Yaditza del Sol González
Dicono che Fidel parlò con la voce rotta, arrochita dall’emozione. Era il 3 ottobre del 1965, e un silenzio drammatico, di quelli che fanno rabbrividire scese nel teatro Chaplin, oggi Karl Marx. Dicono che alcuni dei presenti si alzarono dalle poltrone per la commozione, per l’imprevisto. Altri tacevano e ascoltarono parola per parola Fidel, che leggeva la lettera di commiato del Che. «C’è un’assenza nel nostro Comitato Centrale, disse, di un compagno che ha tutti i meriti e tutte le virtù necessarie nel grado più alto per appartenervi, ma non figura tra i suoi membri».