María Cabrera ha sempre detto di non riuscire a piangere abbastanza per la perdita del suo piccolo Luis, morto a soli otto mesi per una grave disidratazione causata da un’epidemia di vomito e diarrea.
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Fidel, storia in Rivoluzione
Un processo rivoluzionario può essere irreversibile o meno, cosa fare quando i leader che hanno portato avanti la Rivoluzione cubana non sono più tra noi?
La risposta sta nella coscienza della militanza, nel Partito, che è la garanzia della continuità. Non possiamo dimenticare gli inizi della nostra lotta per l’indipendenza, il 10 ottobre 1868.
Rivoluzione cubana, ieri e oggi
Qual è il carburante che tiene in vita la Rivoluzione cubana, sessant’anni dopo il suo trionfo? In che modo la sua aura emancipatrice continua a diffondersi nel mondo, chiamando a raccolta coloro che sognano di costruire un ordine mondiale più giusto?
11 luglio: dal trauma all’opportunità
Miguel Alfonso Sandelis https://bufasubversiva.wordpress.com
L’11 luglio è stato un giorno traumatico per la nostra società. Gli eventi accaduti in varie parti del paese hanno costituito uno scossone per le nostre coscienze. Tra le sue cause si mescolano lo scenario avverso con gli errori accumulati e ripetuti, il congiunturale con i necessari cambi che non sono mai stati fatti o sono stati ritardati, l’opportunismo del nord con la nostra obsolescenza e conservatorismo. Ma l’11 luglio è una grande opportunità che non possiamo lasciarci scappare.
La rivoluzione dei contadini
La Rivoluzione del 1 gennaio del 1959 s’incaricò di trasfigurare quella realtà, e molto di più quella del 17 maggio dello stesso anno , una rivoluzione nell’altra, che consegnò la terra in proprietà a coloro che la lavoravano; rivendicò il sangue di Niceto Pérez, di Sabino Pupo, di Felino Rodríguez e di molti altri, tagliò le ali al latifondo e in particolare alla cupole dello zucchero; fece terminare le parcelle, lo sfratto, il tempo morto e restituì le speranze a quelle anime
Cuba: 62 anni di Rivoluzione
Angel Guerra Cabrera www.cubadebate.cu
Sessantadue anni di Rivoluzione alle porte degli USA, compiuti il 1 gennaio, segnano una trascendenza universale per l’eroica lotta del popolo cubano.
Ancora più meritoria è l’impresa quando negli ultimi quattro anni Cuba è stata sottoposta, dal governo di Donald Trump, ad un brutale rafforzamento del Blocco, che ha reso stoico quasi ogni atto della vita quotidiana. Va detto e non va dimenticato: durante la pandemia e la crisi economica che ha provocato, Trump ha fatto di tutto per portare Cuba all’asfissia.
Cuba va
Gabriel Mazzarovich https://elpopular.uy
62 anni fa, il 1 gennaio 1959, i barbudos guidati da Fidel Castro entravano all’Avana e coronavano la vittoria del popolo cubano su una delle più terribili dittature fino ad allora conosciute nel nostro continente.
Iniziava l’edificazione di un processo che le/i cubani chiamano Rivoluzione, così a lettere maiuscole, e noi con loro.
La Rivoluzione in dialogo
Bisogna apprezzare nel suo valore che di fronte alla scommessa di accentuare la tensione e la polarizzazione, il tatto politico, la moderazione e le risposte intelligenti che hanno garantito la sopravvivenza della Rivoluzione per più di 60 anni.
Il trionfo della Rivoluzione cubana è avvenuto sull’odio, la repressione e la criminalità. La sua vittoria fu contro una dittatura i cui scagnozzi si strapparono occhi e unghie, martirizzarono i giovani a morte, o li gettarono nei bassifondi come fanno le bestie selvagge con il bottino delle loro prede.
Celia: La custode dei documenti dell’insurrezione
Oggi è possibile ricostruire l’andamento minuzioso e autentico della guerra e degli inizi della Rivoluzione al potere, grazie in gran misura alla precisa visione di Celia Sánchez, e al suo acuto senso della storia
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Rivoluzione culturale
Vilma o la semplicità della grandezza
Un Partito di Rivoluzione
«Il tema del ruolo del Partito Comunista nella nostra società, al quale non rinunciamo e che è appoggiato dalla maggioranza del popolo, ha a che vedere con ragioni di fondamenta storiche, a volte non si capisce questa realtà cubana, perchè si cerca sempre di vedere la posizione del Partito o il ruolo che disimpegna il Partito Comunista de Cuba nella società nostra come un partito elettorale, ma è che nelle condizioni di Cuba, il Partito non è elettorale, ma ha a che vedere con radici storiche».
Un bastione morale chiamato Cuba
Fernando Buen Abad http://www.cubadebate.cu
In qualsiasi bilancio affettivo ed intellettuale (insieme o separati) che facciamo in America Latina e nei Caraibi, troveremo Cuba come immancabile riferimento e come impagabile debito. Non sono pochi i protagonisti politici, intellettuali o artistici che non hanno, nella loro vita ed opera, una fonte originaria di riferimento a Cuba.
Il senso del momento storico

Una lettura accurata dei discorsi e delle interviste del Comandante in Capo Fidel Castro Ruz, permette d’avvertire che il concetto di Rivoluzione acquisisce in essi un’entità propria che marca, da diversi decenni la vita politica di Cuba.
Concetto di Rivoluzione
La rivoluzione è il senso del momento storico
è cambiare tutto ciò che va cambiato
è uguaglianza e libertà piena
è essere trattato e trattare gli altri come esseri umani
è emanciparci grazie a noi stessi
e con i nostri propri sforzi
è sfidare poderose forze dominanti
dentro e fuori dall’ambito sociale e nazionale
è difendere i valori in cui si crede
al prezzo di qualsiasi sacrificio
è modestia disinteresse altruismo
solidarietà e eroismo
è non mentire mai
né violare principi etici
è convinzione profonda
che non esiste forza al mondo
capace di schiacciare la forza della verità e delle idee
rivoluzione è unità
è indipendenza
è lottare per i nostri sogni di giustizia
per Cuba e per il mondo
che è la base del nostro patriottismo
del nostro socialismo
e del nostro internazionalismo.