Tag Archives: reti sociali

Prima demonizzare, poi uccidere

una nota sul ruolo dei media e delle reti  sociali nella dominazione imperialista

(Atilio A. Boron)

“La propaganda è per la democrazia ciò che la violenza è per la dittatura”

(Noam Chomsky)

La frase del grande linguista USA offre un buon punto di partenza per queste riflessioni che intendiamo proporre come spunti per una discussione tanto cruciale quanto avvincente. Ciò è dovuto al fatto che, come sottolineano gli esperti di “Guerre Ibride” o di “Quinta Generazione”, la capacità di controllare coscienze e cuori -o “menti e anime”, per dirla poeticamente – ha ormai raggiunto livelli impensabili fino ad un decennio fa.

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Didattica della comunicazione: testa e croce della guerra contro Cuba

José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion

Cuba è un paese in guerra, oggi come 60 anni fa. L’ambiente del potere nemico continua a cercare di affondare la nave della Rivoluzione, aprendo due grandi vie d’acqua: quella della guerra economica e quella della guerra psicologica. Blocca il commercio e le finanze mentre, davanti all’opinione pubblica -cubana e planetaria- addossa le carenze generate alla natura dell’attuale sistema sull’Isola. Sono le due facce della stessa moneta: la guerra alla sovranità cubana.

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Quando bruciano le regole di base del giornalismo e della comunicazione

È tragico che un grande incendio si verifichi nelle aree del Parco Nazionale Alejandro de Humboldt, un sito naturale dichiarato Patrimonio dell’Umanità, e che, insieme ai suoi valori endemici, lasciamo ardere i principi e le regole di base della comunicazione pubblica di cui abbiamo tanto discusso negli ultimi tempi nel paese.

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Ignacio Ramonet: “La verità è sempre più emotiva e non reale”.

La rivoluzione cubana deve difendere e diffondere i suoi principi anche sulle reti sociali

 

Cosa succedeva nel mondo prima della comparsa del COVID-19? Le proteste sociali erano in corso a diverse latitudini: Beirut, Hong Kong, Catalogna, Porto Rico, Cile, Colombia, Costa Rica. Le richieste di tutti loro erano adattate all’anticonformismo di ciascuna geografia, tuttavia, avevano il comune denominatore di svolgersi in società democratiche e sviluppate, attraverso reti sociali.

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Social network, nuovo mezzo dominante

di Ignacio Ramonet* https://amicuba.altervista.org

L’Internet moderna, il Web, è stato inventato nel 1989, trentadue anni fa. Voglio dire, stiamo vivendo i  primi minuti di un fenomeno che durerà secoli. Pensiamo che la stampa sia stata inventata nel 1440, e che tre decenni dopo non avesse quasi cambiato nulla, ma finì per sconvolgere il mondo: cambiò cultura, politica, economia, scienza, storia. È evidente che molti dei parametri che conosciamo vengono modificati in profondità, non tanto dall’attuale pandemia di Covid-19, ma, soprattutto, dall’irruzione diffusa dei cambiamenti tecnologici e dei social network. Inoltre, non solo in termini di comunicazione – sta morendo la verità? – ma anche in finanza, commercio, trasporti, turismo, conoscenza, cultura … Tutto questo senza dimenticare i nuovi pericoli in termini di sorveglianza e perdita della privacy.

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Le parole campanella e un dovere dei rivoluzionari ai tempi di Internet

Iroel Sánchez https://lapupilainsomne.wordpress.com

Nelle lezioni di Biologia, non ricordo bene se nella Secondaria di Base o nel Pre-universitario, insegnavano i riflessi condizionati sulla base del lavoro dello scienziato russo e  Premio Nobel per la Medicina Ivan Pavlov. Penso che il suo esperimento sia abbastanza noto: faceva suonare un metronomo prima di alimentare un cane e osservava che al sentire lo stesso suono, quando il cane non si era nutrito da un pò, questi iniziava a salivare. In seguito è rimasta nella leggenda che Pavlov usasse una campanella e non un metronomo, ma il principio è lo stesso: l’associazione indotta tra certi stimoli e le risposte emesse. Sulla base di ciò, si è applicata la psicologia comportamentale nell’educazione, nella pubblicità e in molte altre aree negli USA.

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Imparare, imparare e imparare sulle reti sociali di Internet

Iroel Sánchez  www.cubadebate.cu

Il primo capitolo della prima stagione della distopica serie britannica Black Mirror, trasmessa dalla televisione cubana più di un anno fa in un orario prossimo all’alba, racconta come il primo ministro del Regno Unito sia costretto dalle pressioni sulle reti sociali di Internet a fare sesso con un maiale, in cambio della libertà della principessa del Galles che è stata rapita.

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Terrorismo contro Cuba

Frustrati dal fatto che i loro voti non siano serviti a mantenere al potere il “peggior governo” della storia USA per altri quattro anni, e che durante il loro mandato non siano riusciti a far crollare la Rivoluzione cubana, le forze estremiste anticubane di Miami scommettono ancora una volta sul terrorismo contro Cuba.

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L’ultimo dei cavalieri dell’apocalisse

MSc. Luis Daniel Carreras Martorell

Un cavaliere sui generis

Questo personaggio nefasto, che ha già fatto la sua comparsa, nascosto e si potrebbe dire attraente, per alcuni decenni; oggi è diventato la peggiore delle piaghe che hanno colpito l’umanità, e sebbene le vittime siano consapevoli della sua presenza, sembra che non siano interessate a proteggersi adeguatamente.

L’ultimo dei cavalieri dell’apocalisse, è lo scambio indiscriminato di informazioni nella vastissima varietà di spazi digitali che abbondano e vengono riprodotti in proporzione geometrica, soprattutto sui social network.

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Il dilemma sociale

Rosa Miriam Elizalde www.cubadebate.cu

Un documentario presentato da Netflix la scorsa settimana è già disponibile su El Paquete, il servizio di download offline che opera in modo informale a Cuba. L’altra faccia del blocco USA all’isola è la circolazione, senza pagamenti doganali o di diritti d’autore, di tutti i tipi di serie, film, videogiochi e programmi per computer prodotti a 90 miglia dal nostro territorio.

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Cruzada digital desde EE.UU. hacia Latinoamérica

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Il Big Data e la scienza della manipolazione delle masse

Esistono più telefoni cellulari nel mondo che esseri umani. Man mano che l’uso di questi dispositivi continua a crescere, il flusso di informazioni crescerà in modo esponenziale

Raúl Antonio Capote

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Cubainformacion: aggressione via social

Guerra sporca in Internet … contro Cuba

Il Gruppo di Azione Politica della CIA opera, tra l’altro, nel campo delle reti sociali in Internet.

Durante il golpe in Bolivia, 68mila falsi account in Twitter hanno creato la scossa propagandistica per il furto elettorale.

Nel 2018, il governo USA ha creato la cosiddetta Task Force d’Internet per Cuba.

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Declaración de la UPEC: Twitter censura periodistas y medios en Cuba

En la tarde de este miércoles, decenas de cuentas en Twitter de periodistas y medios cubanos fueron bloqueadas por la plataforma, unos minutos antes de que se iniciara la comparecencia en televisión del Presidente Miguel Díaz Canel y otros altos funcionarios del gobierno cubano. Durante una hora y media, ellos expusieron de manera exhaustiva medidas económicas excepcionales, como respuesta al recrudecimiento de las acciones de guerra económica de Estados Unidos contra nuestro país.

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La migra (polizia migratoria) si modernizza

Rosa Miriam Elizalde*

Ismail B. Ajjawi è atterrato all’Aeroporto Internazionale Logan, di Boston, venerdì 23 agosto di notte, pronto per iniziare il suo primo anno alla Harvard University. Lo studente palestinese di 17 anni non è uscito dall’aeroporto.

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