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Cubainformacion: CIA ed opinione pubblica

La CIA e l’opinione pubblica interna di Cuba

 

La guerra mediatica contro Cuba, fino a poco tempo fa, colpiva menti e cuori nell’opinione pubblica internazionale. Con quasi nessuna influenza nell’opinione interna dell’isola.

Negli ultimi anni, con lo sviluppo di Internet e delle reti sociali, un processo rallentato – di certo – dal blocco tecnologico di Washington, la situazione è cambiata.

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Panico di fronte ai tagli a Radio e TV Martí

Arthur Gonzalez

A Miami si diffonde il panico di fronte ai presunti tagli di finanziamento e personale nella cosiddetta Radio e TV Martí, entrambe create per cercare di sovvertire l’ordine interno a Cuba, con il banale pretesto di “informare della verità il popolo cubano”, cosa che nemmeno loro stessi credono.

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Il lato triste della menzogna

Arthur Gonzalez

“L’ignorante afferma, mentre il saggio dubita e riflette”, così affermava Aristotele, filosofo e matematico greco, davanti alle menzogne che alcuni raccontavano per influire sul giudizio della società.

Con la stessa intenzione, nel 2016 il Dipartimento di Stato, con l’approvazione della Casa Bianca, ha lanciato la falsa tesi per cui alcuni dei suoi diplomatici accreditati presso l’ambasciata dell’Avana fossero stati “vittime di presunti attacchi sonori” che ne avrebbero pregiudicato la salute.

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Fabio di celmo… ed il ritorno del terrorismo

Randy Alonso Falcon www.cubadebate.cu

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“Stava nel posto sbagliato al momento sbagliato”, avrebbe detto, con sorprendente tranquillità, l’assassino Luis Posada Carriles a un giornalista qualche tempo dopo l’atto criminale.

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Google copre le sue cariche con agenti della CIA

Alan MacLeod

Quando il presidente di Google, Eric Schmid, e il suo ineffabile “direttore di cambio di regime”, Jared Cohen, chiamato così da Julian Assange, hanno visitato Cuba nel 2014, ho pubblicato un testo intitolato “La valigetta che Google ha portato a Cuba“. Ora questa indagine di Alan MacLeod documenta, amplia e dimostra ciò che ho affermato allora: i legami di Google con il governo USA, il Dipartimento di Stato, le sue agenzie di intelligence sono profondi, continui e organici. Godetevela con uguale entusiasmi e sospetti allora come oggi.

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Quattro anni fa, l’attentato con i droni contro Maduro

www.lantidiplomatico.it

Sono trascorsi 4 anni da quel 4 di agosto del 2018 in cui, durante un atto pubblico a cui partecipavano le più alte autorità civili e militari, un attentato con droni carichi di esplosivo avrebbe potuto compiere una strage in Venezuela. L’attentato fallì grazie all’intervento delle forze di sicurezza, lasciando comunque un saldo di 7 feriti, tra i militari che assistevano all’81° anniversario della fondazione della Guardia Nazionale Bolivariana. L’attentato, denominato “Operazione Fenix”, venne rivendicato dal gruppo di opposizione, Movimiento Nacional Soldados de Franelas, su un account twitter creato nel 2014.

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FBI, CIA e NATO controllano i fili operativi di Twitter

https://misionverdad.com

Negli ultimi tempi, Twitter ha riempito il suo organico operativo con ex agenti del Federal Bureau of Investigation (FBI), della Central Intelligence Agency (CIA) e di altre agenzie per metterli a svolgere importanti incarichi nei settori della sicurezza, fiducia e moderazione di contenuti della società tecnologica. MintPress ha svolto alcune ricerche sul tema e ha compilato i profili di alcuni di loro:

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Playa Giron: cadaveri e CIA

Perché la CIA ha impiegato quasi 20 anni per reclamare il cadavere di un pilota mercenario yankee abbattuto a Playa Girón?

 

La CIA era fiduciosa che un attacco aereo potesse distruggere e mettere fuori servizio i pochi aerei della Forza Aerea Rivoluzionaria (FAR), e in questo modo intendeva impedire il supporto aereo alle sue forze di fanteria durante lo sbarco del contingente mercenario invasore.

Dolphin Xiqués Cutiño  www.granma.cu

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Società, affari, guerre e golpismo

Una rete di fondazioni e società con sede a Washington mantiene viva la fiamma golpista degli anni di Reagan

Julian Macias

‘Non guardare in alto’ è stata una delle rivelazioni cinematografiche che hanno dato il tocco finale a questo 2021 e non è difficile spiegare il perché. Sotto un manto distopico, ci colpisce in faccia con una realtà presente giorno dopo giorno: il meteorite è il riscaldamento globale, la pandemia, la crisi finanziaria del 2009, l’esaurimento delle materie prime… Il nostro presidente Orléan sono i Trump, Bolsonaro, Ayuso… Il nostro BASH sono Cambridge Analytica, Palantir, Google, Facebook, CLS Strategies… La nostra ricchezza meteoritica è costituita da criptovalute, petrolio, gas, minerali… Il nostro Daily RIP sono le Fox News, le Ana Rosa Quintana e Susana Grisso…

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Cubainformacion: i 3 Km del potere

NED, dissidenza cubana ed i tre chilometri del potere

Nei “tre chilometri di potere” intorno alla Casa Bianca si prendono le decisioni che muovono il mondo, le guerre, i colpi di stato.

Il personale qualificato passa, per le sue porte girevoli, dalle lobby alle istituzioni, e da lì ai consigli di amministrazione delle multinazionali. O viceversa.

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Sicurezza dello Stato, eroismo silenzioso per preservare la Rivoluzione

Dal 26 marzo 1959 ha sconfitto, uno per uno, i piani sovversivi, attentati, sabotaggi e altre azioni che gli USA hanno forgiato per rovesciare il processo rivoluzionario cubano.

Pedro Rioseco www.granma.cu

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La strategia USA per destabilizzare Cuba

“Milioni di dollari per diffondere fake news e fomentare rivolte”

Un articolo pubblicato sul sito USA People’s World svela i nuovi meccanismi messi in atto da Washington: dietro la nobile causa della promozione della democrazia e dei diritti umani si cela sempre l’obiettivo della caduta del regime. Due enti USA hanno finanziato oltre 50 tra associazioni, gruppi o media antisocialisti, spendendo 5 miliardi di $ nel 2020 e altri 6 miliardi nel 2021

La strategia Usa per destabilizzare Cuba_ _Milioni di dollari per diffondere fake news e fomentare rivolte_ – Il Fatto Quotidiano

www.ilfattoquotidiano.it  di Ruggero Tartulli

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La rotta del crack comincia nella CIA

La CIA pensava di aver seppellito una sordida storia con la morte del reporter Gary Webb del San Jose Mercury News. Webb ha passato anni a documentare il traffico del crack negli Stati Uniti e la complicità dei servizi segreti in esso, e si è tolto la vita nel 2004 dopo che la sua serie di rapporti del 1996 “Dark Alliance” è stata sottoposta a un intenso esame da parte dei pesi massimi del giornalismo statunitense come il New York Times, il Washington Post e il Los Angeles Times.

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La verità non merita orecchie sorde

Che la stessa Agenzia Centrale d’Intelligenza -CIA- riconosca ora che  «i misteriosi dolori di testa e le nausee, un fenomeno battezzato manipolandolo come “sindrome de L’Avana”, non erano bersagli di un’operazione organizzata da agenti stranieri», non ha niente da rivelare.

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“Sindrome dell’Avana”, la CIA non esclude che i grilli cubani siano russi

Moon of Alabama, 20 gennaio 2022

La CIA usa il suo mezzobusto, “reporter” di NBC News Ken Dilanian, per confutare la bufala che essa stessa creò sei anni fa e che costui aveva promosso a lungo: “La CIA afferma che la “Sindrome dell’Avana” non è il risultato di una campagna sostenuta da una potenza ostile. In una nuova valutazione dell’intelligence, la CIA escluse che i misteriosi sintomi noti come sindrome dell’Avana siano il risultato di una campagna globale sostenuta da una potenza ostile contro centinaia di diplomatici e spie statunitensi, dissero a NBC News sei persone informate sulla questione. In circa due dozzine di casi, l’agenzia non può escludere un coinvolgimento straniero, inclusi molti casi che ebbero origine presso l’ambasciata nordamericana all’Avana dal 2016. Un altro gruppo di casi è considerato irrisolto. Ma in centinaia di altri casi di possibili sintomi, l’agenzia trovò spiegazioni alternative plausibili, affermavano le fonti”.

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