Tag Archives: osa

Siria e Venezuela, similitudini che suscitano pericoli e domande

Sergio Rodriguez Gelfenstein, Resumen Latinoamericano

https://aurorasito.wordpress.com

A chiunque sia interessato all’argomento e abbia il tempo di investigarvi, consiglio di leggere i media seri e decenti rimasti dal gennaio 2011, quando iniziò la cosiddetta “primavera araba”.

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Honduras, la storia si ripete sempre due volte

Katu Arkonada http://www.cubadebate.cu/opinion

Hegel diceva che tutti i grandi fatti (e personaggi) della storia universale appaiono due volte. Marx lo ha complementato aggiungendo che una volta come tragedia ed, un’altra, come farsa.

Quello che è successo in Honduras ci conferma la tesi dei vecchi filosofi che la storia si ripete due volte: il colpo di stato contro Mel Zelaya, nel 2009, come tragedia, e la frode elettorale, del 2017, come farsa.

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Venezuela: i fautori dell’”intervento umanitario” si preparano

di Geraldina Colotti* – La Città Futura

Nel discorso sullo stato dell’Unione, quel gran campione di diritti che risponde al nome di Donald Trump ha bollato il Venezuela come “dittatura socialista” e si è fatto un vanto di aver imposto altre pesanti sanzioni al paese bolivariano e a Cuba.

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Honduras: un popolo mobilitato

Honduras vive una delle peggiori crisi della sua storia recente, prodotto di una frode elettorale colossale della quale l’Alleanza dell’Opposizione contro la Dittatura assicura di essere stata la vittima. Una crisi che, lontano dal risolversi, si approfondisce ogni giorno di più, lasciando una scia di morti, di feriti e di detenuti.

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Venezuela: le destre golpiste preparano un altro Rambo

Geraldina Colotti

Gira in rete e su whatsap un video-messaggio grottesco e inquietante proveniente da un militare incappucciato il quale, con la voce distorta per non essere riconosciuto, dichiara guerra al governo bolivariano. Fa capire di aver fatto parte delle squadre speciali perché racconta di essere stato nella scorta dell’ex presidente libico Muammar Gheddafi (trucidato il 20 ottobre del 2011), quando si recò in Venezuela: “Gheddafi sembrava invincibile e ben protetto – dice-. Invece avete visto com’è finito”. La minaccia è diretta a Nicolas Maduro, definito “dittatore comunista”.

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Gli yankee hanno perso la memoria

Arthur González https://heraldocubano.wordpress.com

Al conoscere i risultati dell’operativo di polizia che ha catturato gli ex poliziotti terroristi venezuelani al servizio della CIA, la stampa USA e dei suoi alleati ha distorto le informazioni per tornare a demonizzare il presidente Nicolás Maduro e confondere l’opinione pubblica.

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Guatemala e Israele: una storia antica e sanguinaria

Maurice Lemoine  –  rebelion.org – Traduzione di Marx21.it

A larga maggioranza 128 paesi membri delle Nazioni Unite, su un totale di 193, hanno condannato il 21 dicembre 2017 il riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele dichiarato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il testo della risoluzione riprendeva, a grandi linee, il progetto appoggiato da 14 dei 15 membri del Consiglio di Sicurezza in cui gli USA sono stati costretti a fari ricorso al veto per impedirne l’adozione.

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Imperialismo senza maschere

http://italia.embajada.gob.ve

Il 2017 è stato un anno chiarificatore durante il quale la politica internazionale si è sincerata e ha messo alla prova la politica estera della Repubblica Bolivariana del Venezuela e la Diplomazia Bolivariana di Pace. Non ci sono più dubbi, l’unilateralismo e l’imperialismo americano si sono riaffermati. Molti si sono lasciati confondere dal sorriso di Barack Obama e dal suo fare impegnato e amichevole, non considerando la caratteristica devastante dell’impero. La verità, oggi, è più che evidente.

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Le 12 vittorie del Presidente Maduro nel 2017

di Ignacio Ramonet http://www.lantidiplomatico.it/

Per cominciare, dobbiamo ricordare che il presidente Nicolás Maduro è il presidente più ingiustamente accusato, calunniato e aggredito nella storia del Venezuela. Ancor più che il comandante Hugo Chávez, fondatore della Rivoluzione Bolivariana. Far uscire a tutti i costi Nicolás Maduro da Palazzo Miraflores è stato ed è l’obiettivo insano dell’opposizione reazionaria interna e dei suoi potenti alleati internazionali a cominciare dal governo degli Stati Uniti d’America.

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Bolivia: 2017, l’anticipo di un’intensa lotta nel 2018

Hugo Moldiz Mercado http://www.cubadebate.cu

L’anno 2017 termina, in Bolivia, con molto movimento e con l’annuncio anticipato che, nel 2018, ci sarà una dura lotta per il potere tra il blocco indigeno contadino operaio e popolare guidato dal presidente Evo Morales, che porta avanti il ​​processo di cambio più profondo di tutta la storia di questo paese situato nel cuore del Sud America, e un’eterogenea opposizione politico-mediatica che, sostenuta dagli USA, in dodici anni non è stata in grado di presentare alla popolazione una proposta alternativa di fronte a ciò che si sta facendo, ma che oggi si sente vincitrice.

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Honduras, cronaca di un golpe

Dall’intervista a Natalie Roque Sandoval, vice direttrice di Informazione e Coordinatrice del monitoraggio dell’Alleanza di Opposizione contro la Dittatura.

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Il chavismo e la sua inequivocabile egemonia elettorale

Ángel Guerra Cabrera https://lapupilainsomne.wordpress.com

Tre vittorie schiaccianti in meno di 140 giorni ratificano il chavismo, in modo convincente, come la forza politica maggioritaria del Venezuela in un sistema elettorale riconosciuto per la sua trasparenza. Lo stesso chavismo che ha portato sulle sue spalle, e contro ogni pronostico, la Rivoluzione bolivariana ed Hugo Chavez alla presidenza nel dicembre 1998. Questa è una cultura politica con una forte identità, incarnata in un soggetto sociale antimperialista e socialista autoctono, che continua a crescere nelle nuove generazioni ed ha stimolato l’emergere di importanti leader femminili.

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Democrazia abbattuta in Honduras

Carlos Fazio http://www.cubadebate.cu/opinion

Le irregolarità nelle elezioni honduregne del 27 novembre hanno scatenato massicce mobilitazioni che hanno provocato morti, feriti e centinaia di detenuti. Settori di polizia si sono rifiutati di continuare a reprimere un popolo che solo otto anni fa, ha subito un colpo di stato e che ora, padelle in mano, accusa il governo di brogli elettorali, un governo associato al crimine organizzato.

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Venezuela: nuovamente alle urne

Il Venezuela nuovamente alle urne, domenica 10 dicembre, per le elezioni comunali a cui si presentano 1550 candidati e candidate.

Quasi 20 milioni di cittadini (226285 quelli residenti all’estero) si recheranno a votare nei 23 stati del paese per eleggere 335 sindache e sindaci che resteranno in carica per un periodo di quattro anni. Si vota anche nel Distrito Capital, che comprende la capitale Caracas e le cosiddette Dependencias Federales, costituite da un gruppo di isole.

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Honduras: il ‘golpe blando preventivo’

Atilio Boron http://www.cubadebate.cu/opinion

L’interminabile epidemia di “golpi blandi” propiziata dalla Casa Bianca si è accanita, ancora una volta, sull’Honduras.

È stato lì, nel 2009, dove per la prima volta si è applicata questa metodologia, una volta fallito il tradizionale colpo di stato militare tentato, un anno prima, in Bolivia. Da quel momento i governi indesiderabili della regione sarebbero stati cancellati da un letale tridente formato dall’oligarchia mediatica, il potere giudiziario e dei legislatori, la cui combinata “potenza di fuoco” supera quella di qualsiasi esercito nella regione.

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