Addio Trump?
Ángel Guerra Cabrera https://lapupilainsomne.wordpress.com
Tutto indicherebbe che Joseph Biden ha la certezza della vittoria nelle elezioni USA benché non si abbiano ancora risultati ufficiali mentre scrivo. L’alluvione di schede elettorali a favore del democratico è tale che il presidente Trump è rimasto senza risorse subdole per impedire la vittoria del suo rivale. Biden, come Hillary Clinton alle elezioni del 2016, riesce a superare di gran lunga Trump nel voto popolare, in cui ha ottenuto la cifra più alta di un candidato nella storia: 67,9 milioni di voti. Sono anche le elezioni più concorse dal 1908 con oltre il 65%, molto alta per la tradizionale apatia USA e che parla di un processo elettorale del tutto singolare in quel paese, probabilmente spinto dalla polarizzazione generata da Trump con il suo volgare razzismo e la sua disposizione autoritaria.
MINSAP
Operazione Carlota
“LA PIU’ BELLA, LUNGA,MASSICCIA E RIUSCITA CAMPAGNA INTERNAZIONALISTA NEL NOSTRO PAESE”
“È stato l’inizio di quella che è stata chiamata Operazione Carlotta, il nome in codice della più giusta, prolungata, massiccia e riuscita campagna militare internazionalista nel nostro Paese. L’impero non è riuscito a raggiungere il suo scopo di smembrare l’Angola e di nascondere la sua indipendenza. La lotta eroica e lunga dei popoli dell’Angola e di Cuba l’ha impedito.
Fidel (2005)
Brigate mediche cubane e volontà politica
Praticamente sin dall’inizio della pandemia, la notizia dell’arrivo delle brigate mediche cubane in diversi Paesi del mondo arrivava come un “vento fresco”. La brigata Henry Reeve, già premiata dall’OMS, è stata anche candidata al premio Nobel per la pace. Per parlarci un po’ dell’esperienza di queste brigate, abbiamo avuto ospite nel programma radio “Cuatro elementos” a Enrique Ubieta, in collegamento da Cuba.
Saggista e ricercatore cubano, è stato direttore del Centro di Studi Marziani. Dirige Contracorriente, rivista di Scienze Sociali, ed è responsabile della Cineteca Cubana. Autore di diversi libri, tra cui Ensayos de identidad (1993); De la historia, los mitos y los hombres (1999) e La utopía rearmada, che ha vinto il premio EPO-April nella sua prima edizione nel 2001. Ha curato il libro Vivir y pensar en Cuba. È collaboratore di diverse riviste nazionali tra cui Temas, La Jiribilla, El Caimán Barbudo e Revolución y Cultura. (L’Avana, 1958)
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Pensiero critico. “Spagna”, terra d’asilo
Maité Campillo – Resumen latinoamericano
Com’è possibile che in Venezuela, ai servizi di intelligence, fuggano per arte di magia, gli elementi del terrorismo attivo nel cuore della patria di Bolívar? Alcuni di loro gli sfuggono in meno di un canto di gallo, proprio sotto il loro naso, come se fossero galline in un recinto pieno di orifizi aperti per la fuga. Passano i controlli come niente. Passeggiano felici e sicuri con denaro e salvacondotti dei servizi della Casa Bianca o dell’Ambasciata del “Regno di Spagna”.
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Rivoluzione d’ottobre: la passione che muove la storia
Noi rivoluzionari abbiamo il dovere di scuotere i libri di tanto in tanto, affinché le parole si incarnino di nuovo nei fatti; per svegliare gli eroi addormentati, prigionieri di interessi opposti ai loro.
La Grande rivoluzione socialista di ottobre è stata senza dubbio uno dei grandi eventi della storia dell’umanità, l’assalto ai cieli dei popoli oppressi. I giovani d’oggi non conoscevano nemmeno lo stato multinazionale che quella esperienza – con le sue luci e le sue ombre – ha generato, e in cui hanno studiato migliaia di genitori e nonni.
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Un terrorista che dice di difendere la democrazia liberale
Arthur González https://heraldocubano.wordpress.com
Sebbene gli USA dichiarino pubblicamente di condannare il terrorismo, in pratica ospitano e sostengono coloro che compiono atti terroristici contro governi che non sono di suo gradimento, né si inginocchiano ai suoi piedi.
Un esempio di ciò è quello del cubano Carlos Alberto Montaner Suris, a cui, recentemente, il quotidiano Nuevo Herald di Miami ha dedicato un articolo, descrivendolo come un “cubano esemplare e difensore della democrazia liberale”, come se fare esplodere bombe che causano la morte di civili innocenti, fosse cosa da applaudire e difendere, quando per atti simili nei paesi occidentali, compresi gli USA, si sanziona con l’ergastolo.
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La Russia dona il finanziamento per l’alimentazione scolastica a Cuba
La donazione è stata consegnato tramite il Programma Mondiale Alimentare (PMA) e raggiunge un valore di 5 milioni di $
Maby Martínez Rodríguez www.granma.cu
La Federazione Russa ha consegnato 5 milioni di $ alla rappresentanza del Programma Mondiale Alimentare (PMA) a Cuba, per sostenere il sistema di alimentazione scolastica sostenibile nella Maggiore delle Antille, nel periodo 2020-2024.
Il documento che accredita il contributo è stato firmato da Andrei Guskov, ambasciatore russo a Cuba; Paolo Mattei, rappresentante del PMA, e Rodrigo Malmierca, ministro del Commercio Estero e degli Investimenti Esteri, nel cui organismo (MINCEX) si è svolta la cerimonia.
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Cuba – Azerbaigian
MINSAP
Sport … bloccato
Rete Solidarietà Rivoluzione Bolivariana
Cuba ha denunciato che gli USA sabotano i suoi servizi sportivi forniti in altri paesi, causando milioni di dollari di perdite all’economia dell’isola.
Funzionari della società statale Cubadeportes hanno riferito ieri che, solamente tra aprile 2019 e marzo 2020, sono stati interrotti i contratti di lavoro di 600 tecnici sportivi ed allenatori cubani in diversi paesi del mondo a causa delle pressioni del governo USA.
“È il capitalismo, stupido”
I fatti, ostinati, dimostrano che Trump ed il “trumpismo” non sono altro che il prodotto della decomposizione del capitalismo e della generazione, nelle sue viscere, del totalitarismo e del fascismo
Jorge Casals LLano www.granma.cu
Non importa chi sia al potere.La mafia ancora obbliga
Mentre scrivo queste righe, non so chi vincerà le elezioni USA, Trump o il suo rivale Biden, ma con quella che abbiamo ora, sappiamo cosa dobbiamo affrontare, e con il democratico, la storia dimostra che non si può sperare in un accordo migliore, anche se si dovrà sempre aspettare.
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Dieci appunti sul “voto cubano” in Florida
Rosa Miriam Elizalde, Daniel González www.cubadebate.cu
Due terzi delle contee della Florida hanno votato per Donald Trump, così come buona parte degli statunitensi di origine latinoamericana, con un’affluenza record a queste elezioni. Negli USA i messicani rappresentano ampiamente la percentuale più alta di elettori ispanici (sono quasi il 60% delle liste elettorali), il 14% include quelli che provengono da Portorico ed, al terzo posto, compaiono i cubani con il 5%. Perché allora la sopravvalutazione di quest’ultimo gruppo?
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