Il 26 febbraio 1982, l’allora presidente Ronald Reagan diede istruzioni al suo Segretario di Stato che includesse Cuba nella cosiddetta lista di paesi che sponsorizzavano il terrorismo, in corrispondenza con quanto stipulato in una legislazione approvata tre anni prima, chiamata Law Export Administration (Sezione 6).
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“Corsi per la dirigenza”
La ricetta è semplice: dire qualsiasi cosa su democrazia e diritti umani, a mo’ di lezione, affinché i paesi dell’America Latina non “deraglino” a sinistra.
Perché la visita di Petro in Venezuela è di portata storica
Qualche giorno fa a Caracas ha avuto luogo un evento assai simbolico e che avrà un forte impatto sull’intera regione sudamericana. Il presidente colombiano Petro è stato ricevuto dal suo omologo venezuelano Maduro a palazzo Miraflores. Quest’incontro segna la ripresa e la normalizzazione delle relazioni tra i due paesi dopo la triste parentesi di Ivan Duque che in tutti i modi ha cercato in combutta con gli Stati Uniti di rovesciare Maduro rendendo la Colombia la principale piattaforma per la destabilizzazione del vicino Venezuela.
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Cuba e il terrorismo
Luis Alberto Rodriguez Angeles
Davanti al segretario di Stato USA, Antony Blinken, il presidente colombiano, Gustavo Petro, ha pronunciato una scomoda verità sull’inclusione di Cuba nella lista – elaborata dalla Casa Bianca- dei paesi “patrocinatori del terrorismo”. Ha detto: “Quello che è successo con Cuba è un’ingiustizia. Questo si chiama ingiustizia, quindi, secondo me, non dipende da noi, deve essere corretto».
Cubainformacion: il costo della pace
L’altissimo costo, per il popolo cubano, della pace in Colombia
L’Avana: dopo mezzo secolo di conflitto armato e mezzo milione di morti, nel 2016 si firmava la pace tra il Governo della Colombia e la guerriglia delle FARC. È stato un processo in cui il Governo di Cuba, generoso e neutrale, ha svolto un ruolo essenziale.
Prima analisi: il Venezuela accetta mediazione tra Petro e l’ELN
Franco Vielma Misión Verdad
Il governo colombiano guidato dal presidente Gustavo Petro ha inviato una lettera richiedendo l’incorporazione del Venezuela come garante del processo di negoziazione e pace tra la sua amministrazione e l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN).
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Modus operandi dello spionaggio uribista sul Venezuela
Con l’ascesa dell’uribismo in Colombia, sono aumentati gli sforzi per la destabilizzazione e l’agenda destituente contro il Venezuela. Dagli anni della presidenza di Álvaro Uribe Vélez, Bogotá ha preso parte a dannose azioni anti-chaviste, che sono aumentate, di intensità e quantità, durante il mandato di Iván Duque. Nell’ultimo decennio abbiamo assistito alle diverse tattiche utilizzate all’interno della strategia di guerra ibrida condotta oltre la frontiera colombiana, tra cui lo spionaggio e il sabotaggio.
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Colombia: verso la pace con giustizia sociale
Angel Guerra Cabrera https://lapupilainsomne.wordpress.com
Il governo di Gustavo Petro-Francia Márquez ha iniziato, a buon ritmo, nella sua importantissima missione e esibisce saldi progressi, ad 11 giorni dal suo insediamento. Ha già registrato davanti al Congresso il suo provvedimento faro, la riforma fiscale, senza la cui approvazione non potrebbe realizzare i programmi sociali per attuare una riforma rurale integrale, fare dell’istruzione e della salute un diritto universale e combattere frontalmente la fame nel secondo paese più diseguale dell’America Latina.
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Colombia: il programma rivoluzionario di Petro e Márquez, la vittoria degli ultimi
“Il trionfo di oggi è un fatto storico per trasformare la Colombia. Andiamo insieme per la dignità, per la giustizia sociale e ambientale e per la nostra libertà. Riceviamo un impegno per l’integrità e la trasparenza. Una consegna del popolo per la vita.
Colombia: 300 firmatari degli accordi di pace sono stati assassinati
Con l’assassinio di Juvenal Ballén Gómez il numero dei firmatari degli accordi di pace del 2016 tra lo stato colombiano e le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) uccisi raggiunge la cifra di 300 mentre la FAO denuncia una probabile crisi alimentare per il 2022 in Colombia.
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Venezuela contro il gioco sporco USA: il “rompo e mento”
Nel gioco del nemico, che identifica il capo della dirigenza bolivariana come zona di strike (colpo vincente), i bolazos (pallonate) hanno nomi perversi: assassinio, operazione Gedeon, interim presidenziale, sicariato o mercenarismo made in Colombia
José Llamos Camejo www.granma.cu
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La “libertà” che ci vogliono imporre
Due esempi niente di più. Uno da Miami e l’altro da Bogotà. In entrambi i casi, si tratta di luoghi in cui il sistema di governo imperante si afferra a porsi da esempio di “libertà e democrazia”. Benché, come è logico, ognuno può dare la propria lettura a quel concetto
Elson Concepción Pérez www.granma.cu
Piano Condor 2.0: Alex Saab viene estradato negli USA
Geraldina Colotti
Ingiustizia è fatta. Il diplomatico venezuelano Alex Saab è stato estradato negli Stati Uniti, con la complicità del governo di Capo Verde. Saab era stato sequestrato illegalmente sull’isola durante un rifornimento di carburante, a giugno de 2020, mentre era in transito per l’Iran. La Cia ha agito allora di concerto con i servizi segreti colombiani e con quelli locali per arrestare l’imprenditore di origine colombiana, accusato di violare le “sanzioni” nordamericane imposte al Venezuela, procurando alimenti al paese bolivariano.
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A cinque anni dagli accordi tra le FARC-EP e lo stato colombiano
Sono trascorsi cinque anni dalla firma degli accordi di pace tra lo Stato colombiano e le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia-Esercito del Popolo (FARC-EP), all’Avana (Cuba), dopo quattro anni di trattative.
Nonostante questo accordo sia stato firmato solo con quella che, allora, era la più grande delle organizzazioni guerrigliere, il discorso governativo e mediatico l’ha fatto sembrare come la fine della guerra in Colombia e ha iniziato a parlare di una nuova era di “post-conflitto”, come se con quella firma si fosse posto fine al conflitto sociale e armato in Colombia.
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La pace: un sogno frustrato in Colombia
Cinque anni dopo la sua firma, solo il 28% dei suoi obiettivi è stato raggiunto o sono in corso. Più di 246 ex combattenti delle FARC sono stati assassinati e sono più di 1000 i dirigenti sociali che hanno sofferto la stessa sorte
Elson Concepción Pérez www.granma.cu
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