Tag Archives: 15N

Con nemici così…

Carlos Cabrera, oltre a lavorare a Cibercuba, ha avuto una carriera politica molto bella, come sindaco di un piccolo paese spagnolo, carriera che si è bruscamente interrotta quando è stato condannato a quattro anni di reclusione e a pagare una somma di 65000 euro, per il reato di malversazione. Così sono i quadri della controrivoluzione

Michel E. Torres Corona  www.granma.cu

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L’unità, madre di tutte le nostre imprese

Il 2021 sarà ricordato come un anno significativo. Indubbiamente, una delle ragioni più importanti è che, senza relativizzare il dolore per ogni morte che non siamo riusciti a strappare al coronavirus, il nostro paese ha superato una crisi sanitaria mondiale di grande portata

Karima Oliva Bello www.granma.cu

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Propaganda di precisione

Rosa Miriam Elizalde www.cubadebate.cu

La provocazione del 15 novembre, a Cuba, è fallita. Non lo dice il quotidiano comunista Granma, bensì i promotori e gli sponsor della marcia che non si è svolta. Lo ribadisce il silenzio improvviso dei legislatori che vivono dell’industria anticastrista, negli USA, come quello della rappresentante María Elvira Salazar, che è giunta a rilasciare, dalla Florida, più di 20 dichiarazioni al giorno su Twitter per promuovere la rivolta sull’isola ma, il 16 novembre, si è fermata di colpo per evitare di essere la cronista del proprio fiasco.

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Cubainformacion: ipocrisia mediatica

L’ipocrisia a Cuba si scrive con EFE

José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion

La “marcia dell’opposizione” che prometteva di mobilitare tanta agente a Cuba, per il 15 novembre, è stata un fallimento assoluto (1). Non ci sono state proteste. Né “militarizzazione” del paese, spiegazione menzognera di agenzie e media che avevano promosso la marcia (2), con grande clamore, per più di un mese (3).

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L’orecchio peloso della restaurazione coloniale

Pedro de la Hoz www.lajiribilla.cu

Ai fluidi e affettuosi vasi comunicanti tra i popoli spagnoli e quello cubano -ognuno dei popoli della Penisola ha lasciato in noi un’impronta che batte in tutti gli ambiti della vita insulare- c’è chi pretende, a questo punto, porre ostacoli, intorbidirli.

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I cubani: nè affamati, nè vinti, degni come sempre

Dopo la sconfitta del 11 luglio e i tentativi successivi per mantenere «viva» la scintilla della «insurrezione», come uno dei suoi portavoce ha chiamato il pirrico tentativo, la controrivoluzione, i suoi capi di Miami e i padroni di Washington si sono lanciati disperatamente a salvare quello che potevano dal naufragio

Raúl Antonio Capote

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Cubainformacion: la marcia virtuale

Yunior García, Yotuel Romero e una marcia per le strade di Facebook

 

I media continuano con la loro grossolana propaganda dell’ultima operazione di interventismo politico a Cuba, diretta dai centri di potere USA. Esaltando, per questo, gli “agenti di cambiamento” creati per questo scopo.

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15N: Quali sono le nostre matrici di opinioni?

 Pedro Santander Molina www.cubadebate.cu

Chi a Cuba, Venezuela, Bolivia o Nicaragua non ha sentito parlare di “matrici di opinione”? Quelle che si montano attraverso i media e le reti sociali nei laboratori del nemico e attaccano i processi sociali trasformatori. Non è forse abbastanza comune nell’analisi della piazza, nelle colonne di opinione, nelle denunce pubbliche e nelle discussioni politiche commentare e denunciare “matrici di opinione” che si montano contro i governi e i popoli di questi paesi? Certamente è così.

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Cuba: L’altro 15 novembre

Angel Guerra Cabrera  www.cubadebate.cu

Gli efficaci vaccini cubani contro il COVID-19 rivoltano stomaci alla Casa Bianca, al Dipartimento di Stato, alla CIA, nella “comunità d’intelligence” e, naturalmente, nella roccaforte controrivoluzionaria di Miami. Sono oggi il simbolo archetipico della resistenza contro l’impero del nord, dell’indipendenza, della sovranità e del trionfo della vita sulla malattia e sulla morte.

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Cuba è poesia

Cuba ha iscritto per la storia questo lunedì 15 come il giorno del futuro e della speranza. Una piccola isola dei Caraibi lo ha fatto, non con il denaro delle grandi banche né con poderose multi nazionali, ma con l’opera del suo popolo.

Il suo nome è Rivoluzione.

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“Desaparecido” a Cuba sbarca a Madrid

I media USA e spagnoli hanno fatto eco alle notizie della sedicente organizzazione Archipiélago sulla presunta scomparsa a Cuba di uno dei suoi membri, Yunior García, che, con sorpresa, è arrivato ieri a Madrid.

 

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15N: La più bella marcia che gli occhi umani abbiano mai visto

Un’alba calma, con una temperatura che tutti i cubani hanno apprezzato, dopo una calda estate. Un piccolo gruppo, di quelli che odiano e distruggono, incitato a rompere la pace e la tranquillità di un popolo che da 2 anni è stato colpito in tutti i suoi ambiti dalla pandemia Covid-19.

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Bambini a scuola, confini aperti, nessuna protesta

Il 15 novembre è arrivato e Cuba entra nella nuova normalità: i bimbi ed i ragazzi tornano a scuola, i confini dopo due anni riaprano ed i turisti arrivano sull’isola ma delle manifestazioni nulla.

Finalmente il fatidico giorno è arrivato e la vita a Cuba tenta di tornare alla normalità. Oltre 700 mila bambini e ragazzi tornano dopo due anni a frequentare in presenza le scuole, i confini riaprano ed i turisti iniziano a percorrere le strade dell’isola. Oggi doveva anche essere il giorno in cui i pochi controrivoluzionari, finanziati e sponsorizzati dalle innumerevoli agenzie e organizzazioni che ricevono soldi dall’amministrazione statunitense,  dovevano scendere in strada per dare un colpo mortale al governo rivoluzionario.

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Nessuno ci porterà via la pace

La chiamano marcia antigovernativa e sostengono che è un’iniziativa di pace, quando è chiaro che buona parte dei settori che la sostengono, dentro e fuori Cuba, cercano da decenni un cambiamento del sistema politico e sociale… e per ottenerlo sono disposti a tutto.

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¡No pasarán!

Contro gli attacchi dei Contras: migliaia di persone sono solidali con la repubblica socialista e chiedono “giù le mani da Cuba”. All’Avana e in più di 80 città del mondo, migliaia di persone hanno dimostrato la loro solidarietà con la Cuba socialista durante il fine settimana. Da venerdì, un gruppo di giovani che si fa chiamare “Los Pañuelos Rojos” (I fazzoletti rossi) invita alla resistenza contro i tentativi di destabilizzare il paese con un “sit-in antimperialista” nel Parco Centrale della capitale cubana.

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