Tag Archives: Ronald Reagan

Le infami liste degli USA

José Luis Méndez Méndez*  Resumen Latinoamericano

 (I)

La lista degli Stati Patrocinatori del Terrorismo (SSOT) è un meccanismo di politica estera degli USA, che sanziona i paesi che, la sua Segreteria di Stato, considera abbiano fornito sostegno ad atti di terrorismo internazionale.

Cuba fu, nuovamente, designata come SSOT il 12 gennaio 2021, appena una settimana prima dell’insediamento del democratico Joseph Biden, in uno degli ultimi strascichi del repubblicano Donald Trump, al tramonto della sua amministrazione.

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Stati Uniti, la vergogna fa 37

Fabrizio Casari

Lo scorso 26 Giugno si sono compiuti 37 anni dalla sentenza della Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja, che condannò gli Stati Uniti per la guerra terroristica contro il Nicaragua e  impose di risarcire con 13 miliardi di $ il paese centroamericano. Washington non ha mai accettato quanto sentenziato dalla massima autorità giuridica internazionale e, 37 anni dopo, continua a non farlo.

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La lista di Cuba è quella della pace, non quella del terrorismo

La falsa lista USA disconosce che Cuba ha sottoscritto 19 accordi internazionali per combattere il terrorismo; che mai ha utilizzato il proprio territorio per organizzare azioni di questo tipo, e mai le ha finanziate. Disconosce anche che è stata vittima di quel flagello

Oscar Sanchez Serra

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Luttuoso anniversario

José Ramón Cabañas Rodríguez

Il 26 febbraio 1982, l’allora presidente Ronald Reagan diede istruzioni al suo Segretario di Stato che includesse Cuba nella cosiddetta lista di paesi che sponsorizzavano il terrorismo, in corrispondenza con quanto stipulato in una legislazione approvata tre anni prima, chiamata Law Export Administration (Sezione 6).

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Cubainformacion: borghesi spaventati

Solidarietà contro odio in Messico

 

Pochi giorni fa, abbiamo visto il Movimento Messicano di Solidarietà con Cuba difendere l’ambasciata cubana nel proprio paese contro una provocazione della Controrivoluzione, guidata da Orlando Gutiérrez Boronat.

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Escludere Cuba è qualcosa di vecchio e fallito

Arthur Gonzalez. https://heraldocubano.wordpress.com

Gli USA non traggono esperienze dai loro fallimenti con Cuba, l’arroganza e l’odio verso la Rivoluzione li acceca ed è per questo che ripetono le loro vecchie politiche, benché raccolgano solo delusioni. Ne è un esempio la recente dichiarazione del Sottosegretario di Stato in merito alla decisione del suo governo di escludere Cuba, insieme a Venezuela e Nicaragua, dal prossimo Vertice delle Americhe che si terrà negli USA.

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Società, affari, guerre e golpismo

Una rete di fondazioni e società con sede a Washington mantiene viva la fiamma golpista degli anni di Reagan

Julian Macias

‘Non guardare in alto’ è stata una delle rivelazioni cinematografiche che hanno dato il tocco finale a questo 2021 e non è difficile spiegare il perché. Sotto un manto distopico, ci colpisce in faccia con una realtà presente giorno dopo giorno: il meteorite è il riscaldamento globale, la pandemia, la crisi finanziaria del 2009, l’esaurimento delle materie prime… Il nostro presidente Orléan sono i Trump, Bolsonaro, Ayuso… Il nostro BASH sono Cambridge Analytica, Palantir, Google, Facebook, CLS Strategies… La nostra ricchezza meteoritica è costituita da criptovalute, petrolio, gas, minerali… Il nostro Daily RIP sono le Fox News, le Ana Rosa Quintana e Susana Grisso…

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L’invasione nordamericana di Grenada

Masterok 27 aprile 2020

Nel 2014, in una delle riunioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite su Ucraina e Crimea, Vitalij Churkin ricordò ai colleghi: “Tanti anni fa, gli Stati Uniti inviarono truppe… occuparono Grenada, per così dire. Allo stesso tempo, il presidente Reagan ha affermato che proteggevano i cittadini nordamericani che vivevano lì. E ce ne era un migliaio. E non c’era alcuna minaccia dalle autorità di Grenada allora per tali cittadini nordamericani. Ma abbiamo milioni di cittadini che vivono lì che hanno paura di tali atrocità”, disse Churkin.

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I diversi 11 settembre

José Ramón Cabañas Rodríguez  www.cubadebate.cu

Questo 11 settembre persone di tutto il mondo ricorderanno le vittime degli attacchi contro le Torri Gemelle di New York. Più di 3000 vite strappate, alcune delle quali di origine cubana. I loro parenti ancora oggi non si sono ripresi dalla perdita e in alcuni casi non hanno nemmeno potuto ricevere i resti fisici dei loro cari.

Grazie ai media e al nascente internet, un evento locale è diventato globale in un istante e si è creata un’immagine degli USA come unica vittima di attacchi, che non corrispondeva con gli antecedenti storici.

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Grenada 42 anni fa la Rivoluzione

La rivoluzione di Grenada, guidata da Maurice Bishop il 13 marzo 1979, commemora il suo 42° anniversario, ricordando l’assassinio del suo dirigente e l’invasione militare USA del 25 ottobre 1983.

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Fidel e l’industria dell’odio

Abner Barrera Rivera www.cubadebate.cu

Da quando trionfò la Rivoluzione cubana, l’imperialismo ha utilizzato tutte le risorse possibili per demonizzarla e presentare Fidel Castro come il demonio; così il dirigente cubano incarnava tutti i mali.

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La scommessa anticubana di Trump e la macchina del tempo

MSc Luis Daniel Carreras Martorell

Quando Ronald Reagan si è insediato nel 1980, era determinato a collocare ai vertici del suo governo le persone che avevano avuto successo negli affari. La filosofia alla base dell’azione era che queste persone avevano dimostrato la loro capacità di avere successo diventando ricche e che quindi la loro motivazione a servire il governo era di non usare la loro posizione per aumentare il loro patrimonio personale. Al contrario, sono stati in grado di utilizzare la loro esperienza per far funzionare il paese e la società in generale.

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Elezioni negli USA: il circo della democrazia

I candidati presidenziali negli USA devono avere sufficiente resistenza per sopportare una concorrenza dove tutto vale: il colpo basso e astuto, gli attacchi personali, razziali, di genere, la menzogna, la bassezza, l’inganno, la trappola

Raúl Antonio Capote  www.granma.cu

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Bolivia, laboratorio di una nuova strategia di destabilizzazione

La stampa internazionale è cauta nel riferire quanto accade in Bolivia. Descrive il rovesciamento del presidente Evo Morales, parla di un ennesimo colpo di Stato, ma non riesce a inquadrare quel che sta davvero succedendo. Non si accorge del nascere d’una nuova forza politica, finora sconosciuta in America Latina. Secondo Thierry Meyssan, se le autorità religiose del continente non si assumeranno subito le proprie responsabilità, niente riuscirà a impedire il dilagare del caos.

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Cubainformacion: da Rambo a Jack Ryan


Ieri Rambo, oggi Jack Ryan: industria culturale per la guerra

 

Alla fine degli anni ’80, la propaganda antisovietica veniva, dagli USA, per mano del personaggio di Rambo.

Combatteva “l’invasione russa” in Afghanistan, insieme ai freedom fighters di allora, in seguito noti come…”talebani”.

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