CROCE ROSSA DENUNCIA TORTURE SU DETENUTI

 

In un rapporto confidenziale inviato alla Casa Bianca

 


30/11/2004

 

Roma, 30 nov. (Apcom)

 

New York Times e Financial Times aprono le loro edizioni on-line con il medesimo articolo a firma di Neil A. Lewis dal titolo "La croce rossa denuncia abusi a Guantanamo". Non si tratta di una notizia vecchia, sebbene ormai la frequenza delle denunce di abusi su detenuti può indurre a confusione, bensì di un rapporto confidenziale dell'Icrc (Comitato internazionale della Croce rossa) indirizzato al governo di Washington nel quale si denuncia l'uso intenzionale da parte dei militari americani della coercizione fisica e psicologica, "equivalente a tortura", sui detenuti di Guantanamo. Il rapporto, che si riferisce a una visita effettuata nel giugno 2004, è stato consegnato ai legali della Casa Bianca, al Pentagono e al Dipartimento di stato e ai comandi del centro di detenzioni di Guantanamo. Il Nyt è riuscito ad ottenere un memorandum, basato sul rapporto, che ne riporta ampi stralci.

 

E' la prima volta che la Croce Rossa, che ha effettuato visite a Guantanamo fin dal gennaio 2002, si esprime in termini così forti sul trattamento dei prigionieri. Gli inviati dell'Icrc hanno verificato un sistema volto a fiaccare la volontà dei prigionieri di Guantanamo, ora circa 550, e di renderli completamente dipendenti dai loro 'inquisitori' tramite "azioni umilianti, isolamento, temperature estreme, posizioni fisiche obbligate". I metodi utilizzati sono stati definiti via via più "repressivi e raffinati" che nelle visite precedenti.

 

Interrogato sulle denunce contenute nel rapporto, un portavoce del Pentagono ha risposto: "Gli Stati uniti svolgono un'operazione di detenzione inoffensiva, umana e professionale, atta a procurare importanti informazioni nella lotta al terrorismo".

 

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