Tag Archives: Brigate mediche
La solidarietà medica cubana è giunta a quasi un terzo dell’umanità
Attualmente 30407 professionisti della salute di Cuba lavorano in 66 nazioni distribuiti nelle brigate mediche permanenti e altre del Contingente Henry Reeve.
Sono 1988 milioni le persone nel mondo, quasi un terzo dell’umanità che sono state assistite dal personale della Salute cubano durante i sei decenni di collaborazione medica offerta dall’Isola all’estero, ha scritto il dottor Jorge Delgado Bustillo, direttore dell’Unità Centrale di Cooperazione Medica (UCCM), in una pubblicazione del sito web del Ministero di Salute Pubblica (MINSAP).
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Cubainformacion: giusta ridistribuzione
Cooperazione medica cubana: schiavitù o giusta ridistribuzione?
Negli ultimi anni, il governo di Donald Trump è riuscito a distruggere gli accordi di cooperazione medica che Cuba aveva in Brasile, Bolivia ed Ecuador, lasciando decine di milioni di persone senza servizi medici.
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L’infamia costante contro i nostri medici
I medici cubani non sono una moneta di cambio. Non sono, come affermano alcune pubblicazioni di destra, un alfiere della politica del nostro paese.
Senza dubbio per coloro che assistono sono speranza, solidarietà, cura e salvezza…
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Cuba esporta il modello umanistico di sanità nel mondo
Cuba ha sempre dato, nel corso della sua storia rivoluzionaria, priorità al diritto alla salute e alla sanità come diritto umano inalienabile del popolo, pensato per garantire le condizioni necessarie per offrire a tutti servizi gratuiti e ti ottima qualità.
Prima del trionfo della Rivoluzione cubana, avvenuta l’1 gennaio 1959, sull’isola vi erano 6250 medici, di cui circa la metà ha lasciato il Paese dopo quella data. Più del 63,2% di quelli esistenti si trovavano a L’Avana, dove ospedali pubblici, cliniche private e centri sanitari erano accessibili solo a chi poteva permetterselo.
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Cubainformacion: giornalismo mercenario
Perù e Messico: giornalismo mercenario contro la cooperazione cubana
Negli USA, intellettuali come la scrittrice Alice Walker o l’attore Danny Glover chiedono il Premio Nobel per la Pace per le brigate mediche internazionali di Cuba.
L’invio di tre di esse, per la prima volta, in Europa (due in Italia, una in Andorra), ha posizionato Cuba come un vera potenza medica solidaria.
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Laura Pausini ha ringraziato i medici cubani
Se il 26 di giugno del 2018, la famosa cantante italiana Laura Pausini espresse il suo amore per Cuba dichiarando: «Cuba, vi voglio bene», parlando alla folla che stava assistendo al concerto offerto con Gente de Zona nella Città Sportiva, oggi ha di nuovo dato mostra di questo affetto, commentando per via telefonica a un suo ammiratore nell’Isola il suo ringraziamento e il suo affetto «per tanti medici che sono venuti in Italia per aiutarci».
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Un Nobel veramente meritato
Ángel Guerra Cabrera https://lapupilainsomne.wordpress.com
Un gruppo di importanti personalità ha lanciato l’iniziativa di chiedere l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace alle brigate mediche cubane che combattono il covid-19 in 27 paesi e che nel corso degli anni sono intervenute, eroicamente, per far fronte a numerosi disastri naturali ed epidemie in tutto il mondo.
L’abbraccio speciale di un paese
Il discredito che animano ricade sulle loro teste
Mentre i medici cubani ritornano dall’Italia e da Andorra, dopo aver offerto servizi valutati nei due paesi «come propri di personale altamente qualificato», i funzionari del Dipartimento di Stato degli USA non interrompono la loro campagna di discredito della collaborazione.
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Brigate mediche
Cubainformacion: Cuba ed Haiti
Perché è invisibile la cooperazione cubana ad Haiti?
L’iniziativa di solidarietà internazionale più avanzata e massiccia proviene, sorprendentemente, da un paese povero del sud.
Sono le brigate mediche cubane. Per il cui governo -ci assicura la grande stampa- sarebbero un grande “affare”.
Cuba alla sfida della COVID-19
un “miracolo” travestito da normalità
www.pressenza.com Rossella Franconi – Angelo Baracca
Il futuro della nostra patria deve necessariamente essere un futuro di uomini di scienza” [Fidel Castro, 1960]
Nelle ultime settimane la piccola Cuba ha inviato in Italia ben due brigate mediche per supportarci concretamente nella lotta contro questa pandemia 1 : e proprio in due regioni di stretta osservanza leghista, che forse non per caso sono state le più colpite d’Italia dalla pandemia. Sebbene su queste due missioni mediche, dopo i battimani all’arrivo e un certo scalpore iniziale, sia calato un silenzio tombale, è sperabile che molte persone si siano interrogate: “Perché proprio Cuba ci aiuta?”. Noi che seguiamo da anni i grandi progressi di Cuba nel campo medico e scientifico non ci siamo affatto meravigliati, malgrado sappiamo bene che Cuba versa in grandi difficoltà perché sempre più strangolata dal bloqueo, il blocco economico più lungo della storia.
Cubainformacion: diplomazia medica?
Cuba: diplomazia medica, soft power?
Leggiamo ogni tipo di interpretazione di qualcosa che, per la mente neoliberale, è inspiegabile: la cooperazione internazionale cubana.
Non è altro che una strategia di “soft power”, ci dicono: una “diplomazia medica” per ottenere, ad esempio, voti favorevoli all’ONU.
Cubainformacion: Premio Nobel o affare?
Cooperazione medica cubana: affare o Premio Nobel?
Il diritto alla salute pubblica è sacro nella Costituzione cubana. Mai un affare.
Ma il discorso della Casa Bianca, ripetuto da un coro mediatico, è che L’Avana “lucra” con i servizi medici che offre ad altri paesi.
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