Tag Archives: John Quincy Adams

Cuba, la «frutta» che non crede alle leggi di gravitazione politica

Raul Antonio Capote

John Quincy Adams, diplomatico e politico statunitense, che fu il sesto presidente USA (1825-1829), ha nel suo curriculum, oltre ad altre avventure imperiali, un fallito «apporto» alle scienze.

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Due secoli dell’ambita”frutta matura”

Abel González Santamaría

Esattamente 200 anni fa, il 28 aprile 1823, l’allora Segretario di Stato USA, John Quincy Adams, delineò per Cuba la cosiddetta “legge di gravitazione” o meglio nota come teoria della “frutta matura”. Nel suo approccio, comparava l’isola a un frutto che sarebbe inevitabilmente annesso agli USA, una volta staccato per la sua maturità dal tronco coloniale spagnolo. Quel giorno nel suo messaggio al ministro USA a Madrid, scrisse:

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Listen (ascolta) Biden, Cuba non è una mela

José Pertierra www.cubadebate.cu

Parole pronunciate dall’avvocato José Pertierra, nell’ambito della FIL (Fiera Internazionale del libro) di Guadalajara, all’evento “Cuba e le sue circostanze: i colpi del blocco”, 4 dicembre 2021.

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Itinerario di un’ossessione

Rosa Miriam Elizalde  www.cubadebate.cu

L’arcipelago cubano ci sta 90 volte negli USA. Non ha litio, né grandi riserve minerali e finora non si è trovato, come in Messico, un pozzo che risveglia il vorace appetito dell’industria petrolifera. Cuba è “un palmeto nel mezzo dell’oceano”, ha detto José Fornaris, poeta romantico del XIX secolo. “Un’isola intrappolata nel ciclo infernale della canna da zucchero”, l’ha descritta Jean Paul Sartre nel suo libro ‘Uragano sullo zucchero’ (1961), dove ha cercato di spiegare perché si è prodotta la Rivoluzione del 1959.

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Perversa intellettualità

Alí Ramón Rojas Olaya https://albainformazione.com

Nel 1786, quando Bolívar aveva 3 anni, Thomas Jefferson (1743-1826), prima di diventare il terzo presidente degli Stati Uniti (1801-1809) e prima che fosse redatta la dottrina Monroe, vomitò queste parole: “La nostra Confederazione deve essere considerata come il nido dal quale tutta l’America, tanto quella del Nord come quella del sud, dovrà essere popolata. Ma non crediamo che sia interesse di questo grande continente espellere gli Spagnoli. Per il momento quei paesi si trovano nelle migliori mani, e temo soltanto che queste risultino troppo deboli per mantenerli soggetti fino a quando la nostra popolazione sia cresciuta sufficientemente per andarseli a prendere pezzo dopo pezzo. Questa macabra sentenza si basa militarmente sul corpo dei Marines fondato a Filadelfia il 10 novembre del 1775.

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Un secolo americano di brutale conquista oltremare

 iniziò nella baia di Guantanamo

Miriam Pensack,  https://theintercept.com – 4 luglio 2018

È una testimonianza della destrezza retorica dell’establishment di Washington che ha etichettato la baia di Guantanamo come la casa dei terroristi più pericolosi al mondo. I leader USA volevano, naturalmente, riferirsi alle centinaia di persone, non statunitensi, detenute nella base negli ultimi 16 anni. Ma uno sguardo più ravvicinato alla storia di Guantanamo narra un racconto diverso: quello in cui gli USA, a partire da 120 anni fa, questo giugno, usarono l’enclave nel sud-est di Cuba per lanciare decadi e decadi di conquista terrorista all’estero.

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Da James Monroe a Marilyn Monroe: l’America agli americani

Raúl AntonioCapote – https://nostramerica.wordpress.com

Raúl Capote è stato un doppio agente, arruolato dalla CIA ma fedele alla Rivoluzione Cubana. Prima di cadere in questa tremenda avventura, era un docente con aspirazioni letterarie, un intellettuale con le sue inquietudini, un uomo alla ricerca di una naturale autoaffermazione. Il suo contatto con gli agenti statunitensi, lungo e teso, gli ha insegnato tante cose, prima fra tutte l’infinita gamma di strategie, di trucchi, di tecniche di destabilizzazione e di inquinamenti della realtà. Ha scritto un libro in cui ha descritto tutto questo; lo ha presentato a Roma qualche anno fa accompagnato da me che ero sicura di trovare una sala affollata anche di giornalisti attirati dalle rivelazioni contenute nel libro. La sala era mezza vuota e la stampa ha ignorato la presenza di questo straordinario testimone. Oggi Capote ha pubblicato sul Granma questo articolo che contiene molta più verità di quanta saremmo disposti a credere. (a.r.)

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La dottrina Monroe (parte II e finale)

colonna vertebrale dell’imperialismo USA

 

Dalla fine del XVIII secolo furono espresse le intenzioni del potente vicino nordamericano sull’isola di Cuba per voce delle sue principali figure politiche.

Così, dal 1805, Jefferson espresse le sue intenzioni di impadronirsi di Cuba per ragioni strategiche. Nel 1823, il segretario di stato USA, John Quincy Adams, enunciò la sua teoria della “frutta matura”: “(…) Cuba, separata dalla Spagna, cadrà necessariamente nel grembo USA…”.

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Cubainformacion: le relazioni (a)normali

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Fidel Castro, architetto della sovranità nazionale di Cuba

Salim Lamrani (almayadeen.net)  https://lapupilainsomne.wordpress.com

Il leader rivoluzionario ha realizzato il sogno dell’Apostolo ed Eroe Nazionale, José Martí, di una Cuba indipendente e restituito la sua dignità al popolo dell’isola.

fidelcapelIl trionfo della Rivoluzione a Cuba, il 1 gennaio 1959, ha generato la più importante trasformazione sociale della storia dell’America Latina. Rovesciando l’ordine e le strutture consolidate, Fidel Castro mise in discussione il potere dell’oligarchia Batista e dei conglomerati di denaro e pose l’essere umano al centro del nuovo progetto di società dedicando le risorse nazionali al popolo.

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