Tag Archives: soft power

Cubainformacion: diplomazia medica?

Cuba: diplomazia medica, soft power?

 

Leggiamo ogni tipo di interpretazione di qualcosa che, per la mente neoliberale, è inspiegabile: la cooperazione internazionale cubana.

Non è altro che una strategia di “soft power”, ci dicono: una “diplomazia medica” per ottenere, ad esempio, voti favorevoli all’ONU.

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Cuba, Venezuela ed i limiti della dottrina del potere intelligente

Jesús Arboleya Cervera  www.cubadebate.cu

Davanti al fallimento della politica contro Cuba, Barack Obama decise di provare “altri metodi” e confidare che la “seduzione dello stile di vita USA” avrebbe condotto allo crollo del socialismo cubano.

Si iniziava un momento in cui la diplomazia si imponeva sullo scontro, di modo che il blocco economico e altre misure volte ad esacerbare le tensioni tra le due parti risultavano disfunzionali a questa politica.

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Gli USA dal Soft Power allo Sharp Power

Arthur González

L’attuale politica che sviluppano gli USA verso Cuba è passata bruscamente dal Soft Power -Potere Morbido o Intelligente-, applicato dal presidente Barack Obama, al Sharp Power -Potere Acuto o Penetrante- che viene attuata dall’attuale presidente Donald Trump.

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Sette coincidenze tra le proteste in Nicaragua e Venezuela

Mision Verdad  – https://aurorasito.wordpress.com

Ci sono diverse coincidenze tra le violenze in Nicaragua negli ultimi giorni e quelle antichaviste nel 2014 e 2017. Non si tratta solo di chi finanzia tali operazioni, ma di come sono gestite via social media. Di seguito sono riportati sette confronti che lo confermano.

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Aspetti chiave della fallita rivoluzione colorata in Nicaragua

William Serafino http://www.nicaleaks.com

Sono già vari giorni di violente dimostrazioni nella nazione centroamericana. Sia il profilo del messaggio politico che il comportamento dei media, oltre l’uso di metodi insurrezionali di protesta e per la stessa storia di un paese occupato ed in cui, in diverse occasioni, sono intervenuti gli USA indicano che siamo in presenza di un nuovo tentativo di cambo di regime sotto il formato di rivoluzione colorata. Per quanto riguarda gli obiettivi e la loro pragmatica globale, nulla di nuovo. Minare la pace del Nicaragua e fabbricare le condizioni interne per una fase di persecuzione geopolitica, si disegnano come le finalità immediate dell’operazione.

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Resistenza cubana alla guerra ideologica USA

Alcune considerazioni sulla resistenza cubana contro la guerra ideologica e politica USA

Arnold August  – https://lapupilainsomne.wordpress.com

culturayideeDi pensiero è la più grande guerra che ci si fa; vinciamola col pensiero”. José Martí

Prima di lasciare Montreal rotta su L’Avana, nel marzo 2016, al fine di coprire il viaggio di Obama ho scritto un articolo sui rapporti Cuba-USA. Riguardo alla guerra culturale che, nel senso più ampio del termine, comprende aggressione ideologica e politica, ho esposto:

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Cubainformacion: il potere ‘intelligente’ di Obama

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Di fronte al soft power, né censura né complicità: analisi

Iroel Sánchez https://lapupilainsomne.wordpress.com

gadafi_8Secondo il programma della sua visita a Cuba, ad eccezione della dichiarazione congiunta che farà dopo aver concluso il suo incontro con il Presidente Raul Castro, Obama non avrà interazione con la stampa cubana, il discorso che darà al Gran Teatro de La Habana e sarà diffuso all’intero paese non potrà essere seguito da domande o commenti del pubblico, ma quale spontaneo, interattivo, aperto e semplice è il Presidente che dice “que bolà” e “no es facil”, e s’interessa degli almendrones (vecchio tipo di auto USA), mentre alterna lo sguardo al copione doppiamente posto sul tavolo ed il teleprompter, e si prepara a sbarcare a l’Avana con aerei dell’Air force e una flotta di veicoli blindati.

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Obama,”nuova era” con Cuba e Vertice CELAC

Carlos Fazio https://lapupilainsomne.wordpress.com

cubapiedeIl 17 dicembre, dopo 18 mesi di negoziati segreti con la mediazione del Vaticano, il presidente Barack Obama ha riconosciuto il fallimento della politica di forza degli USA verso Cuba, e ha dato un cambio di direzione che dovrà portare ad un normalizzazione delle relazioni diplomatiche con l’isola.

Ha vinto la politica di principio dell’Avana. E’ stata una vittoria storica; la diplomazia cubana ha costretto alla sepoltura la logica della guerra fredda guidata da dieci successive amministrazioni della Casa Bianca, da Dwight Eisenhower a George W. Bush. E lo ha fatto senza abbassare la guardia.

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Cubainformacion: il soft power di Obama

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