Tag Archives: cia

Cile: i segreti che il governo USA continua ad occultare

Peter Kornbluh

Cinquant’anni dopo il golpe militare che rovesciò Salvador Allende e instaurò la dittatura di Pinochet, esistono ancora documenti top secret sul ruolo degli USA che devono essere declassificati.

Il 25 agosto, la CIA ha pubblicato, discretamente, sul suo sito web due documenti sul golpe militare in Cile, tenuti segreti per mezzo secolo: il President’s Daily Brief (PDB – rapporto quotidiano del presidente) della mattina dell’11 settembre 1973 (il giorno del golpe) e dell’8 settembre 1973, quando l’esercito cileno stava finalizzando i suoi piani per rovesciare il governo democraticamente eletto di Salvador Allende.

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Un partito unico negli USA, J. Biden ed Elliott Abrams, esempi eloquenti

José R. Oro

I presidenti democratici, come sta facendo ora J. Biden, hanno sviluppato l’abilità di avvicinarsi alle personalità repubblicane più reazionarie, che non lo meritano in alcun modo possibile, con l’intenzione di proteggere il loro fianco destro che, ogni volta, considerano più importante e politicamente decisivo, all’interno dello spettro elettorale USA.

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La CIA, quando di guerra culturale si tratta

Oggi la CIA continua a interferire e a finanziare alcuni dei programmi TV più popolari

Raúl Antonio Capote

Una delle prime serie televisive, create negli anni ’70, con un obiettivo diretto di guerra culturale in Europa è stata Music in the Twenties, che secondo la CIA avrebbe dovuto essere promotrice ed epitome del sogno ‘americano’ nel Vecchio Continente.

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Cuba. Giugno nelle aggressioni contro l’isola

José Luis Mendez Mendez Resumen Latinoamericano

La storia delle aggressioni contro Cuba conferma, con abbondanza di esempi, che ogni giorno di ogni settimana, per mesi ed anni, per più di sei decenni, si è ordito, fabbricato o eseguito un atto ostile. Il mese di giugno non ha fatto eccezione.

Il 5 giugno 1959, il console cubano a Miami, Alonso Hidalgo Barrios, è aggredito da diversi controrivoluzionari, che gli causano gravi ferite.

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Bioterrorismo, la fame come arma di guerra

L’Isola grande delle Antille è stata vittima di questo flagello per molti decenni e lo ha combattuto in ogni spazio, forum o tribuna dove s’è presentata l’occasione

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Il Bin Laden d’America Latina…

Hernando Calvo Ospina

Cinque anni fa moriva, in Florida, il Bin Laden dell’America Latina, Luis Posada Carriles, un terrorista di origine cubana, benché la grande stampa mondiale lo abbia trattato, semplicemente, come un “notorio anticastrista”. Se n’è andato senza pagare per tutti i suoi crimini poiché un protetto dal governo USA, in particolare dalla CIA e dalla famiglia Bush.

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Quando non riescono a vincere, uccidono

Chiunque riveda la storia vedrà che gli yankee usano l’assassinio come metodo quando non riescono a sconfiggere chi non si lascia sottomettere. Gli esempi sono molti e Cuba ne ha un buon numero, perché di fronte all’impotenza di non poter impedire il trionfo della Rivoluzione del 1959, sono stati organizzati più di trecento piani per assassinare Fidel Castro, secondo i documenti segreti e le dichiarazioni delle persone coinvolte.

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Ambasciata o nido di spie?

Arthur Gonzalez

Nora Gámez Torres, giornalista cubana nazionalizzata statunitense, che si occupa di questioni cubane sui giornali El Nuevo Herald e Miami Herald, in uno dei suoi recenti articoli sulla “Sindrome dell’Avana”, ha rivelato che la Missione diplomatica yankee all’Avana è realmente un nido di spie, cosa ben nota per la forte denuncia che Cuba ha fatto nel 1987, quando ha divulgato in TV la confessione di 27 funzionari cubani collaboratori segreti della Sicurezza di Stato, che per anni hanno ingannato la CIA quando questa li ha reclutati per ottenere informazioni economiche, finanziarie, questioni relative alla salute umana e animale, al trasporto navale e aereo, alle comunicazioni e a quelle dell’area militare dell’Isola.

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John F Kennedy e le conseguenze della Baia dei Porci

Hernando Calvo Ospina

Il 14 aprile 1961, cinque navi “mercantili” si diressero dall’America centrale alla Baia dei Porci a Cuba. Per coincidenza, tre di esse portavano i nomi di Barbara, Houston e Zapata, come ha detto, all’investigatore Paul Kangas, l’ex ufficiale dell’US Air Force, Fletcher Prouty. Trasportavano una forza paramilitare di circa 1500 uomini, chiamata Brigata 2506.

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Baia dei Porci il grande fallimento della CIA

Arthur González

L’invasione mercenaria del 17 aprile 1961, dalla Baia dei Porci, organizzata e finanziata dalla CIA con l’illusione di rovesciare la Rivoluzione cubana, si convertì, in solo 66 ore dallo sbarco, nel suo grande fallimento; una sconfitta che, passati 62 anni, mantiene aperta la ferita nell’ego del governo yankee e dei suoi lacchè di Miami, motivo per cui il suo odio verso il vero vincitore, il popolo cubano, non diminuisce.

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Sabotaggio del negozio El Encanto, 62 anni dall’atto terroristico a Cuba

Il negozio El Encanto, una delle prime attività nazionalizzate a Cuba, è stato vittima 62 anni fa, un giorno come oggi, di un atto di terrorismo, finanziato dalla CIA .

L’edificio di sei piani con 65 diversi reparti commerciali è stato ridotto in macerie e con le travi d’acciaio attorcigliate, dopo che diverse bombe incendiarie sono esplose, provocando un violento incendio.

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Cade un’altra menzogna

Arthur González

Dal 1959, il regime USA non ha smesso un solo giorno di fabbricare notizie false contro la Rivoluzione cubana, come parte della sua guerra psicologica per conquistare le menti delle persone. È il suo vecchio metodo quando vuole demonizzare coloro che non si inginocchiano davanti al padrone imperiale.

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I 42 colpi di stato della Gran Bretagna dal 1945

(misionverdad.com)

Il Regno Unito ha pianificato o effettuato circa 40 tentativi di destituire governi stranieri in 27 paesi dalla fine della II Guerra Mondiale, coinvolgendo agenzie di intelligence, interventi militari occulti e palesi e omicidi, ha scoperto Declassified UK.

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Cuba: Una falsa Meta di Zuckerberg & CIA

Randy Alonso Falcon

I ragazzi di Mark Zuckerberg sono stati molto attivi contro Cuba nel 2022. Più di una pagina cubana è stata censurata dalla squadra di Palo Alto senza spiegazioni plausibili.

Una delle chiusure più note, lo scorso ottobre, è stata quella dello spazio che aveva il sito Razones de Cuba su quella rete sociale digitale. La missione di questo media sin dal suo inizio è stata quella di denunciare l’attività terroristica e sovversiva del governo USA contro il nostro paese.

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Cade un’altra menzogna

Dal 1959 il regime USA non ha smesso un solo giorno di fabbricare notizie false contro la Rivoluzione cubana, come parte della sua guerra psicologica per conquistare le menti della gente. È il loro vecchio metodo quando vogliono demonizzare chi non si inginocchia davanti al padrone imperiale.

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