Tag Archives: URSS

Poche volte, uno statista, ha brillato di una luce più alta

 Gabriel Molina Franchossi http://www.granma.cu

f0077247Che Guevara caratterizzò Fidel, nell’appassionante lettera d’addio che infiammò tutti, come lo statista indomito della Crisi di Ottobre nel 1962. Quello spirito ribelle si erse, di nuovo, nel 1963, in modo non meno drammatico durante la prima visita che Fidel fece in Unione Sovietica, dove il popolo moscovita lo ricevette nelle strade con traboccante entusiasmo.

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Discorso e monito di Fidel Castro 7.12.89

fidel-discorsoDiscorso pronunciato da Fidel Castro Ruz, Presidente della Repubblica di Cuba, nella cerimonia di commiato ai nostri internazionalisti caduti durante la realizzazione delle gloriose missioni militari e civili; svolto a Cacahual, il 7 dicembre 1989 “Anno 31 della Rivoluzione”.

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Dove sono gli orfani di Fidel?

Iroel Sánchez https://lapupilainsomne.wordpress.com

15178114_1221053277988068_5915362288954828966_nUna giovane giornalista mi scrive dicendomi che con la morte del Comandante si è generata una matrice di opinione, nei grandi media della stampa occidentale, che tra i cubani “esiste un sentimento di orfanezza, che non sappiamo verso dove camminare”.

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Guerra di simboli

Harold Cardenas https://eltoque.com

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L’Unione Sovietica si scontrò con gli USA in una guerra di simboli che perse. Decenni più tardi Cuba si trova allo stesso bivio.

I proiettili del passato sono i simboli del presente. La maggior parte delle guerre di oggi non sono più con armamento militare, ma con influenza culturale, simbologia nazionale e gestione dell’immagine. Questo lo sanno tutti i governi del mondo, compreso il nostro, ma alcuni continuano aggrappati ad un discorso obsoleto, mentre il resto, noialtri, vede l’essenziale sfuggirgli dalle mani. E non è la prima volta che questo accade.

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Cuba ed i presagi interessati

Perché la situazione di oggi non è quella del 90?

Randy Alonso Falcón http://www.granma.cu

obama bola de cristalIn questi giorni, El Nuevo Herald e altri avvoltoi mediatici, si compiacciono dipingendo un oscuro scenario cubano di ritorno ai giorni più difficili del Periodo Speciale. Si cerca di seminare tra i nostri l’incertezza, l’ansia e la sfiducia; di fronte al mondo, si cerca di offuscare aspettative e ammirazione per Cuba.

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Il ponte delle spie o la fine di un’operazione CIA?

Fabian Escalante Font https://lapupilainsomne.wordpress.com

downloadL’anno scorso, il talentuoso attore USA Tom Hanks, ha interpretato e prodotto un film diretto da Steven Spielberg denominato ‘Il ponte delle spie’ che, a proposito, ha meritato, per uno dei suoi attori non protagonisti un Oscar, quest’anno, in quella categoria.

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Cuba: la moderazione impossibile

Iroel Sánchez https://lapupilainsomne.wordpress.com

moderacionLa politica estera cubana come presunta causa dell’ostilità USA contro la Rivoluzione fu ricorrente nel discorso della Casa Bianca su Cuba sino alla fine della Guerra Fredda.

L’alleanza con l’URSS, l’appoggio ai movimenti di liberazione nazionale nel Terzo Mondo, e la presenza di truppe cubane in Africa come supporto alla sovranità di nazioni aggredite da vicini appoggiati da Washington, erano innalzate, dagli USA, fino agli inizi degli anni ’90 per giustificare la sua politica verso Cuba.

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Cubainformacion: ragioni storiche e ragioni mediatiche

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Il fumo del treno

Harold Cárdenas Lema –  https://eltoque.com

depositphotos_49165733-Cargo-electric-locomotive-VL-80t-Vladimir-LeninNell’ Unione Sovietica avevano una barzelletta politica che non era divertente né tanto meno si diceva a voce alta. Raccontavano di un treno simbolico che si ferma improvvisamente, Lenin era davanti e arringa i passeggeri per farlo andare. Tutti scendono, spingono (cosa che dubito sia possibile) fino a quando il treno continua il suo viaggio. Più tardi si ferma ancora e Stalin che era al comando arringa a proseguire la marcia con un bell’incentivo di “chi non spinge, sarà fucilato”. Tutti sono scesi e hanno spinto fini a quando il treno si è mosso di nuovo. Passano gli anni ed il treno si ferma ancora una volta, con Brezhnev davanti. Non sapendo cosa fare, arringa i passeggeri a sedersi accanto alle finestre, muoversi avanti e indietro, “in modo che quelli che sono all’ esterno credano che il treno continui a muoversi”. Da allora il treno non si mosse più.

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Cuba: a 25 anni dall’inizio del Periodo speciale (II)

José Luis Rodríguez – http://www.cubacontemporanea.com

link alla I parte

Periodo especial- familia en bicicleta Foto: Ahmed Veláquez 22/09/1993 Publicada: R.S. 06/10/1993

Le cause di fondo che portarono alla crisi del Periodo speciale furono il crollo del socialismo in Europa e la scomparsa dell’URSS; l’inasprimento del blocco economico USA e le stesse mancanze dell’economia cubana.

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Cuba: a 25 anni dall’inizio del Periodo speciale (I)

José Luis Rodríguez – http://www.cubacontemporanea.com

patriaomuerteIl 29 agosto 1990 s’informava mediante una nota ufficiale pubblicata sulla stampa cubana della necessità di iniziare ad applicare una serie di misure restrittive nella sfera del consumo di carburante ed elettricità, nonché la sospensione di importanti investimenti, tra cui la raffineria di Cienfuegos e la fabbrica di nichel Che Guevara, che riduceva, in proporzione, la produzione di cemento e materiali da costruzione.

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