Geraldina Colotti www.lantidiplomatico.it
A cinque anni dalle precedenti, come prevede la costituzione bolivariana, il 6 di dicembre si svolgono le elezioni parlamentari. Per una serie di ragioni, interne e internazionali, queste legislative hanno un significato che trascende il mero appuntamento elettorale. C’è da dire che, da quando Hugo Chavez ha fatto inaspettatamente il pieno di voti, vincendo inaspettatamente la presidenza del Venezuela, il 6 di dicembre del 1998, la “democrazia partecipata e protagonista” ha costituito un poderoso elemento di discontinuità nella ritualità della IV Repubblica, che, sotto l’ombrello di Washington, garantiva un’alternanza tra centro-destra e centro-sinistra in una “democrazia” molto lodata da quelle borghesi occidentali.
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