Il governo USA ha pianificato, in modo freddo e calcolato, l’asfissia totale dell’economia cubana. Dall’applicazione da parte di Trump della politica di “massima pressione”, indurita durante la pandemia, il deterioramento delle condizioni di vita del popolo cubano è palpabile.
Oggi Palestina, domani Cuba: i diritti umani della “dissidenza” cubana
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion
“Israele ha promesso una risposta senza precedenti che spero possa fare adesso. (…) Magari ci accorgiamo, domani, che l’unica cosa che rimane della Striscia di Gaza è la striscia. Per porre fine a quell’incubo una volta per tutte” (1). Sono le parole del presentatore e candidato sindaco di Miami, Alex Otaola, nel suo programma.
Blocco equivale a emigrazione: 50 specialisti contro Bob Menéndez
A maggio, 20 congressisti del Partito Democratico degli USA hanno chiesto al presidente Joe Biden di revocare le “sanzioni” contro Cuba e Venezuela.
La loro tesi: quanto maggiore è il soffocamento economico di queste nazioni, tanto maggiore sarà l’emigrazione irregolare verso gli USA. E – ricordiamolo – la maggioranza dei firmatari della lettera rappresenta i distretti al confine con il Messico.
Che Cuba stia nella cosiddetta “Lista dei paesi che sponsorizzano il terrorismo”, preparata dagli USA, implica misure aggiuntive al blocco finanziario che l’Isola soffre da più di 60 anni.
Il cinismo è insuperabile. Perché dal territorio nordamericano sono state organizzate e lanciate centinaia di incursioni armate contro l’Isola, con un bilancio di quasi 3500 morti a causa del terrorismo.
Nel 1961, dopo il Trionfo della Rivoluzione, Cuba divenne il primo paese dell’America Latina e dei Caraibi a depenalizzare l’aborto (1).
Oggi viene praticato secondo tre principi: la decisione spetta esclusivamente alla donna, è realizzato negli ospedali pubblici da personale specializzato ed è assolutamente gratuito (2). Diventa reato solo quando vi è profitto, è compiuto senza il consenso della donna o in condizioni che possano mettere a rischio la sua salute o la sua vita (3).
Assalto al Campidoglio: di prigionieri e condanne negli USA e a Cuba
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación
Ai capetti pro-Trump dell’assalto al Campidoglio di Washington, nel gennaio 2021, sono imposte condanne elevate, fino a 22 anni di carcere (1). Solo due tra tutte le persone processate per quei fatti, sono state assolte (2).
Cuba fa saltare un’operazione di guerra psicologica con l’Ucraina sullo sfondo
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion
Il Governo di Cuba ha neutralizzato una rete di traffico di persone che, dalla Russia, incorporava cubani come mercenari nella guerra in Ucraina, ed ha effettuato numerosi arresti (1).
In una denuncia pubblica, ha messo nero su bianco (2): primo, che “non fa parte del conflitto bellico in Ucraina”; due, che il mercenarismo è proibito dalle sue leggi, al contrario – ricordiamo – che in tanti luoghi vengono assunti ex militari per combattere per l’Ucraina (3); e tre, che la sua presunta collaborazione in “queste azioni” è un ulteriore invenzione dei “nemici di Cuba”.
Circa l’esplosione accidentale avvenuta a Santo Domingo (Repubblica Dominicana) che, lo scorso 17 agosto, ha causato 32 vittime, media come il quotidiano spagnolo El Mundo ci hanno fornito informazioni fredde e precise (1). Senza letture politiche.
Gli USA obbligano a cancellare viaggi dell’emigrazione cubana dall’Europa: avete sentito le proteste?
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación
Quasi un anno fa, il governo USA ha annunciato che avrebbe richiesto un visto d’ingresso a chiunque avesse precedentemente visitato Cuba, dal momento che questo paese era stato dichiarato, da Washington, “sponsor del terrorismo” (1).
Hermann Tertsch nel 2012, Camila Acosta nel 2023: viaggi giornalistici nel futuro
La Televisione Cubana ha denunciato, questo sabato, come si stia preparando una nuova operazione politica e mediatica contro Cuba, a Bruxelles, in occasione del Vertice Unione Europea-CELAC. E ha scoperto un vero scandalo di pratica giornalistica fraudolenta: due reporter della Controrivoluzione cubana, Nelson Rubio (da Miami) e Camila Acosta (dall’Avana), hanno registrato, il 12 luglio, la trasmissione – presumibilmente in diretta – di quanto stava accadendo a Bruxelles in un atto contro il Governo cubano tenuto… cinque giorni dopo, il giorno 17! (1)
Fariñas e Montaner: i Gandhi cubani invocano un’invasione
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación
I media applicano una “censura chirurgica” alle posizioni su Cuba di certe figure pubbliche.
Se prestigiose personalità manifestano la loro simpatia per la Rivoluzione cubana -il caso di Nelson Mandela è il più emblematico-, le loro dichiarazioni e gesti di sostegno all’Isola scompariranno dalle loro note biografiche (1).
Otto mesi dopo l’approvazione del Codice delle Famiglie, a Cuba erano stati formalizzati più di mille matrimoni tra persone dello stesso sesso. 391 tra donne e 612 tra uomini.