I documenti declassificati mostrano come Nixon e Kissinger abbiano stabilito la strategia di destabilizzazione e come l’hanno attuata

I documenti declassificati mostrano come Nixon e Kissinger abbiano stabilito la strategia di destabilizzazione e come l’hanno attuata
Continue reading “Messaggio Atto Internazionale 50esimo Unidad Popular del Cile” »
«Tre anni prima del golpe la vittoria di Allende fu anche un effetto delle divisioni nella destra. Unidad Popular, invece, era la coalizione che aveva messo insieme i due principali partiti operai (il Pc e i socialisti) con due forze borghesi (il partito radicale e una scissione della Dc, la Izquierda Cristiana) su quello che venne chiamato il “programma delle 40 misure”». L’undici settembre del 73 sorprese Erwin Ibarra, diciannovenne, all’ombra delle Ande, non lontano da Santiago. Lì, a Cañaveral, c’era una delle residenze presidenziali trasformata in scuola militare e politica del Grupo de Amigos Personales del Presidente, una sorta di scorta armata di Allende.
Continue reading “Io ero lì, quell’11 settembre del 73 in Cile” »
Il colpo di stato ci ricorda che laddove il socialismo ha mostrato le migliori possibilità di rendere possibile la vita per i nostri popoli, il capitalismo lo ha combattuto con soffocamento e morte.
Karima Oliva Bello www.granma.cu
Il colpo di stato in Cile ci ricorda che i criminali non furono solo quel gruppo di militari senza scrupoli né umanità. Il crimine fu economico, ebbe il suo fondamento nell’opera del Premio Nobel per l’Economia Milton Friedman: solo uccidendo il popolo cileno e annegando nel sangue la sua resistenza gli si è potuto imporre loro la nuova fase del capitalismo.
Nelle strade di Santiago del Cile, l’immagine di Salvador Allende è portata da giovani manifestanti che rivendicano il loro diritto a una vita dignitosa, anche se la maggior parte di loro ha meno di 47 anni quando il Presidente muore l’11 settembre.
Nella Plaza Italia, ribattezzata dal popolo La Dignidad, il volto di Allende è un simbolo di lotta, anche se il suo governo, iniziato nel 1970 a beneficio delle grandi maggioranze e della sovranità del suo Paese, è stato rovesciato nel 1973 dal colpo di Stato militare guidato dal generale Augusto Pinochet, con l’espresso sostegno del governo USA.
Continue reading “Allende: “Ho fede nel Cile e nel suo destino”” »
di Marcos Roitman Rosenmann (*); da: jornada.com.ar; 10.9.2020
Alle 7.15 dell’11 settembre 1973 il presidente Salvador Allende si accomiata da sua moglie Hortensia Bussi e lascia la casa presidenziale, in Calle Tomàs Moro 220. Destinazione il palazzo de La Moneda.
Dopo mille giorni di assedio la borghesia cilena, i partiti politici della destra ed il regime Nixon-Kissinger spezzano il ruolo astensionista delle forze armate.
Continue reading “11 settembre 1973: il tradimento di tre generali” »
di Giorgio Cremaschi www.lantidiplomatico.it
Giorgio Almirante – nazifascista non pentito a cui oggi in questo paese dominato da memoria distorta e falsa si vorrebbero dedicare vie – dichiarò entusiasta che il golpe contro Allende era la più grave sconfitta del marxismo dalla fine della guerra. Purtroppo questa sua infamia annunciava la realtà. Il golpe realizzato da militari fascisti con la complicità iniziale della DC e delle cosiddette forze democratiche di opposizione cilene, cambiò in peggio la storia del mondo.
Atilio Borón, Internationalist 360°, http://aurorasito.altervista.org
Ci sono date che sono pietre miliari indelebili nella storia della Nostra America. Oggi, 4 settembre, è uno di quei giorni. Come il 1° gennaio 1959, il trionfo della rivoluzione cubana; o il 13 aprile 2002, quando il popolo venezuelano scese in piazza e reinsediando Hugo Chávez, prigioniero dei golpisti, nel palazzo di Miraflores; o il 17 ottobre 1945, quando le masse popolari argentine ottennero la liberazione del colonnello Perón e iniziarono a scrivere una nuova pagina nella loro storia nazionale.
Continue reading “Salvador Allende, cinquant’anni dopo la sua vittoria” »
Angel Guerra Cabrera www.cubadebate.cu
Dopo due candidature, al suo terzo tentativo, il medico Salvador Allende vinse la presidenza del Cile per mano di una coalizione di partiti di sinistra chiamata Unidad Popular (UP). La bandiera dell’UP era frutto di una storia di lotte, iniziata con gli eroici scioperi dei lavoratori delle miniere di salnitro nei primi decenni del XX secolo.
Nel mezzo delle proteste in Cile, della repressione e torture, la destra di quel paese attacca uno dei riferimenti storici della sinistra mondiale: Salvador Allende.
La sua tomba è apparsa, a Santiago, piena di graffiti che appellavano ad un colpo di stato come quello del 1973.
Continue reading “Cubainformacion: attacco a Salvador Allende” »
Discorso pronunciato da Fidel Castro Ruz, presidente della Repubblica di Cuba, in solidarietà all’eroico popolo del Cile e in omaggio postumo al dott. Salvador Allende – 28 settembre 1973
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Amici miei,
Sicuramente questa sarà l’ultima opportunità in cui posso rivolgermi a voi.
La Forza Aerea ha bombardato le antenne di Radio Portales e Radio Corporación.
Le mie parole non contengono amarezza bensì disinganno.
“E’ sabotaggio, la dinamica è la stessa di quella che ha portato al golpe contro Allende nel 1973”. Il senatore cileno Alexandro Navarro, militante del Partito Progressista del Cile, commenta così l’attacco tecnologico che sta rendendo la vita dura al popolo venezuelano: impossibile telefonare, collegarsi a internet, prendere il metro, vedere la televisione… Un gravissimo attacco cibernetico al cervello del sistema elettrico – definito dal governo il più grave subito finora dalla repubblica bolivariana – ha lasciato al buio gran parte del paese.
Continue reading “Lo stesso copione che utilizzarono per fare fuori Allende” »
Ángel Guerra Cabrera https://lapupilainsomne.wordpress.com
Dopo il trionfo della Rivoluzione cubana, l’America Latina ed i Caraibi si convertirono in campo di battaglia politica (e, talvolta, militare) tra l’imperialismo yankee, alleato alle destre locali, e le forze popolari. Il Cile fu un caso emblematico.