Il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, ha parlato solo due volte dopo essere uscito sconfitto dal ballottaggio con l’attuale presidente eletto, Luiz Inácio Lula da Silva. La prima volta, in seguito alle pressioni di alleati e rivali, ha chiarito che avrebbe permesso l’inizio della transizione e poi, il giorno dopo, ha chiesto ai suoi sostenitori più radicalizzati di rimuovere i blocchi che minacciavano di interrompere le forniture di carburante a parti del Paese. Questo fine settimana, dopo un prolungato e assoluto silenzio, ha parlato nuovamente della sconfitta.
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Lula, dove il popolo ha bisogno di lui
Díaz-Canel si è congratulato con Lula dopo la vittoria alle elezioni presidenziali in Brasile, che ha descritto come una vittoria per l’unità, la pace e l’integrazione latinoamericana e caraibica.
Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, si è congratulato con il neoeletto Presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, e ha celebrato questa grande vittoria a favore dell’unità, della pace e dell’integrazione latinoamericana e caraibica.
Strategie mediatiche delle reti Usa sulle elezioni brasiliane
Geraldina Colotti
Occhi puntati, questa domenica 30 ottobre, sul Brasile, per la seconda volta delle elezioni presidenziali, che vedono in campo Lula da Silva contro il presidente uscente, Jair Bolsonaro. Difficile pronosticare se il candidato della sinistra, l’ex sindacalista Lula del Partito dei Lavoratori, che ha governato il paese tra il 2003 e il 2010, manterrà il vantaggio di quasi 8 punti, come dicono gli ultimi sondaggi, o se la partita si giocherà al fotofinish, in base a quelle inchieste che danno i due candidati in parità.
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Deforestazione dell’Amazzonia: l’eredità ambientale di Bolsonaro
La Redazione de l’AntiDiplomatico
Alla vigilia del secondo turno delle elezioni presidenziali brasiliane, che si terranno domenica 30 ottobre, tra l’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva e l’attuale presidente Jair Bolsonaro, resta di grande attualità il tema dell’Amazzonia e la sua protezione.
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La sfida brasiliana
Brasile al ballottaggio: le possibili scelte dei candidati esclusi
Geraldina Colotti
Domenica 2 ottobre, in Brasile, si sono svolte le elezioni generali, considerate le più importanti dal ritorno del paese alla democrazia. Si trattava di capire se l’ultradestra del presidente in carica, Jair Bolsonaro, avesse ancora presa per un altro mandato, nonostante i disastri provocati, o se sarebbe tornato l’ex sindacalista Lula, che ha governato per due mandati, tra il 2003 e il 2010.
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Brasile: la campagna elettorale riaccende i motori per il ballottaggio presidenziale
Le campagne dell’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva e del presidente Jair Bolsonaro riprenderanno oggi il loro lavoro strategico in vista del secondo turno elettorale in Brasile, previsto per il 30 ottobre.
Cosa fare per eleggere Lula
Frei Betto www.cubadebate.cu
Le minacce di golpe incombono sulla nazione. E c’è solo un modo per evitare queste gravi minacce alla democrazia: la nostra mobilitazione!
“Né Lula né Bolsonaro”, in Brasile i potentati economici cercano “una terza via”
Geraldina Colotti
Le manifestazioni del 7 settembre in Brasile, mediante le quali il presidente Jair Bolsonaro aveva lasciato intendere di voler emulare le gesta suprematiste del suo amico Donald Trump durante l’assalto a Capitol Hill, non hanno prodotto l’effetto sperato. Il temuto auto-golpe, per quanto ancora ventilato, non sembra avere né gambe solide su cui marciare, né il sostegno dei potentati economici che avevano costruito dal nulla il torvo personaggio Bolsonaro: giocandolo in funzione anti-progressista, nella strategia di golpe istituzionale e lawfare messa in marcia cinque anni fa con l’impeachment contro l’allora presidenta Dilma Rousseff.
O il regno del denaro o il regno dei diritti
La nuova strategia della destra latinoamericana è sabotare la democrazia liberale dall’interno. Così ha corrotto la democrazia in Brasile e gettato il paese nella peggiore crisi della sua storia, pagata non solo con la fame e la povertà, ma anche con più di 500mila morti.
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Il Brasile vuole portare Bolsonaro davanti ai tribunali internazionali
Il presidente del gruppo Torture Never Again, Ariel de Castro Alves, ha detto oggi di sostenere tutte le azioni volte all’impeachment del presidente brasiliano Jair Bolsonaro, oltre a portarlo davanti ai tribunali internazionali.
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Bolsonaro e CIA cospirano contro la “nuova marea rosa” in Sud America
Nathalia Urban Internationalist 360°,
Emerge il quadro dell’agenda perseguita dal direttore della CIA William J. Burns durante la sua visita riservata al governo Bolsonaro. Come riportato, il direttore della CIA William J. Burns si recava in Brasile per incontrare i ministri del governo Bolsonaro.
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Duque, Bolsonaro e Piñera: tra tutela e crimini contro l’umanità
Giorni fa alcuni portali riferivano che il presidente colombiano Iván Duque fu denunciato alla Corte penale internazionale (CPI) per crimini contro l’umanità. Questo rapporto fu realizzato dal senatore Iván Cepeda e dalle organizzazioni sociali a causa delle manifestazioni nel contesto dello sciopero nazionale iniziato il mese scorso ed ancora in corso in Colombia.
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Bolsonaro e Duque: pessime somiglianze
Governo Bolsonaro in crisi
Lucas Leiroz de Almeida*
Il Brasile nei prossimi due anni dovrà sapersi schierare. Se non riuscirà ad anticipare una scelta in autonomia dovrà seguire l’agenda dettata solo dagli interessi esterni. Quindi: tornare a contare come membro dei BRICS, o proseguire a farsi mungere dai cow-boys