Sopravvissero mangiando noci di cocco, topi e lumache per 33 giorni. Piloti della Guardia Costiera degli Stati Uniti hanno raccontato ad EFE che lo scorso 8 febbraio, mentre sorvolavano l’Anguilla Cay in un’ispezione di routine, hanno visto due persone agitando freneticamente le mani tra gli arbusti, palme e rocce. Erano tre cubani. L’imbarcazione con cui hanno cercato di approdare in Florida era naufragata, e sono arrivati a nuoto in quell’isola disabitata dell’arcipelago delle Bahamas.
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Il ritorno del castrochavismo
Due anni prima delle elezioni presidenziali il fantasma del ‘castrochavismo’ ritorna in Colombia
Maria Fernanda Barreto https://misionverdad.com
A due anni dalle prossime elezioni presidenziali in Colombia, il più grande quotidiano colombiano ha intitolato pochi giorni fa: “Indagano su piano del Venezuela per danneggiare le elezioni in Colombia” ed, ovviamente, la matrice ha cominciato a riprodursi.
Secondo questo articolo, ci sono carovane di persone che attraversano, dal Venezuela, con l’unico scopo di richiedere la cittadinanza colombiana, e la sorpresa per le autorità di quel paese è che il numero di reclamanti quel diritto sia cresciuto, ma ciò che più li confonde ed accende i loro allarmi è che, secondo le loro stesse parole, hanno osservato che “la stragrande maggioranza ritornava immediatamente” dopo aver completato la procedura.
Cubainformacion: solidarietà ed emigrazione invisibili
Cuba: solidarietà ed emigrazione invisibili
80 gruppi di solidarietà da tutta Europa sostengono la campagna Unblock Cuba.
Da tutto il pianeta, centinaia di gruppi chiedono il prossimo Premio Nobel per la Pace per le Brigate Mediche Cubane.
Si tratta di iniziative sostenute da noti personaggi politici e culturali, ma ne avete letto una parola sulla grande stampa?
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Cubainformacion: vietato aiutare
Emigrazione cubana: vietato aiutare
L’emigrazione cubana è l’unica a cui il governo USA vieta di aiutare le proprie famiglie.
A Cuba, 400 punti di invio di rimesse della società Western Union stanno per chiudere a causa delle sanzioni contro la sua controparte cubana Fincimex.
Una vittoria della Rivoluzione cubana che non si adatta ad alcun silenzio
Fabián Escalante Font https://lapupilainsomne.wordpress.com
Qualsiasi analisi che si realizzi delle relazioni tra USA e Cuba, negli anni ’70 del XX secolo, deve tener conto di importanti eventi verificatisi sia a Cuba che negli USA e nel mondo: il rovesciamento del presidente Allende in Cile, da parte di un golpe ideato dalla CIA, lo scandalo Watergate e le dimissioni del presidente Nixon, le rivelazioni della commissione Church che svelò al mondo i piani della CIA per cercare di assassinare dirigenti politici stranieri, in particolare Fidel Castro; la sconfitta USA in Vietnam, ecc .; mentre a Cuba si teneva il I Congresso del Partito, si inaugurava un nuovo tipo, al mondo, di Assemblea Legislativa, si rafforzavano politicamente ed economicamente le relazioni con l’URSS; cominciava la guerra di liberazione in Angola, con il risoluto sostegno cubano, trionfava la Rivoluzione Popolare Sandinista, solo per citarne alcuni.
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Cubainformacion: ragione x un castigo
La ragione del castigo di Trump all’emigrazione cubana
Fino a gennaio 2017, l’emigrazione cubana otteneva negli USA, con privilegio esclusivo, asilo, residenza e non pochi vantaggi sociali.
Ciò terminò, dopo l’abrogazione, da parte del presidente Barack Obama, della cosiddetta politica “piedi asciutti, piedi bagnati”.
Donald Trump si è perfettamente adattato alla nuova situazione, in sintonia con la sua linea antimigratoria. Solo nel 2019, ha emesso ordine di espulsione per 2600 cubani/e.
Cubainformacion: emigrazione ostaggio di Trump
Emigrazione cubana: ostaggio di Trump
Nella Giornata dei Diritti Umani, il 10 dicembre, è entrato in vigore il divieto di voli dagli USA a Cuba, salvo per l’Avana.
Nove dei dieci aeroporti internazionali dell’isola non ricevono più voli dagli USA, il che incide sulle visite famigliari dell’emigrazione cubana.
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Cuba: clandestini che non vogliono attraversare il fiume a nuoto
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion
Ad agosto, in assenza di notizie, si fabbricava a Miami uno show con il clandestino di un aereo proveniente da L’Avana (1).
Dato che l’accoglienza automatica di migranti dell’isola, negli USA, è stata abrogata, nel 2017, da Barack Obama (2), il giovane clandestino ha sollecitato l’asilo politico per possibili “torture” in caso di espulsione: “Se mi restituiscono (sic) al mio paese lì mi reprimeranno, tortureranno, mi imprigioneranno”, dichiarava al canale Telemundo (3).
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Cubainformacion: Honduras=Cuba capitalista
Honduras o l’ipotesi di una Cuba capitalista
Uno degli eventi più mediatici di quest’anno è stata la carovana con decine di migliaia di migranti, per lo più provenienti dall’Honduras, diretti negli USA.
Da cosa fuggono? Dall’estrema povertà, disoccupazione, mancanza di cure mediche ed istruzione di qualità, dalla scarsità di alimenti, dalla violenza e dalla morte, dalla repressione poliziesca e militare …
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5 sorprese nell’ultimo rapporto
della Colombia sulla migrazione venezuelana
María Fernanda Barreto http://misionverdad.com
Qualche giorno fa è stata presentata la più recente relazione del Ministero degli Affari Esteri della Colombia sull’emigrazione venezuelana.
Un’indizio della sua mancanza di serietà lo il titolo che sembra parafrasare Woody Allen: “Tutto quello che dovete sapere sulla migrazione venezuelana e non ve lo hanno raccontato”.
L’emigrazione, vecchia arma sovversiva USA
Arthur González heraldocubano
Utilizzata inizialmente contro l’Europa socialista, l’emigrazione è usata come arma sovversiva per far credere al mondo che la gente fugga dal comunismo, riprendendola con più forza al trionfare della Rivoluzione cubana nel 1959.
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Principali cambi alla politica migratoria negli ultimi 5 anni
È entrato in vigore un gruppo di misure che hanno facilitato le documentazioni associate a viaggi dei cubani all’estero e il loro ingresso nel paese.
– I cubani possono uscire dal paese e restare 24 mesi all’estero senza perdere la condizione di residente nella più grande del Antille.
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Cubainformacion: libertà di viaggiare
Cuba ed il ritorno migratorio
Salim Lamrani http://www.cubadebate.cu
Dal trionfo della Rivoluzione cubana, nel 1959, gli USA hanno fatto della questione migratoria uno strumento di destabilizzazione dell’isola, in nome della guerra condotta contro il primo paese socialista del continente americano. Così, nei primi giorni dopo la vittoria di Fidel Castro, Washington aprì le porte ai sostenitori della dittatura di Fulgencio Batista e all’oligarchia del vecchio regime. Dal 1960 al 1969, più di 200000 cubani andarono negli USA. A confronto, il totale del decennio precedente, 1950-1959, era di 73000 partenze verso gli USA. [1]
Meglio tardi che mai
Manuel E. Yepe – http://www.rebelion.org
Dal trionfo rivoluzionario, nel gennaio 1959, gli USA applicarono una diversa politica migratoria per Cuba, diretta, in un primo momento, a fornire protezione ed asilo agli assassini, sbirri, torturatori e malversatori della tirannia guidata da Fulgencio Batista senza mai accedere alle richieste di estradizione, ufficialmente presentate, contro i più noti criminali e, successivamente, ad incoraggiare l’emigrazione illegale di cittadini cubani verso quel paese, dando priorità a professionisti e personale qualificato.