Un appello per Cuba:

 

 

chiunque voglia inviare un contributo di solidarietà,

può fare una donazione intestata a:

 

ICAP sul conto n°439 011 103 122 32


del BANCO METROPOLITANO - L'AVANA - CUBA

 

 

‘Charley’ ha provocato danni per

 

più di un miliardo di dollari
 

 

• Più di 70.000 abitazioni e migliaia di ettari di terra coltivata
sono stati totalmente o parzialmente rovinati

 

 

A. RIOS JAUREGUI, 27 agosto 2004

 

Il primo segretario del Partito di Città de L’Avana Pedro Saez Montejo ha reso noto ieri, durante il suo intervento nella Tavola Rotonda Informativa, che i danni causati a Cuba dall’uragano ‘Charley’ sono stimati in più di un miliardo di dollari, ma che questa cifra potrebbe salire.

 

Secondo i dati forniti da Saez, i danni di ‘Charley’ sull’economia dell’occidente del paese hanno riguardato principalmente: 70.000 abitazioni e migliaia di ettari di terra coltivata; i servizi di elettricità (1.400 pali della luce, 28 torri dell’alta tensione e 291 trasformatori abbattuti), acqua e telefonia; 798 centri educativi, 312 centri di salute, 60 installazioni sportive e 63 culturali nelle due province de l’Avana.

 

Per esemplificare  il grado di devastazione ha detto che in entrambi i territori sono stati raccolti finora più di 900.000 metri cubi di alberi e fogliame abbattuti e che tuttora ne restano una gran quantità.

 

Il Primo Segretario e membro del Buro Politico ha segnalato che a l’Avana esistono tuttora istituti pre universitari adibiti ad alloggio per gli evacuati. Si spera di risolvere rapidamente la situazione, in modo che queste scuole siano pronte a riaprire per la data di inizio del corso. “Le installazioni danneggiate hanno già ricevuto i mezzi necessari” – ha detto Saez – “e pensiamo che il corso scolastico possa iniziare per la data fissata , anche se potranno verificarsi isolati casi di scuole non ancora pronte”.

 

Juan Antonio Pruna, direttore generale dell’Unione Elettrica, ha reso noto che nella notte tra ieri ed oggi avrebbero ricominciato a funzionare le prime unità della centrale termoelettrica ‘Maximo Gomez’ del Mariel, ridando energia alle zone che continuavano ad esserne sprovviste. “Ma anche se la corrente elettrica è di nuovo nei circuiti” – ha sottolineato Pruna – “in alcune zone il servizio non è ancora ripristinato, perché è necessario completare prima i lavori nei circuiti di distribuzione”.

La situazione elettrica di Pinar del Rio è singolare, in quanto è la prima volta che una provincia rimane per così tanto tempo senza corrente (11 giorni) pur non essendo stata direttamente colpita dall’uragano.

 

Per quanto riguarda le province de L’Avana e di Città de L’Avana la strategia adottata dall’Unione Elettrica dopo il passaggio di ‘Charley’ è stata quella di dare la priorità ai siti vitali, scopo raggiunto con l’aiuto di gruppi elettrogeni. “L’obiettivo immediato del nostro lavoro” – ha detto lo specialista – “è il ripristino delle linee da 220 in direzione di Pinar del Rio e di un doppio circuito che va da Città de L’Avana al Mariel”.

 

L’uragano ‘Charley’, che è diventato di categoria 3 durante il suo passaggio sull’Isola, è considerato un uragano secco. Nelle zone dove è più piovuto le precipitazioni sono state calcolate in 100-150 millimetri, una proporzione non significativa per la situazione di siccità in cui si trovavano le province de l’Avana prima del suo passaggio. Secondo quanto si è saputo durante la Tavola Rotonda, le attuali limitazioni della fornitura d’acqua nella capitale non sono una conseguenza dell’uragano ma della siccità. Già prima di ‘Charley’ 94.000 persone in città ricevevano l’acqua solo grazie a pompe.

 

Il presidente esecutivo di ETECSA José Antonio Fernandez ha spiegato che si spera di ripristinare i normali livelli di servizio telefonico entro il 31 agosto, anche se le linee non potranno essere recuperate completamente fino ad ottobre. “Ciononostante” – ha detto – “non ne risentirà il servizio, in quanto vengono utilizzati metodi alternativi come i sistemi senza fili, che a L’Avana sostituiscono 100 chilometri di linee rovinate”.  

 

La capitale ha avuto più di 31.000 abitazioni danneggiate, delle quali 469 completamente crollate. Juan Contino, presidente del Governo della città, ha reso noto che 852 persone sono tuttora alloggiate in ricoveri. Ha inoltre precisato che si calcolano in più di 8.000 gli alberi abbattuti ed in più di 500.000 metri cubi i rifiuti solidi raccolti, ma il loro volume totale è immenso e la loro raccolta non è ancora conclusa. Il prossimo fine settimana ci sarà un’altra mobilitazione popolare avente lo scopo di continuare questo lavoro.

 

Ivan Ordaz, primo segretario del Partito de l’Avana, ha informato che la provincia conta tuttora 12.690 evacuati e che ammontano rispettivamente a 3.127 ed a 41.236 le installazioni economiche e le abitazioni danneggiate. Per quanto riguarda le comunicazioni sono stati recuperati 6.000 dei circa 8.150 servizi devastati ed il 48% dei consumatori del territorio ha di nuovo l’elettricità.
 

 

 



Cuba oggi, dopo Charley

 

(da GRANMA INTERNACIONAL, 20 agosto 2004)

 


Più di 27.800 persone stanno lavorando al recupero includendo le forze di diverse province e anche la popolazione, che sta aiutando come sempre.

 

 


Le province occidentali sono le più danneggiate dal passaggio dell’uragano Charley nelle prime ore di venerdì 13 ma stanno cercando di ritornare alla normalità. Non c’è luogo dove la gente non stia lavorando alla rimozione di un albero caduto, ad offrire aiuto a un vicino la cui casa è stata mezza distrutta, a mostrare  solidarietà di fronte a molti casi commoventi, senza però perdere il proverbiale ottimismo cubano che non tralascia di apprezzare una partita a domino a quattro mani, mentre si aspetta che ritorni l’elettricità.


Proprio il servizio elettrico e il rifornimento di acqua con la pulizia delle strade nella capitale sono i primi obiettivi per il recupero. La AIN
- Agenzia di Informazioni Nazionali - ha reso noto che sono circa 27.800 le persone che stanno lavorando associate alle forze di altre province e alla popolazione, sempre volonterosa, soprattutto per la raccolta di rami e  di alberi caduti per le raffiche di vento a 175 Km. l’ora.
1400 mezzi aiutano in questo lavoro e ci sono anche camion e veicoli leggeri, gru e sollevatori. Da lunedì 16 inizieranno  la pulizia e il riordino capillare dei centri colpiti.
La maggioranza delle persone trasferite, circa 66.700 è già ritornata a casa; restano ospiti negli alberghi 1150 persone perché le loro case presentano varie situazioni di crollo.


Nella zona di Pinar del Río, la più colpita dalle sequele di Charley che è senza luce da alcuni giorni, verranno posti 100 trasformatori di corrente nelle farmacie e nei policlinici per garantire questi servizi alla popolazione.


L’ingegno dei cubani davanti alle avversità è davvero notevole e  nell’Impresa delle Componenti Elettriche "Ernesto Che Guevara", si  stanno adattando le batterie di automobile per trasformare l’energia da 12 a 100 volts e ottenere una illuminazione indispensabile per mantenere l’attenzione nelle ore notturne.


La solidarietà si sta dimostrando in molti luoghi: i lavoratori dell’Industria Basica della provincia Granma hanno formato tre brigate e sono partiti per la province occidentali e stanno cooperando al ristabilimento dell’elettricità. Sono 24 specialisti provenienti da Bayamo, Manzanillo e Bartolomé Masó. I membri sono stati selezionati tra i migliori del territorio ed dispongono delle risorse necessarie per compiere la loro missione, includendo mezzi di protezione e veicoli appropriati. Pinar del Río, la più danneggiata, ha mandato una brigata nella capitale con 685 lavoratori del settore agricolo, di quello dello zucchero e dei servizi comunali, che operano nei municipi Playa e La Lisa su richiesta del governo della capitale.


I lavoratori di Santiago sono partiti sabato mattina, dice la AIN, ed hanno organizzato sei brigate. Quattro con personale specializzato e due per i servizi al cliente provenienti da Contramaestre, Segundo Frente e Palma Soriano.
I brigatisti appena saputo che era necessario il loro aiuto solidale sono partiti per la zona occidentale e sono disposti a lavorare sino a  quando sarà necessario.
Le brigate dei comunali dell’Avana  stanno lavorando al risanamento delle strade per riaprirle al traffico ed eliminare le ostruzioni nella provincia della capitale. Si stanno intensificando i lavori di pulizia, raccolta delle macerie e preservazione dei beni materiali dello Stato.


Il punto di direzione provinciale contro le catastrofi e gli uragani nel territorio lavora in forma coordinata, raccogliendo le notizie sui danni in ogni municipio dove i Consigli Popolari valutano le necessità, le preoccupazioni e i problemi della popolazione.
In otto municipi i danni sono stati maggiori con un effetto distruttore notevole, ma poichè l’estate continua e la vita ritorna alla normalità, il gruppo della imprese dei campeggi popolari ha informato che le attività nei campeggi delle province di Matanzas, Cienfuegos e Villa Clara sono già state ristabilite.

La AIN informa che i clienti che hanno prenotato nei campeggi  del litorale a nord della capitale potranno andare nelle installazioni da lunedì 16, poiché tutti stanno lavorando per far sì che i campeggi e le attività previste siano in buone condizioni in tutte le province occidentali.


I cubani non li fermano niente e nessuno: questa è la filosofia imparata in 45 anni nei quali non hanno dovuto affrontare solamente problemi come l’uragano Charley, ma altri demoni che non li hanno mai vinti, scontrandosi contro un popolo sicuro del suo progetto e fiducioso nella sua Rivoluzione che non lo abbandonerà mai e che esiste, ferma e piena di solidarietà per andare avanti.