre los dos países.

En materia de comercio, Obama podría permitir que Cuba importe desde terceros países productos que contengan más de un 10 % de componentes norteamericanos. Asimismo, po­dría autorizar las exportaciones a Cuba de otros productos estadounidenses y permitir las importaciones en EE.UU. de servicios o productos cubanos, incluyendo aquellos manufacturados en terceros países que contienen materias primas cu­banas como níquel o azúcar.

La salud es otro sector en el que se pueden adoptar medidas con amplio impacto en el bienestar de ambos pueblos. La lista de acciones que podría acometer el Presidente comprende entre otras: autorizar a ciudadanos de EE.UU. a recibir tratamientos médicos en Cuba; permitir la exportación de medicinas y equipos médicos que puedan utilizarse en la producción de productos biotecnológicos cubanos; permitir las ventas de materias primas que Cuba necesita para producir medicamentos para la población cubana y para otros países en desa­rrollo, y autorizar la comercialización en Estados Unidos de productos de la biotecnología cubana, como el Heberprot- P y el Nimotuzumab, anticuerpo monoclonal para tratar el cáncer de cabeza y cuello avanzados.

En el sector bancario y financiero, donde el gobierno de Obama ha aplicado acciones de acoso financiero, también pueden modificarse varias regulaciones y autorizar por ejemplo, el uso del dólar estadounidense en las transacciones internacionales de Cuba, el consentimiento para que estas transacciones se realicen a través del sistema bancario de Estados Unidos cuando provengan de operaciones nuestras con terceros países y la reversión de la política de persecución financiera contra la Isla, que incrementa el temor de los bancos de terceros países a operar con Cuba o a ejecutar transferencias bancarias a favor de empresas u organizaciones cubanas. Otras acciones comprenderían posibilitar a entidades cubanas (bancos, empresas, etc.) abrir cuentas en bancos de Estados Unidos e instruir a los representantes de Estados Unidos en las instituciones financieras internacionales que no bloqueen el otorgamiento de créditos u otras facilidades financieras a Cuba.

Por tanto, Obama tiene posibilidades ilimitadas para modificar de manera significativa las restricciones vigentes y vaciar al bloqueo de su contenido fundamental mediante el ejercicio de sus prerrogativas con determinación.

El proceso hacia la normalización de las relaciones bilaterales pasa necesariamente por el levantamiento del bloqueo, el cual constituye el mayor obstáculo para las relaciones económicas, comerciales y financieras de Cuba con Estados Unidos y el resto del mundo, y para el desarrollo de todas las potencialidades de la economía cubana.

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