Tag Archives: Carlos Prio Socarras

Aracelio Iglesias: una vita per l’emancipazione dei lavoratori

Aracelio Iglesias Díaz, il leggendario leader dei lavoratori portuali e figura emblematica del movimento sindacale cubano, era nato 120 anni fa; ma a 47 anni, assassini al servizio del governo di Carlos Prío Socarrás gli hanno tolto la vita.

Nemico frontale della discriminazione per razza, origine e pensiero (lui stesso era nero, povero e comunista), a 15 anni era già un bracero (scaricatore) nel porto dell’Avana.

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L’autore intellettuale

Era il 21 settembre 1953 nella Sala del Plenum dell’Udienza di Santiago di Cuba. Il recinto era pieno di pubblico, oltre agli accusati per l’assalto alla Caserma Moncada, che avevano partecipato e tutte le persone che sono state accusate del fatto, includendo quasi tutti i dirigenti politici dei partiti dell’opposizione contro Batista e contro il golpe di Stato.

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Aracelio Iglesias: lo zar rosso del Porto de L’Avana

aracelioA 15 anni partì dalla sua casa a Pinar del Río e iniziò a lavorare tra i portuali dei moli San José nella baia della capitale e la sua giovialità ricevette l’affetto dei suoi compagni, con i quali condivideva inquietudini e conobbe le condizioni di sfruttamento alle quali erano sottoposti.

Cosi crebbero in lui il pensiero e la figura, la cui combattività determinò la sua elezione come Segretario alle Finanze del Sindacato degli Scaricatori e dei Lavoratori giornalieri e più tardi come Segretario generale.

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50 verità sulla dittatura di Fulgencio Batista (II)

Salim Lamrani – http://operamundi.uol.com.br (link alla I parte)

batista_altares24726. Fidel Castro, che firmò un’alleanza con il Direttorio Rivoluzionario nella lotta contro Batista, era in disaccordo con l’assassinio politico: “Eravamo contro Batista ma non abbiamo mai cercato di organizzare un attacco contro di lui e avremmo potuto farlo. Era vulnerabile. Era  molto più difficile combattere contro il suo esercito nelle montagne o provare a prendere una fortezza che era difesa da un reggimento. Quanti c’erano nella caserma Moncada, quel 26 luglio 1953? Quasi un migliaio di uomini, forse di più. Preparare un attacco contro Batista ed eliminarlo  era dieci o venti volte più facile, ma non l’abbiamo mai fatto. Forse il tirannicidio  è servito qualche  volta nella storia per fare la rivoluzione? Nulla cambia nelle condizioni oggettive che generano una tirannia […] Non abbiamo mai creduto nell’omicidio dei leader […], non credevamo che si annullava o si liquidava  un sistema,  eliminando i suoi leader. Combattevamo le idee  reazionarie, non gli uomini”.

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50 verità sulla dittatura di Fulgencio Batista (I)

Salim Lamrani – http://operamundi.uol.com.br

Batista25355a_crop4La dittatura di Fulgencio Batista dal 1952 al 1958 rese più rapido l’avvento della Rivoluzione cubana. Alcuni miti, attentamente alimentati dai sostenitori del vecchio regime, esiliati a Miami, e dai detrattori di Fidel Castro, ancora persistono.

1. Il colpo di stato del 10 marzo 1952 organizzato da Fulgencio Batista, ex presidente della Repubblica dal 1940 al 1944, pose fine dell’ordine costituzionale e rovesciò il governo democraticamente eletto di Carlos Prio Socarràs, pochi mesi prima delle elezioni presidenziali del giugno 1952.

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Fidel Castro, architetto della sovranità nazionale di Cuba

Salim Lamrani (almayadeen.net)  https://lapupilainsomne.wordpress.com

Il leader rivoluzionario ha realizzato il sogno dell’Apostolo ed Eroe Nazionale, José Martí, di una Cuba indipendente e restituito la sua dignità al popolo dell’isola.

fidelcapelIl trionfo della Rivoluzione a Cuba, il 1 gennaio 1959, ha generato la più importante trasformazione sociale della storia dell’America Latina. Rovesciando l’ordine e le strutture consolidate, Fidel Castro mise in discussione il potere dell’oligarchia Batista e dei conglomerati di denaro e pose l’essere umano al centro del nuovo progetto di società dedicando le risorse nazionali al popolo.

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