di Geraldina Colotti
Tornano di moda le inchieste “collettive”: gruppi di giornalisti che, da varie redazioni, rivelano intrecci internazionali, intercettando gli affari sporchi di banchieri e oligarchi. Il risultato è un lavoro di scavo meticolosamente documentato, condito con qualche trovatina stilistica come guarnizione. Ci sono, però, per così dire dei tributi da pagare sull’altare dell’informazione addomesticata, che serve a dare “credibilità” al prodotto: ficcare nel calderone, sempre e comunque, il Venezuela bolivariano, anche quando a essere truffato è stato il governo Maduro e il popolo venezuelano. In caso contrario, c’è il rischio di finire come Julian Assange, il fondatore del sito Wikileaks in attesa di essere estradato negli Usa…
Continue reading “Venezuela. Riattivata la raffineria di Amuay dopo l’attentato” »