Tag Archives: Salvador Allende

Cile: i segreti che il governo USA continua ad occultare

Peter Kornbluh

Cinquant’anni dopo il golpe militare che rovesciò Salvador Allende e instaurò la dittatura di Pinochet, esistono ancora documenti top secret sul ruolo degli USA che devono essere declassificati.

Il 25 agosto, la CIA ha pubblicato, discretamente, sul suo sito web due documenti sul golpe militare in Cile, tenuti segreti per mezzo secolo: il President’s Daily Brief (PDB – rapporto quotidiano del presidente) della mattina dell’11 settembre 1973 (il giorno del golpe) e dell’8 settembre 1973, quando l’esercito cileno stava finalizzando i suoi piani per rovesciare il governo democraticamente eletto di Salvador Allende.

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Cile: 11 settembre 1973

11 settembre 1973, discorso del Presidente Salvador Allende alla radio

 

7.55 A.M., Radio Corporación

Parla il Presidente della Repubblica da La Moneda, residenza ufficiale del Presidente della Repubblica del Cile.

“Viene segnalato da informazioni certe che un settore della Marina avrebbe isolato Valparaiso e che la città sarebbe stata occupata. Ciò rappresenta una sollevazione contro il Governo, Governo legittimamente costituito, Governo sostenuto dalla legge e dalla volontà del cittadino.

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I tre golpe contro Salvador Allende

Nei giorni scorsi è circolata la notizia della parziale declassificazione da parte della Central Intelligence Agency (CIA) statunitense di due Presidential Daily Briefings (PDB), preparati per essere letti da Richard Nixon. Il primo è datato 8 settembre e il secondo 11 settembre, durante il colpo di Stato del 1973 contro il presidente cileno Salvador Allende.

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Salvador Allende e Cuba

Nel 1952, il Che conobbe Salvador Allende durante il suo primo viaggio in Sud America, quando l’argentino ascoltò due dei suoi discorsi alla radio durante la sua prima campagna presidenziale.

Ms.C.Abel Aguilera Vega

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Un discorso di Allende per le nuove generazioni

Ariel Dorfman*   Nostramerica… (wordpress.com)

Mezzo secolo fa, alla fine del 1972, una moltitudine di cileni occupava le strade di Santiago –io ero uno di loro- per appoggiare il presidente Allende che intraprendeva un viaggio all’estero in un momento cruciale per la nostra nazione. Il processo inedito che avevamo inaugurato, di avanzare verso il socialismo utilizzando mezzi democratici, era sotto assedio. Nel paese, un’opposizione conservatrice cilena fortemente armata e violenta sabotava il governo di sinistra mentre fuori erano in agguato avversari potenti: Nixon e la sua eminenza nera, Henry Kissinger; corporazioni multinazionali; istituzioni finanziarie internazionali e, ovviamente, la CIA.

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Cile: piano per la ricerca delle persone scomparse durante la dittatura

Il presidente del Cile, Gabriel Boric, ha annunciato oggi un Piano nazionale di ricerca per più di mille persone scomparse durante la dittatura (1973-1990) e di cui non si conosce ancora la sorte.

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Fidel Castro in Cile

Maité Piñero – https://nostramerica.wordpress.com

“Fidel, il Cile ti apre il suo cuore” titola il quotidiano ‘Clarín’ del 10 novembre 1971, quando Fidel Castro atterra all’aeroporto di Antofagasta. Si tratta della sua prima visita nel continente da quando, per ingiunzione di Washington, tutti gli Stati, eccetto il Messico, hanno rotto le relazioni con Cuba.

Salvador Allende è stato eletto presidente un anno prima e la Unidad Popular (UP) ha ottenuto la maggioranza assoluta alle legislative di marzo. Un popolo vibrante di entusiasmo e di speranza riceve il rivoluzionario cubano.

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11.09.73: golpe in Cile

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I diversi 11 settembre

José Ramón Cabañas Rodríguez  www.cubadebate.cu

Questo 11 settembre persone di tutto il mondo ricorderanno le vittime degli attacchi contro le Torri Gemelle di New York. Più di 3000 vite strappate, alcune delle quali di origine cubana. I loro parenti ancora oggi non si sono ripresi dalla perdita e in alcuni casi non hanno nemmeno potuto ricevere i resti fisici dei loro cari.

Grazie ai media e al nascente internet, un evento locale è diventato globale in un istante e si è creata un’immagine degli USA come unica vittima di attacchi, che non corrispondeva con gli antecedenti storici.

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Cile 11.09.73: x non dimenticare

I Maestri del Socialismo

LE RAGIONI PER CUI L’IMPERIALISMO USA DISTRUSSE IL GOVERNO ALLENDE

“Non vedo alcuna ragione per cui ad un paese dovrebbe essere permesso di diventare marxista soltanto perché il suo popolo è irresponsabile. La questione è troppo importante perché gli elettori cileni possano essere lasciati a decidere da soli.”

“Di tutti i capi di governo dell’America Latina, noi ritenemmo Allende il più pernicioso per gli interessi del nostro paese. Egli era palesemente pro-Castro e si opponeva agli Stati Uniti. Le sue politiche interne erano una minaccia per la democrazia cilena e per i diritti umani.”

(Henry Kissinger)

Anche prima della sua vittoria elettorale (avvenuta nel 1970), Allende attirò rapidamente su di sé il veto dell’establishment politico statunitense. A causa delle sue idee socialiste, si cominciò a temere che ben presto il Cile sarebbe diventato una nazione comunista e sarebbe entrato nella sfera d’influenza dell’Unione Sovietica. Per di più gli USA avevano cospicui interessi economici in Cile, con società come ITT, Anaconda, Kennecott ed altre. L’amministrazione Nixon, in particolare, fu la più strenua oppositrice di Allende, per il quale nutriva un’ostilità che il Presidente ammetteva apertamente.

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Nuovi documenti CIA confermano ruolo USA nel Golpe contro Allende

I documenti declassificati mostrano come Nixon e Kissinger abbiano stabilito la strategia di destabilizzazione e come l’hanno attuata

www.lantidiplomatico.it

All’inizio di questo mese, l’Archivio della sicurezza nazionale USA, NSA, ha pubblicato una raccolta di documenti declassificati che forniscono una registrazione dettagliata di come e perché il presidente statunitense dell’epoca, Richard Nixon (1968-1973) e il suo consigliere per la sicurezza nazionale, Henry Kissinger, stabilirono e seguirono una politica di destabilizzazione in Cile prima della vittoria di Salvador Allende.
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Messaggio Atto Internazionale 50esimo Unidad Popular del Cile

Díaz-Canel: Entusiasma ed emoziona che le forze della sinistra d’ America Latina onorino la nostra comune storia di lotte

Messaggio del Presidente della Repubblica di Cuba in occasione dell’Atto Internazionale in omaggio al cinquantenario dell’Unità Popolare del Cile

www.granma.cu

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Io ero lì, quell’11 settembre del 73 in Cile

Cile 11/09/73: il golpe per fermare la rivoluzione. Il racconto di Erwin Ibarra che all’epoca studiava per entrare nella guardia di Allende

www.ancorafischiailvento.org

«Tre anni prima del golpe la vittoria di Allende fu anche un effetto delle divisioni nella destra. Unidad Popular, invece, era la coalizione che aveva messo insieme i due principali partiti operai (il Pc e i socialisti) con due forze borghesi (il partito radicale e una scissione della Dc, la Izquierda Cristiana) su quello che venne chiamato il “programma delle 40 misure”». L’undici settembre del 73 sorprese Erwin Ibarra, diciannovenne, all’ombra delle Ande, non lontano da Santiago. Lì, a Cañaveral, c’era una delle residenze presidenziali trasformata in scuola militare e politica del Grupo de Amigos Personales del Presidente, una sorta di scorta armata di Allende.

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Allende

Il colpo di stato ci ricorda che laddove il socialismo ha mostrato le migliori possibilità di rendere possibile la vita per i nostri popoli, il capitalismo lo ha combattuto con soffocamento e morte.

Karima Oliva Bello  www.granma.cu

Il colpo di stato in Cile ci ricorda che i criminali non furono solo quel gruppo di militari senza scrupoli né umanità. Il crimine fu economico, ebbe il suo fondamento nell’opera del Premio Nobel per l’Economia Milton Friedman: solo uccidendo il popolo cileno e annegando nel sangue la sua resistenza gli si è potuto imporre loro la nuova fase del capitalismo.

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Allende: “Ho fede nel Cile e nel suo destino”

Nelle strade di Santiago del Cile, l’immagine di Salvador Allende è portata da giovani manifestanti che rivendicano il loro diritto a una vita dignitosa, anche se la maggior parte di loro ha meno di 47 anni quando il Presidente muore l’11 settembre.

Nella Plaza Italia, ribattezzata dal popolo La Dignidad, il volto di Allende è un simbolo di lotta, anche se il suo governo, iniziato nel 1970 a beneficio delle grandi maggioranze e della sovranità del suo Paese, è stato rovesciato nel 1973 dal colpo di Stato militare guidato dal generale Augusto Pinochet, con l’espresso sostegno del governo USA.

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