L’ultimo episodio di Trump contro Cuba è quasi divertente. Dopo più di 140 sanzioni, dal 2017, con quasi null’altro da strappare ai cubani e inadempiuta la promessa di disciplinare l’isola comunista, dice addio alla Casa Bianca con il ridicolo atto di mettere nella sua lista nera l’azienda che commercializza il caffè Cubita.
Tredici lavoratori sono stati decorati con il titolo onorifico di Eroe del Lavoro della Repubblica di Cuba; 15 prestigiosi scienziati sono stati insigniti dell’Ordine di Lazaro Peña di I e III grado e quattro collettivi hanno ricevuto la Medaglia dell’Eroe del Lavoro: la CIGB, l’IPK, il Contingente Henry Reeve e l’Istituto dei Vaccini Finlay.
La crescente aggressività contro Cuba dell’attuale governo USA è stata più velenosa nel bel mezzo del COVID-19. Ieri altre tre aziende dell’isola si sono aggiunte all’imbarazzante lista di enti sanzionati da quell’amministrazione.
Preparare uomini e donne alla vita significa dotarli di un pensiero critico per impegnarsi ad agire in un mondo in cui sono in gioco le nostre stesse possibilità di sopravvivenza.
La Cuba rivoluzionaria ha assunto presto la condizione di figlia della cultura e delle idee
Sono arrivati all’Avana da ogni dove, su treni passeggeri o quelli per il trasporto della canna da zucchero, su camion o autobus, e oggi, con le loro uniformi della brigata del Conrado Benítez, e senza una goccia di stanchezza sul loro giovane volto, si sono riuniti in Plaza de la Revolución per dichiarare Cuba un territorio libero dall’analfabetismo.
È con dolore e non poca angoscia pubblico queste righe. Non riesco a smettere di pensare all’amicizia. Valore etico supremo per un vicino del mio quartiere che si chiama Epicuro.
Ho scritto questo testo in una notte insonne esattamente una settimana fa. L’ho rielaborato molte volte. Ho esitato a pubblicarlo. L’ho condivisa privatamente con i colleghi di Messico, Cile, Spagna, El Salvador e Argentina.
Le operazioni protocollari per l’ingresso di Biden alla Casa Bianca vanno a rilento. La resistenza di Trump a lasciare le comode e amichevoli mura si deve al fatto che teme le indagini che lo riguardano, e questo rende l’uscita di scena del magnate uno degli spettacoli più indecorosi della storia istituzionale statunitense. Le accuse di brogli elettorali non sono state nemmeno riprese dal partito repubblicano, ma superano una soglia politica considerata insormontabile: la vendita al mondo del modello elettorale americano come assoluta affidabilità del voto – e quindi della democrazia versione USA.
A causa delle nuove sanzioni di Washington, Western Union ha chiuso i suoi 407 punti di pagamento delle rimesse a Cuba. Unico paese dell’America Latina la cui popolazione ora non potrà più ricevere aiuto dalla propria famiglia negli USA.
Ciò che arriverà sarà per vie irregolari e non sicure, a rischio di illegalità e truffe.
Questa brigata medica ha svolto con rigore e con successo la missione affidatale da Covid-19 nel paese fratello del Perù, ha dichiarato Miguel Díaz-Canel Bermúdez, presidente cubano, in un messaggio inviato ai professionisti della salute al suo arrivo nel paese.
Proprio mentre nel quartiere San Isidro dell’Avana Vecchia una dozzina di persone mettevano in scena un presunto sciopero della fame, alcune di loro con comprovati vincoli con Washington, il Dipartimento di stato nordamericano annunciava lo stanziamento di circa un milione di dollari per ogni programma che si occupi di “diritti civili, politici, religiosi e del lavoro a Cuba”.
E se a Cuba chiedessero un intervento militare internazionale negli USA?
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion
“Chi è stata la prima persona al mondo a ricevere il vaccino contro il coronavirus?”, titolava un media del Perù, riferendosi a Margaret Keenan (1). Ma questa britannica non è stata la “prima persona”, né ha ricevuto “il vaccino”, ma uno di essi, lo statunitense Pfizer (2). In effetti, il vaccino cinese Sinopharm era già stato fornito ad un milione di persone (3) e quello russo Sputnik si è incominciato a somministrare tre giorni prima rispetto al Regno Unito (4). Niente che interessi alla stampa occidentale, se non per associarlo alle “mosse geopolitiche di Vladimir Putin” (5) o alle “ambizioni della Russia” (6).