A partire dagli anni ’90 del XX secolo, gli USA iniziarono, con maggiore forza, il loro lavoro per realizzare la cosiddetta “transizione pacifica alla democrazia” a Cuba e ciò si riflesse nel rapporto della Commissione di Assistenza a una Cuba Libera, approvato il 6 maggio 2004 dal presidente George W. Bush, noto anche come Piano Bush.
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Cubainformacion: media e emigrazione
Quale media informa meglio sull’emigrazione cubana?
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación
L’emigrazione cubana negli USA è un tema complesso e altamente politicizzato. Per questo, quale media ci informerà in modo più approfondito ed equilibrato, e con un maggior numero di dati che ci consentano di trarre le nostre conclusioni? Un giornale europeo come El País o una rivista cubana come Alma Mater? Sembra ovvio: il media cubano darà una visione parziale, schematica, legata al governo, mentre lo spagnolo fornirà la necessaria distanza editoriale. Vero?
Frankenstein a Miami: perché i Democratici perdono la Florida?
La televisione cubana ha trasmesso questo sabato sera il film Victor Frankenstein, una delle tante versioni cinematografiche e televisive del romanzo della scrittrice britannica Mary Shelley. La storia dell’uomo che, riunendo parti di cadaveri, crea un nuovo essere che finisce per essere una mostruosità ribelle al suo creatore che non smette di motivare produttori cinematografici e televisivi, e la sua “morale”, forse senza essere qualcosa di voluto dalla sua autrice letteraria, non smette di diventare realtà nella politica contemporanea.
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Panico di fronte ai tagli a Radio e TV Martí
A Miami si diffonde il panico di fronte ai presunti tagli di finanziamento e personale nella cosiddetta Radio e TV Martí, entrambe create per cercare di sovvertire l’ordine interno a Cuba, con il banale pretesto di “informare della verità il popolo cubano”, cosa che nemmeno loro stessi credono.
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Offese al Papa, al Vaticano e alla fede
Immagino che i credenti della religione cattolica che ci sono negli USA si vergognano di un gruppo di fanatici pagati dalla mafia che rappresenta la Florida nel Congresso USA, che ha offeso il Papa, la Chiesa cattolica e i credenti di tutto il mondo.
Elson Concepción Pérez
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Biden a favore della contras cubana
Anche il Presidente degli Stati Uniti, come era del resto prevedibile, prende posizione sulle recenti manifestazioni che domenica si sono svolte in varie città di Cuba per protestare contro il governo. In una nota il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden prende posizione a favore dei manifestanti che domenica in varie città dell’isola caraibica sono scesi per strada per protestare contro il governo di Miguel Diaz Canel.
Progetto di legge o nuova burla contro le famiglie cubane
Il tema dei visti per far sì che i nazionali giungano negli USA è stato un altro degli aspetti tirati nella spazzatura dall’ex presidente Donald Trump
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María Elvira Salazar: «Io, la peggiore di tutte»
È una delle più entusiaste anti-cubane che chiede più blocco, la chiusura totale dei viaggi e impedire le rimesse
Raúl Antonio Capote www.granma.cu
Un nuovo contendente ha la lobby anti-cubana negli USA nella sua frenetica corsa per avere meriti davanti al potere imperiale, e così scalare posizioni nella politica di quel paese. Si tratta della neoeletta congressista María Elvira Salazar, che occupa o scranno del distretto 27 di Miami.
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Un nemico molto rancoroso di Biden
Angel Guerra Cabrera www.cubadebate.cu
Robert Bob Menendez è un eminente senatore cubano-americano del Partito Democratico, ma la sua lealtà è con Donald Trump piuttosto che con il presidente Joe Biden.
Nel New Jersey, stato che rappresenta al Senato, gli esperti vedevano con stupore, alcuni mesi fa, il disinteresse mostrato per la campagna presidenziale del candidato del suo partito e da come dirottava fondi della essa per promuovere la rielezione alla Camera dei deputati del suo amico, anche lui cubano-americano e nemico giurato della Rivoluzione cubana, Albio Sires.
Bob Menedez: di nuovo la vecchia volpe contro Cuba
Di fronte alla crescente pressione dei gruppi statunitensi per rivedere la politica verso Cuba, settori dell’estrema destra stanno cercando di evitarlo.
Questo mercoledì, senatori di origine cubana e altri portavoce hanno partecipato a una conferenza a Miami con l’obiettivo di chiedere al presidente Joe Biden di condizionare i negoziati con Cuba.
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Il ritorno di Cuba nella lista degli sponsor del terrorismo
quali sono le opzioni di Biden?
Rafael González Mora https://progresosemanal.us
L’ingiusta ed arbitraria reincorporazione di Cuba nella lista degli stati patrocinatori del terrorismo costituisce una decisione politica che è essenziale analizzare partendo da tre domande fondamentali: quali scopi persegue? Quali sono le sue implicazioni per la politica verso Cuba del prossimo governo USA? Quali opzioni avrebbe l’amministrazione Biden per gestire questa situazione?
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Washington procede nel suo obiettivo
di lasciare il Venezuela senza carburante questa volta ostacola le navi iraniane
(Una petroliera. Foto: Teekay Shipping Ltd)
“Consenso al Campidoglio: non è il momento di abbassare la guardia con il Venezuela”, così titola Voice of America (VOA), il mezzo di comunicazione governativo del governo degli Stati Uniti, con un articolo che fa riferimento al riposizionamento della politica statunitensi dopo la fallita incursione marittima per rovesciare il presidente Nicolás Maduro lo scorso 3 maggio.
Miami e Hialeah: politica culturale?
Per non perdere il corso anticubano attuale dettato dalla Casa Bianca, i sindaci di Miami e Hialeah si sono messi d’accordo e hanno adottato una politica culturale unica: nessun rapporto con artisti residenti nell’Isola più grande delle Antille. Né son, né rap, né reguetón, né salsa, né bolero, né rumba. Guerra fredda no, anzi calda, contro di loro.
Due grandi vittorie nostroamericane
Angel Guerra Cabrera www.cubadebate.cu
Schiacciante la sconfitta inflitta, il 23 febbraio, dal chavismo al governo neofascista USA ed ai suoi lacchè del Gruppo di Lima. La montatura mediatica di quello che avrebbe dovuto essere il passaggio del presunto aiuto umanitario è stata una vera imboscata che, i nemici del popolo venezuelano, hanno considerato, prematuramente, sarebbe stata letale. Maduro non avrebbe potuto passare “il grande giorno” invocato, alla vigilia, dall’ineffabile Pompeo.
KO a New York – Ridicolo a Miami
Randy Alonso Falcón www.cubadebate.cu
L’amministrazione Trump non apprende dai suoi fallimenti. La sua “diplomazia da cannoniere” può raccogliere alleati occasionali, ma non sostegni entusiastici nella comunità internazionale. Le minacce, gli appelli, le richieste, il disprezzo per gli altri, non sono sufficientemente efficaci di questi tempi.